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Il chioschetto dell'ebook propone:

domenica 29 settembre 2013

Cronaca di un tradimento e altri racconti erotici steampunk [Rating: 5]

Titolo: Cronaca di un tradimento e altri racconti erotici steampunk
Autore: Daniela Barisone
Genere: erotico - steampunk
Pagine: 100
Rating: 5/10

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Ho scoperto il genere steampunk di recente, parlando con alcuni amici circa il Lucca Comics; evento che si tiene ogni anno alla fine di ottobre e l'inizio di novembre a Lucca, dove tutti gli amanti del fumetti, ma anche di giochi e manga, libri fantasy e film, si ritrovano. La grande particolarità di questo evento è che i partecipanti possono assumere le sembianze, per un giorno, del loro eroe o protagonista preferito di fumetti, film e giochi.)
Il filone della narrativa steampunk è ambientato nell'800 e introduce in quest'epoca elementi futuristici come braccia di metallo che si muovono grazie ad ingranaggi meccanici e innesti di vario tipo nel corpo umano, sempre meccanici.
Non avendo letto altri racconti e romanzi di questo genere non posso fare un paragone, mi limito dunque a parlare di questa unica opera.
Il romanzo è costituito da un racconto principale e da altri tre racconti sempre di genere steampunk ed erotici.
Il genere erotico non è quasi del tutto trattato, a mio avviso, perchè non basta parlare di un tradimento con qualche breve descrizione o di un patrigno che cela, malamente, i suoi desideri per la figlia. L'erotismo è molto altro che secondo me verte su descrizioni eleganti ma ben delineate e anche su una suspense che qui non esiste.
Parlando dei personaggi sono descritti in maniera abbastanza buona anche se in alcuni punti sembrano lasciati a metà, come se ci fosse altro da sapere ma che non viene detto, lo stesso vale per i dialoghi che scorrono fluidi, ma non sembrano andare a fondo nelle argomentazioni.
Discretamente descritti sono gli ingranaggi e gli innesti meccanici nei protagonisti che ci catapultano in una dimensione parallela al periodo ambientato nell'800, mostrandoci la particolarità di questo genere letterario, supportato anche da uno dei racconti che descrive proprio questi innesti in uno dei protagonisti.
Il modo di scrittura non è particolarmente inedito o accattivante, quindi la lettura risulta a volte un pò noiosa, tuttavia il romanzo è completato da alcuni disegni fatti dall'autrice che danno volto ai personaggi, da un lato rendendo “reale” il volto dei protagonisti, ma dall'altro togliendo spazio all'immaginazione del lettore.


sabato 21 settembre 2013

Rootworld - "L'altro gemello" [Rating: 6-]


Titolo:    Rootworld - "L'altro gemello"
Autore:  Alessio Gallerani
Genere: Weird Fantasy
Pagine:  330
Rating:  6-
ASIN: B008Y0BQVK
Link acquisto (1,99€)







Il romanzo in una riga:  "La gita scolastica prosegue trasformandosi in un estenuante guerriglia per la sopravvivenza."


Come promesso, continuiamo a recensire la saga di Rootworld scritta da Alessio Gallerani. Potete trovare qui la recensione del primo libro.
Probabilmente avrete già notato che il "+" che avevo dato al primo libro è diventato un "-"; questo sta a simboleggiare che il proseguimento della saga non prende la piega giusta, sebbene mantenga essenzialmente i pregi riscontrati nella mia prima recensione.


La storia prosegue da dove l'avevamo lasciata e si sposta dal mondo delle radici a quello del fusto del Grande Albero del Mondo. Uno dei punti di forza che avevo riscontrato nel primo capitolo era l'originale lavoro di world building dell'autore e nel seguito questa  componente è di molto smorzata. Le differenze tra il mondo delle radici e quello del fusto sono minime e già accennate ne "La radice oscura", per cui ci troveremo davanti a una ripetizione di elementi caratteristici (lumaconi, funghi ecc...) che hanno ormai perso fascino e freschezza.



Il racconto presenta ancora problemi di ritmo, come le prolisse digressioni  e il ripresentarsi continuo di situazioni simili, all'interno di una macrostruttura lineare che corre verso la sua inevitabile e preannunciata risoluzione. Si ha la netta sensazione che l'autore cerchi di riempire le 300 pagine che dividono i due punti di snodo narrativo con avvenimenti ripetitivi e fini a sé stessi in un eterno ed estenuante alternarsi della sequenza inseguimento - combattimento - fuga - riposo - inseguimento. Questa struttura ricorda molto da vicino quella di un thriller, ed infatti, "L'altro gemello" si differenzia dal suo predecessore soprattutto per un maggior numero di scene d'azione. Questa scelta purtroppo non risolve i problemi di "lentezza" del testo a causa di una cattiva gestione dei combattimenti, fatti di lunghe descrizioni di ogni oggetto e di ogni movimento e inoltre porta molti personaggi ad svilupparsi in maniera poco coerente: se si poteva passare sopra ad una rock star attempata nelle vesti di picchiatore della storia, bambini di 11 anni che si trasformano improvvisamente in piccoli ninja e carabinieri con un addestramento da delta force paiono del tuttto fuori luogo.

Un altro grande difetto dell'opera è l'eccessivo numero di sottotrame che si sviluppano simultaneamente. Ho contato almeno 6 nuclei narrativi procedere indipendentemente prima di ricongiungersi: decisamente troppi. Questa esposizione nega uniformità al racconto e affatica il lettore costretto a riprendere archi narrativi sospesi decine di pagine addietro. Inoltre all'interno degli stessi si inseriscono anche flashback per centellinare poco a poco il passato dei vari personaggi, alcuni dei quali ci nascondono ancora oscuri segreti alla fine del secondo libro. Non pago di ciò, in uno dei sotto-plot, Gallerani prova anche il viaggio nel tempo, a complicare ulteriormente le cose. Sotto-plot di cui non ci è dato sapere l'esito all'interno de "L'altro gemello", ma che minaccia di rendere diegeticamente nulle tutte le 600 pagine che abbiamo letto finora.

Vedremo come tutto ciò si concluderà nel terzo e ultimo libro, che leggerò per amor di completezza, ma senza grande entusiasmo.

- Jacopo Giunchi



sabato 14 settembre 2013

Il Segreto dell'ultimo giorno di Riccardo Pietrani [Rating 7,5]



Titolo: Il segreto dell'ultimo giorno
Autore: Riccardo Pietrani
Editore: auto-pubblicato
Genere: Thriller Fantascientifico
Pagine: 381 (PDF)
Rating: 7,5
Link download (0,99€)




Oggi vi presento un ebook che si colloca fra il Thriller e il Fantascientifico, perlomeno per chi di voi non concede grande fiducia alle teorie cospirazioniste e all’archeologia eretica.

Il romanzo di Pietrani sta avendo un ottimo riscontro sul mercato e questa è sempre un’ottima notizia per chi come noi, fa il tifo per gli autori indie.
Ovviamente non sempre tutto è oro quello che luccica, e anche per questo esiste il nostro blog, giusto?





Togliamoci subito il dubbio, diciamolo subito, in questo caso il successo è a mio parere meritato!
Superato il prologo che è oggettivamente scritto con un'aggettivazione talmente straripante da rischiare di far desistere il lettore dal continuare, l’ebook prende quota, e la prosa dell’autore migliora di pagina in pagina, eliminando quella serie di fastidiosi pronomi possessivi e aggettivi ridondanti che ne avevano intaccato l’incipit.
L'autore possiede sicuramente un bagaglio culturale notevole e non necessità certo di mettere in mostra le sue competenze linguistiche. Ciò traspare dal suo scritto in modo naturale, senza necessità di sovraccaricarlo artificiosamente.
Sarebbe stato sufficiente un blando editing da parte di qualche volenteroso internauta e l'opera sarebbe risultata ancor più scorrevole e fluida, caratteristica indispensabile per il genere trattato.
Ad ogni modo l'ebook viaggia sino alla sua conclusione assai bene, non perdendo smalto nelle sue 400 e passa pagine.
Il merito è principalmente di una trama ricca e bel svolta, senza mai scadere nell'incredibile o nell'improponibile (nonostante si parli di sovrannaturale, intendiamoci).
L’intreccio complesso eppure ben gestito, è sicuramente il punto di forza di questo ebook, molti personaggi, diversi punti di vista, destini che si incrociano con il risultato di donare alla storia spessore e renderla la vera protagonista incontrastata.
I colpi di scena si susseguono, impossibili da prevedere e al contempo assolutamente credibili e non calati dall’altro al solo fine di stupire.
L’obiettivo è centrato e il lettore si ritrova nell’impossibilità di staccarsi dalla narrazione serrata degli eventi.
Il mistero che permea il tutto dalla prima all’ultima pagina viene svelato poco per volta, fornendo sapientemente indizi e donando all’appassionato di civiltà perdute e misteri archeologici irrisolti innumerevoli occasioni per “sognare”.
A mio avviso è questa capacità di far viaggiare, di evadere dalla realtà a rendere un testo un ottimo testo, e Pietrani con me ci è riuscito e di questo gli sono grato.
Ultima annotazione: nelle scene d’azione, perché ci sono pure quelle e belle truculente, c’è qualche problema nella gestione dei punti di visuale, ma nulla che infici la bontà del tutto.
Nonostante questi appunti, volti principalmente a spronare un autore di indubbio talento, il romanzo, grazie anche al suo costo simbolico di 0.99 euro, merita di essere letto da tutti, non solo dagli appassionati del genere e merita un lusinghiero 7,5.
Ora attendiamo i prossimi lavori dell’autore!

martedì 10 settembre 2013

Strategia di Scrittura nº17: Semina indizi


Gran parte del materiale di questo articolo - esempi esclusi - è tratto e/o riadattato dal manuale “Writing Tools” dell’insegnante di scrittura Roy Peter Clark, che ringrazio immensamente!

Immagina di dare il là a un racconto con la seguente descrizione:

L’erba di Kirkshire era ogni anno la più verde del contado, un verde grasso e lucido che dava invidia a tutti.

Niente di strano, vero?
E se più avanti nel racconto compare questa scena?

Il detective Rijkaard arretrò con una mano sulla bocca, cercando di resistere ai conati di vomito. Inciampò sui talloni e cadde di schiena tra quell’erba morbida, accogliente, lanosa come il vello di un tappeto. Scattò in piedi con un moto di ribrezzo. Ormai sapeva perché l’erba di Kirkshire fosse di un verde così osceno.
Quante fosse comuni si aprivano sotto i suoi piedi, uguali a quella che la sua pala aveva appena messo a nudo?

È una bella sorpresa per il lettore - si fa per dire - ma il punto interessante è che la rivelazione sia già stata adombrata nelle primissime righe del testo, a sua insaputa.

Gli indizi seminati tra le righe di un racconto, soprattutto verso l’inizio, offrono una vaga, subliminale indicazione di ciò che accadrà in futuro, e trasmettono a chi legge quell'ineffabile sensazione di: “Uhm... Possibile che sia proprio così? O me lo sto sognando? Devo continuare a leggere, devo sapere!”

Questa è la prima di quattro tecniche di stretta parentela, o quantomeno collegate, che considereremo una per una nel corso delle prossime settimane, e che ci aiuteranno a “spingere” il lettore con entusiasmo attraverso il testo.

È una strategia di uso comune anche nel cinema, che non di rado convince lo spettatore, una volta terminata la pellicola, a pigiare sul tasto rewind. Chi di noi non è tornato a guardarsi le scene con Bruce Willis e il bambino, dopo aver visto “Il Sesto Senso”? O chi ha resistito alla tentazione di un fermo immagine nel corridoio della vittima di “Profondo Rosso”?

Un altro esempio pratico:

Tutti gli ripetevano che il volo era la forma più sicura di viaggiare. Sua sorella volava due volte a settimana. Suo zio tutte le estati, quand'era tempo di vacanze. Diamine, persino sua zia Patty sonnecchiava il volo intero da New York a LA, senza sprecare una goccia di sudore.
“Basta, ci vado anch'io” annunciò Ben a sua moglie con aria trionfale.

Piuttosto palese, neh? Sappiamo tutti che succede dopo. O forse no.
Nulla ci impedisce di cambiare un po’ le carte in tavola, per spiazzare e divertire il nostro lettore.

Il Boeing 747 atterrò a Miami senza neanche uno scossone. Poco dopo, mentre era in fila ad attendere i bagagli con un sorriso ebete stampato in volto, Ben si sentì un perfetto idiota. Gli era persino piaciuto, ammirare i castelli di nuvole bianche da lassù.
Pensava già con allegria al viaggio di ritorno, quando sui monitor comparvero le prime scene del disastro.
Un Boeing in fiamme, uguale al suo. Riconobbe il numero del volo sul trafiletto di notizie che scorreva in fondo al video: giusto quello che non era riuscito a prenotare, a causa della sua lentissima connessione web.

L’anticipazione è utile anche a scopo persuasivo. Se voglio convincere qualcuno di qualcosa, posso aprir le danze con  un’affermazione:

“Il potere logora chi non ce l’ha” diceva un saggio, e l’esperienza mi ha insegnato a crederlo.

Da qui in avanti - anche mooolto più avanti, se voglio tenerlo sulle spine - posso mostrare al lettore il perché di questa amara conclusione. Evvai di intrighi di stato, mafiosi, polizieschi, cospirazioni aliene e così via.

Dobbiamo però stare attenti a non provocare un effetto opposto a quello sperato, per via di anticipazioni “dimenticate” o mai concretizzate. È quella che chiamano “la Pistola  di Chekhov”, o in due parole: “Non piazzare un fucile carico sul palco se nessuno ha intenzione di far fuoco”.

Inutile, anzi dannoso e frustrante, inserire nel testo elementi che ammiccano al lettore, per poi rivelarsi del tutto superflui o semplicemente dissolversi nel nulla. È un problema spinoso soprattutto nel caso di romanzi lunghi o saghe... chiedete a me, ne so qualcosa. :)) Niente di meglio di un team di volenterosi editor, per aiutare lo scrittore a non spararsi in testa con l’odiosissima Pistola.

 Image courtesy of digitalart / FreeDigitalPhotos.net

domenica 8 settembre 2013

"Alis Grave Nil" - Barbara Schaer. [Rating 8]




















Titolo: Alis Grave Nil
Autore: Barbara Schaer
Editore: auto-pubblicato.
Genere: Young Adult
Pagine: 354
Rating: 8
Link download (0,89€)



Alis Grave Nil
Niente è pesante per chi ha le ali

Alin grave nil è un fantasy, anzi un romance a tinte fantasy di Barbara Schaer. Devo dirlo, rientra a pieno nella famigerata letteratura YA.

Sara, 16 anni e una vita sconvolta, ha perso da poco i genitori in un incidente d’auto da cui contro ogni previsione, lei è uscita indenne. Vive con una sorella che la ritiene responsabile dell’accaduto e le rende la vita un inferno. Ha cambiato scuola e se, nella vecchia gli amici erano pochi, in questa sono meno di zero. Come se non bastasse, l’unico ragazzo che abbia mai avuto la tradisce con sua sorella. La spirale discendente della sua vita continua, fino al giorno in cui s’imbatte in Eric un ragazzo bellissimo. È il primo che non cade ai piedi della sorella è che sembra davvero volerla accanto. Ma Eric non è come sembra. Sara si ritroverà ad affrontare cose che vanno oltre la realtà e per amore dovrà riuscire a superarle.

Come ho preannunciato è uno YA, la mia “me stessa” adolescente l’avrebbe amato alla follia e si sarebbe profusa ( e prosciugata) in lacrime [ricordo ancora l’espressione di mio padre mentre leggevo Jack frusciante è uscito dal gruppo..credo che stesse pensando a un ricovero coatto]…l’avrei sicuramente adorato..a trent’anni..beh ammetto che è stato difficile entrare in empatia con Sara e con i suoi sentimenti. Aggiungendo il fatto che l’adolescente piena di sogni e romanticismo ha lasciato il posto a un ‘adulta piuttosto disillusa, quando si parla di sole, cuore, amore ...
In più presenta i cliché tipici del genere, che un po’ hanno stancato (sono usciti troppi libri con lo stesso canovaccio) la ragazza bella  ma non sa di esserlo perché è insicura di se, la cui vita fa schifo, finchè arriva il ragazzo bello che più bello non si può e che guarda caso s’innamora proprio di lei, ma si scopre che non è umano…

Insomma sì, la storia probabilmente è già vista e  non troppo originale (per me non è stato un grosso deja vu perché leggo Romance così come prendo le medicine..il meno possibile), forse non ho più l’età, forse è il genere che non amo..insomma tutta questa lunga tirata per dire che io sicuramente non rientro nel target di questo libro. Ciononostante Barbara è riuscita a emozionarmi, tanto che verso il finale ho perfino versato qualche lacrima e credetemi, è tutto dire… insomma alla fine l’empatia c’è stata e devo dire che il libro mi è piaciuto.
Il modo di scrivere di Barbara è liscio e lineare, mai troppo lento o noioso…le pagine scorrono veloci e il libro si legge davvero in pochi giorni.
La parte fantasy del romanzo (che non vi racconto per non togliervi il gusto) è ben costruita e interessante, l’ho apprezzata.
I personaggi saranno forse un po’ stereotipati, ma sono comunque tratteggiati  nei minimi dettagli.
Trovo che l’autrice sia un’ottima penna è che riesca, attraverso le parole, a emozionare il lettore, mi piacerebbe si cimentasse in un diverso tipo di romanzo, sono sicura che sarebbe ottimo.