Un contenitore sconclusionato per tutto quello che aiuta ad estraniarsi dalla realtà, senza dover ricorrere all'utilizzo di sostanze psicotrope
Il chioschetto dell'ebook propone:
domenica 29 novembre 2020
Recensione: Gli imperi delle Sabbie di Andrea Gualchierotti [Rating 7,5] - recensione a cura di Andrea Zanotti
mercoledì 25 novembre 2020
Segnalazione: Un Canale Di Ruolo
Oggi vi conduco fuori dal seminato, non me ne vogliate a male. Per una volta non parleremo di libri, ma di una bella iniziativa ad opera di un gruppo di amici, appassionati di giochi di ruolo, nonché miei concittadini.
Non ci allontaneremo quindi poi molto dai nostri ambiti di competenza. Sempre di narrazione e di storie si parla, anche se vissute in modo differente.
Inevitabile per me ripensare agli anni nei quali pure io mi baloccavo con queste attività ludiche. Ricordo la Bolzano degli anni '90 e posso tranquillamente dire che non forniva certo l'habitat adatto ad allestire gruppi di giocatori variegati. Chi giocava di ruolo era guardato come un "diverso" (in un'epoca nella quale il diverso non andava tanto di moda) e le serate dei ritrovi venivano scambiate dai più per sabba da streghe. Peccato che nelle presunte coven alle quali ho partecipato io non ci fosse neanche l'ombra, non dico di una strega, ma neppure di una fanciulla. Non esistevano le giocatrici di ruolo, almeno non a Bolzano. Grande rammarico.
Vi sembrerà impossibile ma la Bolzano di allora era indietro anni luce rispetto al resto d'Italia. Giochi da tavolo che andassero oltre Risiko e Monopoli erano introvabili, figuriamoci i giochi di ruolo. Ricordo ancora i viaggi con gli amici a Verona per riuscire a procurarsi il materiale.
Ok, prima di iniziare a piagnucolare come un vecchietto rancoroso, torno al progettino dei baldi giovani, ben decisi a riscattare il buon nome di una Bolzano priva di cultura ludica, che mi auguro permanga solo nella mia memoria: nasce così Un Canale di Ruolo, ossia un luogo nel quale sviscerare tutti gli aspetti più tecnici dei GDR, dagli strumenti narrativi al galateo del buon giocatore. Mi sono dilungato sin troppo, e me ne scuso. Lascio quindi la parola direttamente alla presentazione fornitami dal Team.
domenica 22 novembre 2020
Recensione: Dream Halls di Massimo Prevete [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly
martedì 17 novembre 2020
Recensione: Il collasso dell'impero di John Scalzi
sabato 14 novembre 2020
Recensione: L'usurpatore di Emanuele Rizzardi [Rating 8] - recensione a cura di Dada Montarolo
Titolo: L’usurpatore
Autore: Emanuele Rizzardi
Editore: Pubblicazione Indipendente
Genere: Storico
Prezzo: Euro 2,99 ebook, Euro 16,99 copertina flessibile
Sinossi:
Gli ultimi anni del ‘200 sono durissimi per il già provato Impero Bizantino, recentemente ricostituitosi a Costantinopoli, sotto la spregiudicata e agguerrita famiglia dei Paleologi.
Quel che rimane delle ricche province d'Asia Minore è caduto nell’anarchia. Bande di razziatori turchi, avide di bottino e terre, saccheggiano ripetutamente le campagne, costringendo i cittadini dell’impero a tentare una disperata fuga verso la costa o ad arroccarsi dietro alle mura di antiche e solide fortezze.
Nel frattempo Karman Bey, signore musulmano di Mileto, aumenta il suo potere a dismisura e raduna un esercito abbastanza grande da convincere la corte di Costantinopoli a rispondere con ogni mezzo a sua disposizione. Il sogno turco di conquistare la “regina delle città” sembra poter diventare una triste realtà.
Il Basileus Andronico II ripone le sue speranze nel giovane nipote Alessio Filantropeno, incaricandolo di porre definitivamente fine alla pressione nemica e conservare quanto rimasto, prima che sia troppo tardi. Alessio, euforico all'idea di mettere in mostra le proprie qualità come comandante militare, scoprirà che gli intrighi, i giochi di potere e la guerra hanno sempre un prezzo da pagare, e le sue illusioni giovanili andranno incontro ad una realtà amara.
Recensione:
Credo siano davvero poche le persone capaci di inquadrare le vicende che fra il 1200 e il 1300 portarono alla nascita dell’impero ottomano e delle colonie italiane nel Mediterraneo. Un periodo complesso, talvolta confuso, che a scuola di solito si liquida in fretta, dimenticando che affonda le radici nella cultura greco romana ed è fondamentale per avvicinarsi, oggi più che mai, a una sorta di esegesi a largo spettro di quanto avviene in quell’inquieta parte di mondo.
Un contributo interpretativo ce lo fornisce Emanuele Rizzardi con il suo “L’Usurpatore”, romanzo storico imperniato sulla figura, realmente esistita, di Alessio Filantropeno, nipote dell’imperatore di Costantinopoli Andronico II Paleologo. Mandato dallo zio a difendere i possedimenti bizantini dall’avanzata turca, il giovane e un po’ inesperto condottiero non tarda a manifestare un certo talento militare e una buona capacità diplomatica. Nella spedizione lo affiancano il medico-sacerdote Angelo, il capitano cretese Costante, l’armeno Michele, il capo dei mercenari Teodoro accompagnato dalla figlia Bastarda, formidabile combattente.
Sullo sfondo di alleanze sempre sul punto di rompersi, di intrighi e tradimenti, si agitano le ombre inquietanti di un nuovo nemico comune, gli uomini “con gli occhi tagliati dal vento”: i Mongoli.
Costantinopoli è lontana, la sete di ricchezze dei singoli e degli apparati burocratici implacabile, le ragioni dei più deboli ignorate. La fine dell’avventura di Alessio - sempre alla ricerca di una mediazione che accontenti se non tutti, almeno coloro che lui ritiene la meritino - è inevitabile.
Il racconto, in prima persona, dell’ascesa e della rovina è affidata a una lunga lettera, quasi un memoriale, indirizzata al figlio Michele e scritta poco prima di essere condotto verso il destino definitivo. Una narrazione asciutta, a tratti priva di emozioni eppure scaturita dal cuore sincero di chi crede nella missione affidatagli, appena sfumata di un sottile rimpianto per non aver saputo interpretare le tante e misteriose sfaccettature dell’animo umano. I pensieri di Alessio rieccheggiano quelli di un suo illustre predecessore, l’imperatore Adriano, raccontati con infinita pazienza e abilità da Marguerite Yourcenar nel suo “Memorie di Adriano”. Di sicuro la grande francese avrebbe accolto Rizzardi nella cerchia dei giovani scrittori che amava tanto seguire.
La prosa è scorrevole, accattivante, i personaggi vividi, le descrizioni accurate senza mai essere troppo minuziose, la scrittura attenta. L’autore lombardo è uno studioso di storia medioevale e dal suo scritto emana il grande interesse, oserei dire “passione”, per quel periodo storico. La sua prossima avventura letteraria sarà, ce lo auguriamo, un’altra piacevole sorpresa.
Voto: 8.
mercoledì 11 novembre 2020
Disfida nr. 125: Tempesta Nera di Forno Alessandro VS Stephen King
domenica 8 novembre 2020
Recensione: Il Pentacolo. Legacy of Darkness di Miriam Palombi [Rating 7,5] - recensione a cura di Andrea Zanotti
mercoledì 4 novembre 2020
Disfida nr. 124: Il Messaggero dei Cinque di Niccolò Cortini VS Stefano Benni (e George R. R. Martin...)
domenica 1 novembre 2020
Recensione: Elantion: Opulenti Insidie di Valentina Massano [Rating 8] - recensione a cura di Peg Fly
Opera:Elantion - Opulenti insidie
Serie: La Saga del Discendente
Autore:Valentina Massano
Genere:fantasy
Prezzo: Ebook 2,99 - Cartaceo 15,60
Target:young/adult
Sinossi: L’avventura in Sahelica sta per volgere al termine per Kaj, Clarice, Oloice, Efren e Cilna. I cinque amici devono recuperare il prossimo frammento di Piastra dell’Esilio spingendosi nel Djazrem, il più ricco dei tre principati del Symeris. Si ritroveranno in territori sconosciuti ed insidiosi che li metteranno a dura prova e che rischieranno di compromettere seriamente la loro missione. In Draelia, mentre Sheera, la Ribellione, le Genti Libere e la regina Rahla con i suoi nani si organizzano per riconquistare Altopiano Ferroso, gli Elfi devono affrontare una volta per tutte la spia che cerca di sabotare l’esercito e fare i conti con la continua diminuzione della magia elfica lungo i confini dell’Elelreel. Ad Eyjanborg, nonostante la faida interna alla famiglia reale non accenni a placarsi e Zund sia costretto ad occuparsi di nuovi traditori, i suoi piani di conquista proseguono spediti e lui diventa un sovrano sempre più spietato e determinato, pronto a tutto pur di prevalere.
Recensione: Che cos’altro aggiungere a questa terza storia della trilogia “Elantion”? Una storia arricchita da nuovi e sorprendenti personaggi, tra i quali una Nemir, conosciute come donne-foca, alchimista formidabile e dalle capacità peculiari. Nalgr: potente drago che muore durante la Grande battaglia nella Piana degli Sterpi. Gli arcieri elfici a cavallo degli ethynd, robusti cervi con piccole corna intrecciate e dal manto color avorio. Dalla mappa ben disegnata e delineata dei luoghi dove si volgono le azioni, soprattutto delle tre terre principali: Draelia, Shaelica e Symeris, non si può che rimanere soddisfatti. Elfi che scoccano frecce agli scheletri riuscendo ad attirare la loro attenzione e quella dei confratelli. Sia gli attacchi magici che congelano il tempo. Amore, avventura, suspense, combattimenti, incantesimi e altro ancora è contenuto in questo e ultimo volume della saga dell’autrice, che abilmente riesce a introdurre nella storia nuovi elementi di magia, tra cui la Sequenza di Remanius! Sinceramente, in questi ultimi tempi, non ho mai letto un altro libro di genere fantasy così curato. Maghi che con il solo tocco di alcuni simboli in ordine sparso, fa scomparire i glifi. Ossia segni incisi su roccia o muri di caverne, che simboleggiano cerchi, linee, quadrati o qualunque altra forma necessaria per racchiudere in un'immagine il significato di un pianeta, o di un segno zodiacale. Maghi che spuntano da nicchie laterali di porte o muri. Il terzo volume della saga, Elantion, come mi aspettavo, dunque, non mi ha affatto deluso. Anche le illustrazioni interne sono disegnate con cura dalla stessa autrice, che oltre a dimostrarsi un’ottima narratrice, è anche una bravissima illustratrice. Valentina Massano ritorna con una storia interessante e allo stesso tempo forte, come l’energia che accompagna la sua mano nel narrare, che ha come protagonisti dei personaggi insoliti, originali che si muovono all’interno di mondi altrettanto frutto di un’immaginazione però sapientemente studiata. Una trama ben delineata, scorrevole nella lettura ma ricca di dettagli che non solo ti fanno apprezzare al meglio i personaggi, ma intrattengono e coinvolgono il lettore. Una fiaba nella fiaba che affabula e ti trascina sino alla parola fine. Davvero una bella storia, silenziosa in apparenza ma con la giusta dose di azione e di temi importanti che vengono affrontati, come l’accettazione di se stessi e soprattutto la consapevolezza di ogni personaggio che cresce e matura nel corso degli eventi. La sensazione che ho avuto, leggendo i libri di Valentina Massano per la prima volta, è che sia quel genere di autore che sa come incatenare il lettore alle sue storie. Lo circonda di affetto, lo mette alla prova, lo attira nella sua trappola immaginaria, lo invita a cogliere ogni aspetto della narrazione, lo accoglie con rigidezza e poi, zac, con un magistrale cambio di espressione, lo sorprende, lo sconcerta. È vero che la trama, all’inizio sembra essere lenta, ma poi comincia a prendere consistenza e a girare nel modo giusto e sempre più rapidamente, fino a giungere al finale esplosivo e inaspettato. Una storia che, in quanto a essere di stampo fantasy, non assomiglia affatto a una storia fuori dalla realtà, anzi, la Massano si percepisce a ogni periodo, a ogni frase, è presente come l’aquila che sorvola per controllare che tutto sia apposto, che tutto funzioni, che le pause siano state poste al punto giusto. Ci vuole tanta passione e tanto studio per arrivare a scrivere una buona storia, e anche se nell’incipit la vicenda può apparire come il solito romanzo fantasy scontato, leggendola mi sono ricreduta. Ho trovato i personaggi ben descritti, di spessore e a tutto tondo, perché durante gli eventi che sembrano travolgerli, riescono a crescere e a maturare. La trama, soprattutto nello svolgimento, vengono narrati alcuni sviluppi inaspettati, dettagli che hanno invogliato la mia curiosità a continuarne la lettura. Per chi ha già avuto l’occasione di leggere il primo e il secondo volume di questa nuova saga e di restarne incantati, consiglio di leggere anche quest'ultimo che, a dire incantevole, è veramente poco. Scritto bene, con pochi refusi, qualche errore che poteva essere evitato (ma ci stanno). Consigliata la lettura e non solo per gli amanti del fantasy. Confermo e con piacere il voto del secondo volume, un 8 pieno.