Titolo: La vita non dura un quarto d’ora
Autore: William A. Prada
Genere: Epistolare
Pag: 37
Rating: 9
Costo dell’e-book: 0,99€
Costo del cartaceo: 5,00€
Costo del cartaceo: 5,00€
William A. Prada, nella vita, ha praticamente provato a fare un bel po’ di lavori connessi all’editoria e, da poco e grazie a questo suo “mini-romanzo” (come usa defirlo lui) è diventato anche scrittore.
Non saprei proprio in che genere letterario includere questo libro a causa della sua brevità e particolarità ma so per certo che mi ha lasciato impresso nell’anima un insegnamento importante e un mix di emozioni indescrivibili che ho provato mentre lo leggevo.
Il libro è una lettera che l’autore, William, dedica al padre deceduto, racchiudendo tutte le emozioni, i ripensamenti e i pensieri che aveva sempre tenuto nascosti al suo genitore.
Il lettore, in questo caso, si trova quasi ad essere una sorta di invisibile spettatore di un intenso e, a tratti, anche intimo dialogo tra padre e figlio, che lo porterà a riflettere su svariati temi che, a volte, capita di trascurare o non conoscere come, ad esempio, l’immobilità della vita di fronte alla morte e tutte le azioni inconpiute e i pensieri inespressi che ognuno lascia dietro di sé assieme al suo passato.
L’autore desidera quindi, attraverso una raccolta dei suoi pensieri in questo particolare momento, condividere le sue più profonde e remote emozioni cercando di trovare una risposta a uno dei più grandi interrogativi della vita: come mai, mentre tutto scorre e vive, esiste la morte, così ferma, definitiva e triste?
Un libro per chiunque voglia passare una piccolissima frazione della sua giornata leggendo e riflettendo riguardo all’esistenza propria e altrui perché come facciamo ad esssere sicuri che non stiamo cogliendo l’attimo più importante della nostra vita proprio mentre ci scorre davanti?!?