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lunedì 20 agosto 2012

"I Lupi della Bruma" di Daniele Picciuti [Rating 5-]

Titolo: I Lupi della Bruma
Autore: Daniele Picciuti
Editore: Seneca Edizioni
Pagine: 169
Genere: fantasy
Rating: 5-
Link download gratuito
 
 
 
 

Innanzitutto vorrei presentarmi, sono Jacopo e questa è la mia prima recensione nel sito; spero in una collabrazione lunga e proficua perchè credo molto negli obbiettivi di InfinitiMondi e in quello che può rappresentare. Sono più abituato a scrivere di cinema, per cui noterete un taglio diverso nelle mie recensioni, ma credo che una voce alternativa non guasti dentro al già ottimo staff del sito.
Il titolo preso in esame è stato pubblicato da Daniele Picciuti in forma cartacea nel 2005, ma oggi è disponibile gratuitamente sul blog dell'autore in formato digitale, scelta che lo rende recensibile da InfinitiMondi.


"I lupi della bruma" è un breve romanzo fantasy che purtroppo, senza fare nessun tentativo di svincolarsi dai cliches del genere, risulta piatto ed opaco.
La città di Mydian,assediata dalle forze del Male, chiede soccorso ad un regno vicino (...dove lo abbiamo già sentito??): questo il motore che innesca le vicende.
Il libro tende in più punti a sfumare nell'horror-gotico ed è pervaso per la sua interezza da note cupe quando non macabre; non certo una lettura allegra quindi, che non mancherà di soddisfare i palati orrorofili, sebbene con un inevitabile gusto di "già sentito" dato dall'utilizzo di atmosfere e topoi usati ed abusati innumerevoli volte dal genere. Tanti personaggi, nessuno dei quali riesce a far breccia e a coinvolgere emotivamente il lettore; non si può nemmeno parlare di personaggi bidimensionali, i protagonisti mancano semplicemente di qualsivoglia caratterizzazione, se non quella, appunto, del loro stereotipo, affastellandosi nella mente del lettore come una lunga serie di nomi esotici privi di connotazioni (considerazioni analoghe valgono per i toponimi dell'ambientazione).
L'autore quindi, probabilmente per un esigenza di brevità dell'opera, fallisce sul piano dei contenuti: un vero peccato, perchè il testo convince invece sul piano della forma. L'autore infatti riesce ad esporre l'intreccio in maniera magistrale, pur avendo scelto un difficile approccio narrativo: il testo è composto da tre filoni distinti che si toccano, si dividono, si ricongiungono e si intrecciano per andare a comporre il mosaico finale; un equilibrio difficile e delicato dunque, gestito con successo dall'autore tramite l'uso di molti microcapitoli. La prosa è limpida, mai ripetitiva e mai oscura, sostenuta da un buon ritmo, veloce quanto basta. Particolare zelo è posto nelle scene di combattimento (molto frequenti) molto dettagliate e dal gusto un po' splatter, una nota negativa forse va ai dialoghi, immancabilmente poco credibili.
"I lupi della bruma " in conclusione è un libro che non convince, ma nemmeno delude del tutto.Solo per gli amanti del genere (gothic-fantasy).

venerdì 10 agosto 2012

"Nel pozzo del mondo" di Adriano Marchetti [Rating A-]

Titolo: Nel pozzo del mondo
Autore: Adriano Marchetti
Editore: Edizioni Esordienti E-book
Genere: Fantascienza
Pag.: 131
Rating: A-
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Oggi parliamo di Fantascienza. Un romanzo breve edito dalla Casa Editrice EEE che ha come Direttore Editoriale Piera Rossotti, fondatrice del mitico Rifugio degli esordienti che con il suo progetto di lettura incrociata ha aiutato centinaia di aspiranti scrittori a migliorarsi.
"Nel pozzo del mondo" è un romanzo breve, nelle intenzioni d’avventura e d’esplorazione. Siamo nel bel mezzo dei viaggi alla scoperta dell’universo e ci troviamo a bordo della prima nave terrestre che si accinge a scoprire, e se possibile colonizzare, un nuovo mondo.
Che poi un’altra metà dei terrestri, fuggita a seguito di una guerra civile che ha coinvolto il nostro pianeta, sia già da tre secoli impegnata in viaggi di questo tipo, poco conta ai nostri fini.
I nostri protagonisti sono un'equipe di otto specialisti, dal geologo all’ufologa, dal meccanico per astronavi spaziali all’immancabile informatico stralunato, supportati dal computer di bordo della nave. In realtà questo non è altro che la mente del marito della comandante della spedizione, ripescata dopo il decesso di quest’ultimo.
Il viaggio interstellare si dilunga per buona metà del romanzo dandoci sì la possibilità di conoscere e approfondire le personalità dei membri della spedizione, ma senza che accada nulla di rilevante/emozionante.
Le cose migliorano un po’ giunti sul pianeta oggetto della missione, con la scoperta dei pozzi che danno il titolo al romanzo. L’alone di mistero di questi e la claustrofobia del trovarsi a mille chilometri sotto la superficie del terreno dovrebbero fornire buoni elementi per coinvolgere il lettore in un clima ansiogeno di tutto rispetto, eppure a mio avviso la trama non decolla mai, lasciando l’amaro in bocca e non facendo certo rimpiangere il fatto che si tratti di un romanzo breve.
Si presentano alcune interessanti digressioni di carattere sociologico e di interazione fra persone/popoli, ma abbastanza fini a se stesse e relativamente scontate.
Intendiamoci, la prosa di Marchetti è ineccepibile (quasi da manuale), l’editing svolto sul libro rasenta la perfezione, ma la trama è più piatta del paesaggio privo di asperità che i nostri "eroi" trovano sul pianeta.
I dialoghi sono fluidi e naturali, le descrizioni spesso evocative, i personaggi ben costruiti (a parte forse il militare fifone… possibile che fra tutti i professionisti siano andati a scegliere proprio un cacasotto?!), l’idea dei pozzi e di quello che ci sta sotto originale, ma nonostante tutto, permane una sensazione di immobilismo/stallo della trama che sovrasta gli aspetti positivi summenzionati. Manca il guizzo capace di creare la mistura esplosiva dai singoli ingredienti.
Anche il finale è decisamente affrettato e pur interessante nell’idea, è presentato in modo sbrigativo, cercando un colpo ad effetto che sarebbe riuscito meglio concedendo un maggior tempo al lettore.
Personalmente prediligo la fantasia sfrenata (che può portare con sé qualche strafalcione), alla mera e diligente esecuzione del compitino privo di errori.
A mio avviso Adriano Marchetti è dotato di un ottima tecnica e questo traspare appieno dal suo scritto, ma ci vuole un maggior impegno a livello di trama.
A mio parere quindi Rating A-

domenica 5 agosto 2012

"Cieli di Fuoco, Giorni di Buio" di Maurizio Ferrero [Rating A]

Titolo: Cieli di Fuoco, Giorni di Buio
Autore: Maurizio Ferrero
Genere: Fantasy
Pag: 345
Rating: A
Link Acquisto

 

 

 

Oggi vi presento un testo recuperato su lulu.com.
Si tratta di un fantasy classico con innesti di spezzoni horror, questi ultimi decisamente avvincenti e ben scritti.
L’ebook è scaricabile al costo di Euro 4,99; prezzo, a mio parere, decisamente alto non solo per un’autoproduzione (a prescindere dalla qualità della stessa), ma per qualsivoglia ebook.
Prima di iniziare questa recensione mi sento in obbligo di fare una premessa.
Mi sono apprestato a leggere “Cieli di Fuoco, Giorni di Buio” con grandissime aspettative. Dico questo perché avevo avuto modo di leggere alcuni racconti molto belli dello stesso autore, uno dei quali in particolare mi aveva lasciato veramente entusiasta. (Nota: i racconti sono disponibili in download gratuito su meetale)

Quindi, come capirete dalla recensione, sono rimasto un po’ deluso dal romanzo e non vorrei che fossero le mie elevatissime aspettative ad aver influenzato negativamente la mia valutazione finale. Ad ogni modo non ho modo di sapere quale fra romanzo e racconto sia stato scritto prima, giusto per farmi un’idea sull’eventuale evoluzione dello stile di Ferrero. 
Intendiamoci, non che il romanzo sia scritto male, tutt’altro, ma l’originalità e l’ecletticità che traspare dai racconti, qui salta meno all’occhio e nella lunghezza del romanzo avrebbe fatto decisamente comodo.
L’idea dello scioglimento, la malattia che perseguita i nani e del Dragone Trimurti, dotato di tre teste in grado di percepire rispettivamente passato, presente e futuro, sono alcune delle trovate meglio riuscite.
Ma torniamo al romanzo, per una recensione che mi è, lo confesso, difficile da imbastire. Rimango dell’idea che le potenzialità di Ferrero siano veramente elevate.
Partiamo.
L’incipit del romanzo promette bene, catapultandoci in un mondo che si ritrova improvvisamente privato dei propri Dei e gettato in un marasma di caos. Se aggiungiamo a questo, l’arrivo di Esseri non meglio identificati col vizietto di trasformare gli umani in disgustosi mutanti a loro immagine e somiglianza, capiremo l’atmosfera nella quale sono calati i protagonisti.
Seguiremo così le vicende di Marcus, un semplice miliziano di un paesino di boscaioli che si ritroverà ad assumere un ruolo che mai avrebbe potuto immaginare: quello di salvatore del mondo.
Un classico dei fantasy classici quindi, ma qui fortunatamente il protagonista ha un approccio alla realtà ben differente dai soliti eroi senza macchia e questo è certamente un punto a favore di “Cieli di Fuoco, Giorni di Buio”. Il cinismo che contraddistingue l’eroe di turno lo differenzia egregiamente dai soliti predestinati rendendolo maggiormente credibile e intrigante. Anche gli altri attori che lo affiancheranno nelle sue avventure non presentano stonature di sorta: il suo fratellino Edris, il capitano dei miliziani Theo e la messaggera/amante Hriyst, nonché in seguito il fedele compagno Abnor.
I personaggi principali quindi sono promossi. I dialoghi pure, sempre scorrevoli e mai artefatti.
Vediamo invece cosa a mio parere traballa un po’: la prima parte del romanzo.
Pur necessaria a caratterizzare il mondo e le sue atmosfere, non mi ha proprio convinto. Si trascina piuttosto lenta, con azioni e colpi di scena piuttosto scarni e con una prosa piuttosto faticosa. Troppe pagine per far compiere il destino del villaggio Charad, che appare gia segnato dal principio.
Un ulteriore appunto che mi sento obbligato a fare: al testo avrebbe giovato un editing, o un semplice beta reading, onde limare le inevitabili imperfezioni che per un autore sono impossibili da scovare. Con poco sforzo i benefici sarebbero stati elevati.
Cito ad esempio una frase che nella prima parte dell’ebook viene ripetuta un’infinità di volte… proprio tante. L’autore avrebbe dovuto stare più attento:
“La solita ciocca di capelli corvini gli cadde a solleticargli la vecchia ustione sul volto”
Anche se con forme differenti, il medesimo concetto viene ribadito a cadenza regolare, ingenerando nel lettore un senso di “amatorialità”, che può precludere il successo anche a un testo peraltro valido.
Fortunatamente con il procedere della narrazione le cose migliorano, decisamente, quasi che il testo fosse stato scritto in periodi differenti e con competenze differenti. Forse è solo una mia impressione, ma il dubbio mi rimane.
Dopo vari pellegrinaggi veniamo trasportati a Forte Kalthur presso il Muro del Pazzo, l’ultimo baluardo all’avanzata degli Esseri, dove Marcus si trova a combattere fianco a fianco a Abnor Cyril Ku-Nor un nano mercenario che mi ha tanto ricordato il Rabbioso di Markus Heitz, per chi l’avesse letto.
Non che la trovata del Muro del Pazzo sia del tutto originale, intendiamoci (la Barriera nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco vi dice qualcosa?), ma qui la narrazione cambia marcia lasciando intravedere la caratura di Ferrero.
Gi eventi iniziano a scorrere rapidi, il ritmo aumenta vertiginosamente e la lettura diviene un piacere.
Le descrizioni degli scontri sono il punto forte dell’autore. Mai scontati, mai ripetitivi nonostante si assista a numerosissimi scontri. Inoltre gli Esseri si prestano bene a calare elementi prettamente horror in questo contesto di fantasy classico, originando una contaminazione del tutto gradevole. Certo, per stomaci forti, perché le descrizioni dell’autore sono quanto mai dirette ed efficaci!
Bisogna sottolineare che l’abilità di Ferrero non si limita comunque alle scene d’azione. Sono costantemente presenti conflitti interiori, riflessioni e dubbi. L’interrogarsi sull’impossibilità di mutare il Fato da parte del protagonista impreziosisce il testo di livelli di lettura differenti, introducendo argomenti sui quali si potrebbe disquisire per millenni e comunque volti a far riflettere il lettore sui temi fondamentali della vita.
Ultima nota sul cattivone di turno, che cela una sorpresa ad effetto, forse un po’ stiracchiata, ma comunque plausibile.
Il romanzo è autoconclusivo, anche se dalle vicende finali si intuisce che l’autore si è lasciato la possibilità per un eventuale seguito.
Quindi che dire, dovendo sintetizzare il tutto in un rating, anche considerando l’elevato prezzo dell’ebook, non mi sento di andare oltre ad una A piena.
Vi segnalo, sempre su meetale la possibilità di scaricare un estratto dell’ebook, così potrete farvi un’idea in prima persona. Con l’occasione, ovviamente, vi consiglio caldamente di accaparrarvi anche i racconti gratuiti!
Un autore da tenere d’occhio.