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sabato 29 settembre 2012

"Mondi in divenire" di Andrea Zanotti [Rating AA-]

    

Titolo: Mondi in divenire
Autore: Andrea Zanotti
Genere: miscellanea fantasy
Rating: AA-
Link Acquisto (0,99€)
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"Pantarei", diceva il buon vecchio Talete, ad indicare che, nell'universo, nulla è immobile ma, al contrario, tutto è in continuo divenire, così come gli universi molteplici partoriti dalla mente di A. Zanotti.
La copertina della raccolta, graficamente accattivante, desta l'idea di un percorso stile "Indiana jones" in uno di quei templi Aztechi di verniana memoria. Più che in un tempio, leggendo le storie abbozzate nella raccolta, sembra di muoversi lungo i corridoi di una galleria di esposizione artistica dove figure plastiche e statuarie si alternano a quadri che rappresentano scene congelate di eventi.
Una successione di quadri; flash veicolati con grovigli verbali ai lettori; idee visive e cinetiche. Questo il sunto dell'opera in oggetto.
Una miscellanea eterogenea per genere, stile, fantasia, che si pone lo scopo di essere pungolo allo stimolo della creatività dei lettori. Un insieme di romanzi di autoformazione nel senso stretto del termine: non raccontano della formazione dei personaggi che li abitano, ma cercano autori che li liberino dal bozzolo di una scultura solo abbozzata per "divenire" racconti estesi, storie complesse e, perchè no, romanzi.
I quadri, le scene, forniscono i dati essenziali, infatti, per una successiva stesura articolata di episodi complessi.
Come per le strutture delle fiabe di Propp, ogni storia della miscellanea di A. Zanotti presenta un personaggio cardine, non sempre il protagonista, attorno al quale si articola la vicenda che, non a torto, definirei 'filmica'. Abbozzi di carattere, sfumature fisiche, tratti impressionistici, parole centellinate, concorrono a creare un mix completo per la veicolazione degli elementi essenziali alla contestualizzazione e allo svolgimento dell'azione, sempre ben inserita in un luogo, sia esso fantastico o reale, per mezzo di elementi scelti ad hoc.
L'opera in oggetto non è una miscellanea fantasy ma evidenzia la compresenza di atmosfere molteplici e, non poche volte, mixate e shakerate per creare un effetto di straniamento e passaggio tra mondi che rende l'idea di qualcosa che si sta formando proprio in quel momento, che si sviluppa, cresce, evolve: un mondo, per l'appunto, in divenire.
Si passa, così, da quadri fantasy che ammiccano a personaggi di dantesca memoria (il traghettatore è emblematico a riguardo, anche nella connotazione fisica e cinetica), ad atmosfere realistiche di sentore daliano surrealista, attraversando mondi gotici, simil horror e, in alcuni momenti, thriller.
La scrittura è in divenire (come sarebbe potuto essere, altrimenti?) e segue un andamento irregolare (sia a livello di microstorie che a quello, ampio, dell'intera raccolta) che si articola su momenti in cui la penna indugia su parentesi ecfrastiche e descrittive (alle volte eccessive e prolisse) e su balzi di inchiostro che ammiccano ad una scrittura impressionista che, in pochi tratti, con velocità ed immediatezza, rende la complessità della descrizione senza stancare il lettore.
Il periodare è composto da blocchi brevi che forniscono i dati visivo-concettuali utili per la comprensione dell'episodio.
Alcune ellissi semantiche, in taluni casi, creano disorientamento nel lettore che si trova sfornito di dati necessari alla comprensione della storia, facilmente riagganciabile con una rilettura del passo.
I personaggi sono tratteggiati con tratti esperti che ne fanno comprendere, il più delle volte, anche il carattere, spesso attraverso l'uso di un linguaggio specifico, utile anche a contestualizzare il momento temporale dello svolgimento dell'azione (come avviene in: rientro dalle ferie) o con abbozzi cinetici, come in: il demone dell'oro.
La raccolta è distinta in due sezioni, facendo riferimento ad un criterio che scinde la parte maggiormente fantasy da quella ispirata per lo più ad episodi di via reale (realistici).
A tale separazione corrisponde anche una scissione di genere: la prima parte è caratterizzata da quadri accomunati dalla presenza di elementi sovrannaturali mentre la seconda da elementi rotten e gotici tipici di atmosfere gloomy e thriller. Alcuni racconti presentano una complessità scenica maggiore, evidenziando la compresenza di mondi ordinari e realtà non ordinaria.
Il lessico è, in linea di massima, attinente agli episodi narrati, soprattutto quello relativo al personaggio fondamentale.
"Mondi in divenire" è una raccolta senza alcuna pretesa di completezza e questo, a mio avviso, è il grande punto di forza della miscellanea stessa: non è completa perché deve essere completata (lapalissiano!) e ciò spinge ogni lettore ad immaginare possibili svolgimenti ed evoluzioni della trama di ogni singola storia e, non poche volte, si è perfino tentati dal mixare insieme quadri diversi per creare un racconto unico!
Un'opera volutamente incompleta che invita alla creatività, alla fantasia, in un gioco meta-testuale da cogliere al volo per sviluppare una capacità, quella di pensiero e creatività, molto assopita in questo contesto sociale e storico-politico.
Una miscellanea che invita alla riflessione creativa, al sogno, all'immaginazione e al gioco con la finalità di destare il pensiero e, perché no, anche la coscienza critica!
Una passeggiata tra quadri che, nel migliore dei casi, sfocerà in una passeggiata nella propria immaginazione e, di riflesso, nella creazione di un approccio diverso alla lettura del mondo quotidiano, non più semplicemente fruito, ma analizzato.
Nessuno pretesa di completezza, quindi, ma scopo di collaborazione creativa.
Al di la di svarioni, sviste ortografiche, frasi alle volte sospese, credo che il grande punto di forza di "Mondi in divenire" sia proprio il suo essere un abbozzo di ciò che può essere, quello che Aristotele definiva il potenziale e che la ragione umana (in questo caso in forma di fantasia e creatività) può trasformare in atto!

Amedeo Di Tella






mercoledì 19 settembre 2012

"Tales from Helleborya #1" di J. Thorn [Rating B-]

Titolo: Tales from Helleborya - Libro I - Corruzione Oscura

Autore: J. Thorn
Genere: Fantascienza
Pag: 361
Rating: B-
Link Acquisto (2,99€)




Non c’è niente da fare, nonostante tutto ci ricasco. Vi è mai capitato di comprare un libro perché vi piace la copertina, solo per poi scoprire solo dopo averlo letto che avreste fatto meglio a evitare l’acquisto? A me varie volte, eppure sembra proprio che io non riesca a imparare. “Tales from Helleborya” è un libro che non solo ha una bella copertina, ma (a mia parziale scusante) anche un bellissimo sito web (tutto disegnato dalla brava illustratrice Francesca Baerald) e un’intrigante presentazione. Qui finiscono i meriti dell’ebook (ma ne esiste anche una versione cartacea) e comincia la recensione.


L’autore usa lo pseudonimo di J.Thorn, nome di uno dei protagonisti del romanzo, quasi a lasciar intendere che la storia sia vera. La trama è presto detta: un gruppo di ragazzi deve affrontare un viaggio al posto dei genitori (un gruppo di avventurieri scomparsi) per salvare il mondo di Helleborya dalla Corruzione Oscura che sta dilagando e contagiando tutti gli esseri che hanno a che fare con la magia.
Il problema principale del romanzo - che pure è scritto con una prosa abbastanza gradevole, anche se con ogni evidenza non editata con cura - è che non sembra una costruzione letteraria, ma poco più che un’avventura di Dungeons & Dragons, dove i mostri brutti e cattivi vengono posti di fronte al gruppo di eroi solo per rendere più difficile il raggiungimento dell'inevitabile scopo finale. I personaggi sono caratterizzati, ma poco credibili e il tutto sembra essere un prodotto destinato al pubblico preadolescenziale, con qualche tentativo di richiamare Harry Potter (specie all’inizio, con la scuola di magia e nei nomi degli incantesimi). Peccato però che proprio il personaggio della Rowling abbia immensamente innalzato lo standard della letteratura per quella fascia d’età, rendendo impietoso qualsiasi paragone con Helleborya. Se poi ci si aggiunge un tentativo di mescolare la fantascienza al fantasy, con un’astronave che orbita attorno Helleborya con scopi che non sono facilmente comprensibili e che la struttura stessa del romanzo non rende affatto interessante approfondire, l’idea è completa.

È un vero peccato che un prodotto del genere, così curato nella presentazione (quello che nel marketing verrebbe chiamato "packaging"), si riveli così privo di contenuti interessanti, tanto che io ho dovuto veramente forzarmi a finire la lettura. A peggiorare le cose il prezzo di 3€, veramente fuori mercato per un ebook autoprodotto, specie se paragonato con il l’ottimo livello medio qualitativo e i bassi prezzi di copertina del mercato italiano degli autopubblicati. Totalmente insufficiente.

sabato 8 settembre 2012

"I racconti del bosco di Hern" di Carmelo Trianni [Rating B-]





Titolo: I racconti del bosco di Hern
Autore: Carmelo Trianni
Pagine: 166
Genere: fantasy
Rating: B-
Link Download (gratuito)






Nota by Unexist: è nata un'interessante discussione sul forum, perchè l'autore di questo scritto, Carmelo Trianni, ha contestato la recensione fatta da Amanda sui "Racconti del Bosco di Hern". Trovate il thread a QUESTO indirizzo.

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Ci siamo abituati bene. Ci siamo abituati fin troppo bene. In questi ultimi anni il Fantasy in Italia è cresciuto moltissimo, riuscendo finalmente ad essere sdoganato dalla letteratura esclusivamente infantile per assurgere ad una identità propria di genere narrativo di tutto rispetto, appetibile anche ai gusti più esigenti e maturi. Per questo stupisce quando ci si trova di fronte ad un'opera la cui “leggerezza” ci riporta sullo stesso piano delle favole ascoltate da bambini. Al contrario dei significati profondi celati nelle favole però I Racconti del Bosco di Hern non ci dicono nulla, se non riportarci alla memoria una serie infinita di déjà vu.
Possibile però che io mi sia approcciata alla lettura di questo scritto con troppe aspettative ed effettivamente i Racconti siano destinati a dei lettori preadolescenti. A qualcuno cioè che, a differenza di un adulto, non storca il naso di fronte ad una donna venticinquenne che chieda entusiasticamente alla mamma di raccontarle sempre la stessa fiaba. Non mi aspetto in un fantasy, pur di ambientazione medioevale, la fedeltà al contesto storico che voleva le ragazze già maritate e con prole ai sedici anni, ma sentire una guerriera fatta e finita agire e parlare come una dodicenne per tutta la durata del libro non favorisce molto il coinvolgimento.

La vicenda narrata, pur divisa in tre parti con altrettanti titoli, procede come un tutt'uno in maniera lineare, senza colpi scena o misteri che si rivelino a poco a poco. Ogni personaggio spiega alla perfezione cosa sta succedendo, corredando le azioni di pensieri/monologhi oppure dialoghi alla “as you know, Bob”, per cui il lettore viene condotto per mano dalla prima all'ultima pagina.
I personaggi coinvolti sono di una vasta tipologia che va dall'orco al saggio cinese passando per gli angeli e le trasformazioni in lupo. Fortunatamente almeno mancano i vampiri.
Il mago cattivo nei sotterranei scimmiotta Saruman usando il palantir (l'Occhio di Amelice) e creando nuove razze. Gli angeli sono suddivisi con precisione in Serafini, Cherubini, Arcangeli ecc scomodando tutta la Celesti Hyerarchia anche se il pantheon delle divinità è di tutt'altra matrice. Immancabile l'assedio finale alla città da parte delle orde del male. Abbiamo insomma un compendio notevole che può certamente affascinare coloro non posseggano già nel bagaglio di letture svariati fantasy.
Nota di merito per il veggente Tebe/Tulliano, senza dubbio il personaggio più riuscito. La sua deformità fisica facciale che si tramuta anche in una doppia personalità viene gestita con gradevole effetto ed equilibrio.
L'ampio spazio che viene dato alla conclusione della vicenda in una sorta di piano astrale intermedio tra la vita e la morte, tralasciando oltretutto ciò che sta accadendo attorno a Pangoria, rende il finale della battaglia quasi troppo affrettato.
Con I racconti del Bosco di Hern l'autore dimostra di avere molta conoscenza e passione in materia, per cui sono convinta il suo stile di scrittura migliorerà con il tempo a favore di una maggiore introspezione dei personaggi e accuratezza nella narrazione.


venerdì 7 settembre 2012

"L'ombra dell'incantatrice" di Giacomo Mariani [Rating 7]



Titolo: "L'ombra dell'incantatrice"
Autore: Giacomo Mariani
Editore: Lulu
Genere: fantasy
Rating: 7
Link download gratuito








Il libro è molto buono. Sinceramente me lo aspettavo già prima di cominciare a leggerlo, visti i favorevoli commenti in rete, ma sin dalle primissime pagine il testo mi ha stupito.
Una caratteristica che ho molto apprezzato  è sicuramente l'originalità: "L'ombra dell'incantatrice" infatti, si discosta per molti versi dal paradigma del fantasy classico, a partire dalla scelta atipica dei personaggi.

Ricordate il ladro, quella classe un po' sfigata di D&D che alla fine non sceglie mai nessuno?
Ebbene Clarion, il protagonista, è proprio un ladro, e sarà quindi coinvolto in perlustrazioni, spionaggi e furti vari, utilizzando più spesso grimaldelli che armi. Isial, la coprotagonista (il libro procede trascinato da questo binomio uomo-donna) è una potente maga alla ricerca del suo destino, ma anche dama altolocata avezza a complotti ed intrighi di potere, una sorta di Lucrezia Borgia fantasy capace anche di passare all'azione; nei loro viaggi i due incontreranno anche assassini,sciamani, corsari e molto altro.
Un altro punto di forza del romanzo è infatti la varietà di situazioni ed ambienti, che spaziano da città dal sapore rinascimentale a jungle, fortezze e antichi monasteri, passando anche per il mare. "L'ombra dell'incantatrice" è un libro corposo, di circa 320 pagine, ma scorrevolissimo e quasi mai noioso, riesce sempre ad introdurre qualche elemento di novità per speziare gli episodi che, proprio per il loro gran numero, tendono a volte ad assomigliarsi tra loro.
Ed effettivamente devo ammettere che la densità dell'intreccio, pur conferendo ritmo e vivacità al testo, finisce inevitabilmente a protrarre la storia più di quello che sarebbe stato narrativamente elegante.
Il libro mi ha poi molto deluso nella parte culminante, il cosìdetto climax, dove le soluzioni narrative non convincono e si assiste ad una caduta di stile nella stessa prosa, al punto che le pagine sembrano quasi scritte da un altra penna; le interminabili sequenze in cui si descrivono le esplorazioni del dungeon di turno, dove il protagonista disinnesca trappole e scassina serrature, sono strazianti e fini a sé stesse; ho gradito l'idea di descrivere lo sporco lavoro del ladro, ma poteva essere fatto sicuramente in maniera più brillante, come avviene nelle prime pagine del libro.
Considerazioni analoghe possono essere fatte per i personaggi, ben congeniati ed accattivanti; quasi tutti gli attori della vicenda sono stati caratterizzati con una psicologia dettagliata e dinamica, che gli immerge in un turbine di desideri e pulsioni contrastanti, finiscono però tutti per appiattirsi e perdere la loro forza ben prima della fine.
Interessante il registro linguistico, soprattutto quello del parlato : l'autore ha il coraggio di abbandonare le forme classicheggianti tipiche del genere, per adottare un linguaggio vicino a quello odierno, a volte anche moderatamente scurrile e crudo; leggendo i dialoghi a volte si ha l'impressione di trovarsi davanti ad uno sceneggiato anni '90, e l'effetto è quello di rendere alcuni messaggi con una chiarezza verbale altrimenti impossibile; se a volte alcune battute non risultano efficaci, non credo che questo sia da imputare al linguaggio scelto, ma ad alcune ingenuità dell'autore che a volte traspaiono quà e là nel testo. Si ricordi comunque che il romanzo è dichiaratamente dilettantesco e dopotutto è assolutamnte gratuito, che diamine!
Giacomo Mariani ha svolto un grosso lavoro che va ben oltre quello che si può pretendere da un opera autoprodotta e gratuita, non solo scrivendo un ottimo romanzo, ma costruendo una ricca e originale ambientazione che egli conta di mostrarci con altri libri. L'autore ha inoltre uno splendido blog che vi consiglio caldamente di visitare, dove potrete trovare informazioni sul suo mondo, i primi capitoli del suo prossimo libro e anche molti consigli per aspiranti scrittori.

giovedì 6 settembre 2012

Alieni in Italia



 


Alieni in Italia è un ebook di fantascienza a puntate, pubblicate periodicamente sul sito dell'autrice e da oggi presente anche sul nostro forum, alla sezione a lei dedicata.
Avstron, questo il nick utilizzato dalla giovane scrittrice marchigiana, studia traduzione e interpretariato, facendo della parola il suo campo di studi. (cito dalla sua presentazione)
Ma perché abbiamo deciso di darle uno spazio anche sulle nostre pagine?
Ovviamente per voi lettori!
Sì perché il romanzo di Avstron parte bene, è frizzante, l'ironia è ben dosata e calata in un ambito originale ma al contempo familiare a noi tutti: l'Italia e la sua vita di provincia. Una fantascienza quindi molto particolare, ma non per questo la vicenda ne viene sminuita e banalizzata: ci troviamo pur sempre nel pieno di un invasione aliena, le parti drammatiche ci sono e forse è proprio questa miscela a rendere l'ebook interessante. C'è anche la storia d'amore, diciamolo, cosa che forse farà storcere il naso ai più duri e puri Vikinghi che bazzicano queste pagine. Eppure noi siamo qui per offrire testi d'evasione di qualità, per tutti i gusti (a patto che non ci siano vampiri di mezzo...).

Aggiungiamo che l'autrice sta portando avanti il suo progetto in modo originale e pertanto anche per questo merita il nostro supporto. Sì, perché oltre al sito dove reperire i capitoli del romanzo vero e proprio e tanto materiale sfizioso (con tanto di schema di una tana standard dei simpatici alieni, mappe della loro avanzata ecc...), ha creato anche il blog personale di Betta, la protagonista dell'ebook, che ci narrerà le sue vicende riviste in prima persona con annotazioni e commenti al fulmicotone (il tutto anche in lingua inglese, volendo).
Insomma un progettino meritevole che siamo lieti di sottoporre anche al nostro pubblico e che troverà sede sul nostro forum alla sezione "Progetto InfinitiMondi", nonché una sezione dedicata ai commenti e alle domande all'autrice che troverete qui.