Un contenitore sconclusionato per tutto quello che aiuta ad estraniarsi dalla realtà, senza dover ricorrere all'utilizzo di sostanze psicotrope
Il chioschetto dell'ebook propone:
mercoledì 28 ottobre 2020
Recensione: Le montagne della follia di Howard P. Lovecraft
domenica 25 ottobre 2020
Recensione: Claus : Disgrace of Blood di Andrea R. Ciaravella [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly
giovedì 22 ottobre 2020
Recensione: Il libro delle meraviglie di Lord Dunsany
SINOSSI:
Due romanzi (La Figlia del Re degli Elfi e La maledizione del veggente) e due raccolte di racconti (Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi), arricchiti da eleganti illustrazioni: questo volume permette di riscoprire un autore fantastico poco noto ma di grande suggestione, che lo stesso Lovecraft descrisse come «insuperabile nella magia di una prosa cristallina e musicale e nella creazione di mondi sgargianti e fantastici di iridescenti visioni esotiche».
RECENSIONE:
Ebbene sì, lo ammetto, non avevo mai letto nulla di Lord Dunsany. Capita, che vi posso dire, non starò certo qui a cercare qualche futile giustificazione. L’importante è che ora abbia colmato almeno in parte una delle mie moltissime lacune. Oggi vi parlo quindi de “Il libro delle meraviglie”, ossia un’antologia di racconti brevi, tutti dedicati al fantastico. In effetti si tratta di una vecchia edizione recuperata in biblioteca e non di quella nuova edita da Mondadori che raccoglie più opere.
Lord Dunsany ci sa fare con la fantasia e lo si capisce sin dai primi paragrafi del primo racconto. Ci si rende subito conto di quanto vera sia la sua affermazione “non scrivo mai sopra ciò che ho visto; scrivo sopra ciò che ho sognato”.
Non servono infatti fraseggi particolarmente bizzarri e sofisticati per farci capire la familiarità dell’autore con i “mondi altri”. Pochi accenni, e molti sottintesi, ci portano dritti e diretti in universi paralleli, mondi lontani eppur reali, concreti e tangibili forse più del nostro presunto reale.
E’ questione riservata ai grandi della letteratura a mio avviso, non certo qualcosa che si possa insegnare e/o imparare. Racconti brevi capaci di racchiudere mondi complessi, ricchi di fascino e popolati da personaggi al contempo semplici ed eroici nel perseguire i loro obbiettivi. Dunsany ci giuda in questo viaggio con maestria, alternando elegante ironia a una prosa lirica e ammaliante.
Storie che non mancano di farci riflettere su temi importanti e attuali, sul valore stesso della “letteratura d’evasione” e della fantasia. Li ho trovati ricchi di fascino, nonostante come ben sapete, i racconti brevi non siano il mio genere d’opera prediletto.
Una raccolta da leggersi tutta d’un fiato, lasciandosi cullare da tutto quello che ci attende appena oltre la soglia della sterile razionalità fine a se stessa.
Consigliatissimo per ogni gusto e per ogni età.
mercoledì 21 ottobre 2020
Disfida nr. 123: Il falco di Mirco Tondi VS Luis Sepulveda
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda, perché è un bellissimo racconto che parla di solidarietà.
domenica 18 ottobre 2020
Recensione: Voodoo di Andrea Zanotti [Rating 7,5] - recensione a cura di Fantom Caligo
mercoledì 14 ottobre 2020
Recensione: Antiche immagini di Ramsey Campbell
domenica 11 ottobre 2020
Recensione: Spaghetti western. Freak Show di Paolo Di Orazio [Rating 7,5] - recensione a cura di Andrea Zanotti
Titolo opera: Spaghetti western. Freak Show
Autore: Paolo Di Orazio
Editore: Watson Edizioni
Genere: Horror, Fantawestern, Steampunk
Target: adult
Prezzo: Cartaceo Euro 15, ebook Euro 2,99
Rating: 7,5
Sinossi:
Nel cuore delle Marche di fine '800, nasce casualmente il Medical Show del dottor Branzini, chirurgo pioniere dell'ortopedia. I suoi trabiccoli e proto-protesi di molle, stecche e tiranti fanno scalpore presso le famiglie di pazienti che pagano profumatamente gli aggeggi correttivi che Branzini progetta e costruisce come un Leonardo dell'ingegneria protesica. Tra le colline fermane, nella sua villa adibita a laboratorio e nella sua clinica, il geniale medico cura e protegge i deformi ripudiati dalla società, o nati nei manicomi, che diventano la sua famiglia di mostri. Odiato e cacciato in esilio, Branzini emigra con la sua carovana speciale con l'intento di farne un'accademia scientifica itinerante. Naufragando nel mare di una New Orleans che già odia gli immigrati italiani, il medico showman miete successi e provoca disastri con la sua compagnia mutante sfidando pistole, risse, odio razziale, patiboli e caccia al mostro, incontrando un destino sfavorevole dal quale pensava di essere scappato.
Recensione:
Oggi recensisco un testo del tutto particolare, edito da Watson Edizioni. Si tratta di Spaghetti Western Freak Show di Paolo Di Orazio. É il primo lavoro dell’autore che assaporo. Nel corso degli anni tuttavia ho appreso alcune caratteristiche di questo artista eclettico (non solo scrittore ma anche pittore e musicista), solitamente dedito all’horror piuttosto spinto ed esplicito. In questo caso, trattandosi di un’ambientazione che strizza l’occhio al western ho colto l’occasione al volo per colmare la mia lacuna.
Paolo Di Orazio si conferma sin dalle prime pagine un amante della scrittura ricercata, sfoggiando una prosa non certo adatta a tutti, soprattutto agli amanti della lirica semplice a tutti i costi. Chi applica come mantra questo credo può volgersi altrove… e perdere l’occasione per leggere qualcosa di originale e capace di dare spessore e profondità ad un’ambientazione che da sola merita il prezzo del prodotto.
Il romanzo si regge principalmente sul fascino esercitato dalla rivisitazione della fine XIX secolo, trasposta con grande maestria dal Di Orazio con contaminazioni steampunk. Si parte dalle Marche per finire a New Orleans. Insomma di strada ne faremo parecchia. Descrizioni curate e focalizzate sul particolare, senza mai eccedere, che mostrano tutta la preparazione dell'autore, nonché la sua passione per l'età Vittoriana. Molto ben fatto e molto godibile.
Calato in questo scenario sontuoso ci si presenta il protagonista assoluto, il dottor Branzini, chirurgo pioniere dell’ortopedia sperimentale e bizzarra, capo del Medical Show e mattatore indiscusso dell’opera, con il suo carattere straripante di devianze mentali e buoni sentimenti. Un'altalena di emozioni capace di destabilizzare il lettore e coinvolgerlo nelle vicissitudini in modo profondo.
Un personaggio costruito e realizzato alla perfezione, capace di stupire, di commuovere, di far infuriare, tutto in uno. Giù il cappello innanzi a una creatura che conquista e che fa passare in secondo piano la trama piuttosto lineare e priva di particolari slanci del romanzo.
Per tornare a quanto si vocifera sull’autore, e per tranquillizzare gli amanti del genere: le scene prettamente horror ci sono tutte, toste ed esplicite, ma in questo caso l’orrore sta tanto nelle mattanze descritte (con la giusta perfidia), che nel constatare l’orrore insito nella razza umana, incapace di accettare il diverso. La capacita dell'autore di suscitare vero orrore e ripulsa è ammirevole. Alcune scene sono talmente perverse da risultare diaboliche. Mi hanno fatto molto riflettere, anche dal mio punto di vista di artigiano della scrittura, convincendomi che alle volte si possa e si debba osare di più.
Una tiratina d’orecchie all’editor che lascia correre qualche ripetizione di “situazione livida” di troppo per non saltare all’occhio del lettore. Per quanto riguarda le rimanenti caratteristiche del "prodotto libro" nulla da eccepire, zero refusi, cover spettacolare, compresi gli interni, complimenti alla Watson.
In sintesi quindi un romanzo che si legge in un lampo, ma che lascia il segno, non fosse altro per il Branzini, personaggio memorabile e degno di tornare alla ribalta delle cronache in qualche altro romanzo. Consigliatissimo.
Voto 7,5
giovedì 8 ottobre 2020
Segnalazione: Promozione Halloween per i romanzi horror editi DZ Edizioni (50% di sconto!)
Certi di fare cosa gradita ai nostri lettori, segnaliamo la nuova promozione messa in piedi dalla DZ Edizioni, valida fino al 31 ottobre, per i titoli della collana horror.
Partecipare alla promozione è semplice:
- entrare nel sito DZ Edizioni, sezione horror;
- mettere i titoli nel carrello;
- applicare il codice coupon darkhalloween;
- ricevere subito uno sconto del 50%.
Un'ottima occasione per conoscere i romanzi di questa casa editrice!
mercoledì 7 ottobre 2020
Disfida nr. 122: Voodoo di Andrea Zanotti VS Stephen King
Titolo opera: Voodoo
Autore: Andrea Zanotti
Editore: DZ Edizioni
Formato: Ebook e Cartaceo Paperback
Genere: Weird, Western, Fantastico
Pagine: 165
Prezzo: Euro 2,99 Ebook - Euro 14,99 Cartaceo
Sinossi:
Come ci è finito in quel saloon, e perché quel bruto col cappellaccio da cowboy lo sta aggredendo? Davide non ricorda nulla, né ha il tempo per rifletterci. Certo il cielo grigio nel quale brillano costellazioni rosse sangue non promette nulla di buono.
Possibile che quel luogo alieno sia realmente l’oltretomba, un dannato purgatorio-western, così come gli vogliono far credere i bizzarri componenti del gruppo capeggiato dallo stregone voodoo che lo salvano dalle grinfie del suo aguzzino?
Un macumbeiro al soldo di un Dio avvolto dall’anonimato, che gli promette, niente meno, di poter tornare alla sua vecchia vita e dai propri cari.
Ogni atto magico però necessita di adeguate offerte di sangue, e Davide lo scoprirà a proprie spese, trovandosi innanzi a scelte che determineranno il futuro della sua stessa anima.
Note/commenti/finalità dell'Autore:
Amo molto le contaminazioni fra diversi generi letterari e una di quelle che prediligo è proprio quella western-fantasy.
In Voodoo ho voluto abbinare questa mia passione a quella per i "mondi altri", quelli posti oltre la fatidica soglia del fine-vita.
Nasce così un'ambientazione in stile purgatorio western, nella quale ho inserito personaggi che spero risultino originali e bizzarri.
Un pistoleri in stile Clint Eastwood, un giovane punk cinese amante dei "botti" e un'affascinante antropologa con l'immancabile Deringer da giarrettiera, comporranno la posse di El Roi, lo sboccato macumbeiro capace di esercitare le oscure arti del voodoo.
Questi saranno i compagni di Davide, il protagonista che si ritroverà catapultato in questo mondo estraneo, col solo desiderio di far ritorno alla propria famiglia.
Un romanzo rapido, autoconclusivo, che spero risulti sia ironico che capace di trasmettere qualche spunto di riflessione, perché a mio avviso la buona letteratura d'evasione deve avere anche questo come scopo.
Big da sfidare:
La saga della Torre Nera è altra cosa rispetto a Voodoo, non fosse altro che per il fatto di essere composta da sette e rotti tomi, ma credo nelle due opere si possano respirare atmosfere simili.
Stephen King
L'ultimo cavaliere. La torre nera: 1
domenica 4 ottobre 2020
Recensione: Braccati di Eleonora Pescarolo [Rating 7] - recensione a cura di PegFly
Titolo opera: Braccati
Autore: Eleonora Pescarolo
Editore: Adiaphora Edizioni
Genere: Fantascienza
Target: adult
Prezzo: Euro 12
Sinossi:
La Caccia alla Volpe è di nuovo aperta. Dopo tre anni di apparente quiete e inosservato contrabbando, Ireen Devar fugge a bordo della Ruvak assieme al copilota Korrar Tammon, nel disperato tentativo di proteggere ciò che in mani nemiche potrebbe far risorgere la tirannia nella Galassia. La Sirena di Jannar. Il cristallo alieno da sempre al centro di miti e complotti. Il passato, però, non dà loro tregua. Un tormentato passato di schiavitù e soprusi, di perdite e addii. Un passato da cui risorge la figura della Cacciatrice di Schiavi Calhar Redna, sadica e inarrestabile, e l'incubo dell'esplosione che ha dilaniato corpo e anima dell'astronave Ruvak. Un passato di tradimenti, come quello architettato da Nardim, un tempo amico e ora spietato omicida votato al folle Culto di Gaanar. La ragione di ogni cosa sembra risiedere nel DNA di una creatura ambigua, aliena e incredibilmente potente: un'adolescente di nome Nouv'al. La Caccia alla Volpe è aperta e Ireen Devar dovrà tornare a combattere.
Recensione:
La scrittura veloce e limpida della giovane autrice, ci conduce per mano nel mondo variegato e immenso della fantascienza. Ottima la successione tra le descrizioni scrupolose a volte un po’ troppo rigorose dell’ambientazione in cui si svolgono i fatti. Un appunto sui dialoghi tra i protagonisti a volte meno credibili di altri disinvolti, che danno l’idea di opera fantascientifica nel suo insieme. Non faccio spoiler, ma in alcuni passaggi mi è sembrato di avere dei flashback di storie cinematografiche, - sorvolo su questo punto - poiché la lettura devo dire molto suggestiva e dalle pieghe riflessive cui l’autrice abilmente si serve e inserisce tra un’azione e l’altra. I temi sono quasi tutti gli stessi quando si tratta di romanzi fantascientifici: libertà, fughe dagli oppressori, diversità di specie considerate inferiori rispetto ad altre ecc.
Inoltre, aggiungerei che la suspense è ben collocata dandoti quell’input a continuare la lettura, ma soprattutto sono le meraviglie di un mondo fantastico come quello descritto dall’autrice che la fa da padrone: astronavi, galassie, e giochi di luce e ombre che affascinano se non incantano, addirittura.
Le disavventure della Volpe, resa schiava e torturata, dopo la sua fuga, vive e ricorda le atrocità subite in prima persona e degli schiavi come lei. Tuttavia, a venire in suo aiuto sono le sue doti innate di guerriera galattica. Non c’è che dire, buono, come inizio per questa giovane autrice, la quale sicuramente si farà strada nel mondo della letteratura fantascientifica.
Qualche appunto su alcuni passaggi nello svolgimento e quasi alla fine della storia, forse scritti troppo in fretta rispetto all’incipit, che danno l’impressione di un ingranaggio narrativo forzato per mettere la parola “fine” alle vicende, non propriamente ricche di indizi e passaggi comprensibili. Peccato, perché avrebbe meritato di più.
Tuttavia, quella della Pescarolo è un genere di fantascienza che si avvicina molto per tematica a quella dei pionieri tra i quali Jacques Sadoul (La storia della fantascienza, 1973) che pone i germi dell’inizio della fantascienza con il viaggio sulla Luna narrato nel dialogo Icaromenippo dello scrittore greco Luciano di Samosata (120 – tra il 180 e il 192 d. C.). E Le avventure del barone di Münchhausen di Rudolf Erich Hasper (1785) che poi sarebbero una parziale imitazione dell’opera di Luciano.
Secondo alcuni, la fantascienza avrebbe origini antichissime: con la Bibbia, l’Iliade, l’Odissea, o l’epopea di Gilgamesh grazie all’introduzione nella vicenda di elementi antichi, come: i luoghi in cui è ambientata la Saga, ossia pianeti sparsi nella galassia; rapidissime navicelle spaziali; pistole al plasma, laser ed elementi innovativi.
Ne consiglio comunque la lettura di modo che i lettori possano farsi una propria idea sull’intreccio per alcuni versi avvincente e soprattutto, perché dietro alle duecento pagine, credo ci sia uno studio approfondito dell’autrice; dunque, perché non premiarlo?
Voto 7