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venerdì 30 agosto 2013

“La vita non dura un quarto d’ora”di William A. Prada





Titolo: La vita non dura un quarto d’ora

Autore: William A. Prada

Genere: Epistolare

Pag: 37

Rating: 9

Costo dell’e-book: 0,99€
Costo del cartaceo: 5,00€





William A. Prada, nella vita, ha praticamente provato a fare un bel po’ di lavori connessi all’editoria e, da poco e grazie a questo suo “mini-romanzo” (come usa defirlo lui) è diventato anche scrittore.

Non saprei proprio in che genere letterario includere questo libro a causa della sua brevità e particolarità ma so per certo che mi ha lasciato impresso nell’anima un insegnamento importante e un mix di emozioni indescrivibili che ho provato mentre lo leggevo.

Il libro è una lettera che l’autore, William, dedica al padre deceduto, racchiudendo tutte le emozioni, i ripensamenti e i pensieri che aveva sempre tenuto nascosti al suo genitore.

Il lettore, in questo caso, si trova quasi ad essere una sorta di invisibile spettatore di un intenso e, a tratti, anche intimo dialogo tra padre e figlio, che lo porterà a riflettere su svariati temi  che, a volte, capita di trascurare o non conoscere come, ad esempio, l’immobilità della vita di fronte alla morte e tutte le azioni inconpiute e i pensieri  inespressi che ognuno lascia dietro di sé assieme al suo passato.

L’autore desidera quindi, attraverso una raccolta dei suoi pensieri in questo particolare momento, condividere le sue più profonde e remote emozioni  cercando di trovare una risposta a uno dei più grandi interrogativi della vita: come mai, mentre tutto scorre e vive, esiste la morte, così ferma, definitiva e triste?

Un libro per chiunque voglia passare una piccolissima frazione della sua giornata leggendo e riflettendo riguardo all’esistenza propria e altrui perché come facciamo ad esssere sicuri che non stiamo cogliendo l’attimo più importante della nostra vita proprio mentre ci scorre davanti?!?

“La maschera nera” di Virginia Mandolini







Titolo: La maschera nera
Autore: Virginia Mandolini
Genere: Romanzo d’avventura e d’amore
Pag: 474
Rating: 8
Costo dell’e-book: 3,49€
Costo del cartaceo: 18,00€

Il  primo  romanzo scritto da un’ insegnante di Scuola Primaria, Virginia Mandolini, che fin da quando era bambina desiderava diventare una scrittrice e, per raggiungere questo sogno, si esercitava quasi quotidianamente a creare piccoli racconti di fantasia e romanzi da condividere con le sue amiche.
Finalmente, se si può dire, il suo desiderio si è avverato e, nel Novembre del 2012, ha pubblicato “La maschera nera”.
La trama è molto intricata e misteriosa: Nicol è figlia di un uomo molto potente e influente in America del Sud e, improvvisamente, viene rapita da un gruppo di ragazzi, capitanati da un giovane dal volto celato.
Durante la prigionia della ragazza, però, il capo dei rapitori si innamora dell’ostaggio, e inizia a prendersene cura e ad alleviarle le sofferenze, cercando di allietarle le giornate nei più svariati modi, arrivando persino a stravolgere quasi completamente il piano che aveva macchinato e concordato assieme ai suoi complici.
Ma come mai Nicol è stata rapita?
Cosa c’entra lei con le illegalità e i soprusi che suo padre compie nei confronti della gente più povera e svantaggiata?
Per sapere come va a finire questa insolita storia d’amore e di amicizia, non ti resta che leggere e lasciarti coinvolgere della vicende che sono racchiuse in questo libro, raccontate dalla sua autrice in maniera molto accattivante, scorrevole e, in alcuni tratti, anche emozionante.


sabato 24 agosto 2013

Strategia di Scrittura nº16: Aggancia il lettore con il contrasto


Gran parte del materiale di questo articolo - esempi esclusi - è tratto e/o riadattato dal manuale “Writing Tools” dell’insegnante di scrittura Roy Peter Clark, che ringrazio immensamente!

- Vi serve un Cacciatore di Demoni? L’avete trovato - dichiarò Sir Roderick, lo sguardo fisso all'orizzonte sopra le teste dei paesani che gremivano la piazza. Il suo usbergo di maglia d’acciaio riluceva come argento al sole del mattino, e così l’elmo dall'alto pennacchio. Sollevò un piede e lo poggiò con ostentata lentezza sul basamento della statua del Campione. Dalla punta bucata dello stivale affiorò un alluce rosa.

Come avrai intuito, fedele lettore, oggi parliamo di giustapposizione, in questo caso ironica. Un elemento del paragrafo stride di proposito con tutti gli altri, ma non è soltanto questione di humour. Quella frase se ne sta lì in fondo all'aulica descrizione del nostro cavaliere proprio per darci un indizio di chi realmente sia questo figuro: un pallone gonfiato, un millantatore, non certo il paladino che i paesani attendono.

La giustapposizione può manifestarsi anche per mezzo di elementi che agiscono sullo sfondo, all’insaputa dei personaggi, come se lo scrittore regalasse una bella strizzata d’occhio al lettore.

Il mercato era gremito a quell’ora del mattino, un folle andirivieni di gente, animali, carri e carretti. Il solo elemento statico era la coppia stretta in un abbraccio caloroso al centro della carreggiata.
- Mi ami, Antonio? - implorò la giovane.
- Più dello stesso cielo, Anna adorata, amore mio! - rispose lui.
- Letame! Letame di porco a prezzi mai visti! - berciò un contadino che transitava alle loro spalle con una carriola fumigante.
Anna si strinse al petto di Antonio, le gote pallide ravvivate da un rossore improvviso.
- Per quanto tempo mi amerai?
- Neanche la morte ci separerà, mia stella del mattino!
- Affrettatevi gente, affrettatevi! La promozione scade tra un’ora! - proseguì il contadino.

(Esempio liberamente ispirato al classico “Madame Bovary”, per i più attenti :))
Anna vive il momento più romantico della sua esistenza, tra le forti braccia del bell'Antonio. Sogna l’amore eterno e incondizionato. Ma non è oro tutto quel che luccica, anzi: il contadino sullo sfondo ci fa sapere con precisione su quale nobile materiale Antonio abbia fondato le sue intenzioni.

La giustapposizione non deve per forza venire espressa in chiave ironica. L’importante è che il contrasto abbia uno scopo, che colpisca il lettore e lo “agganci” con il potere scaturito dal conflitto di due elementi opposti.
Ecco un paio d’esempi un po’ più drammatici:

Andressa soffocava in fretta. Le sue labbra formavano una conca circolare nella plastica, mentre cercava di strapparla con i denti, mentre succhiava avidamente gli ultimi scampoli d’ossigeno. Dall'esterno, l’Angry Bird dipinto sulla busta sembrava ancora più incazzato.

Oppure:

Alle quattro e trenta del pomeriggio, la nube tossica sfiatò dalla crepa nel Reattore Cinque e si mescolò all'aria pura di montagna. A due miglia di distanza, i ragazzini del villaggio giocavano l’ultima partita di calcio della loro vita.

Due suggerimenti:

  • Osserva come i fotografi più brillanti utilizzano spesso la giustapposizione, un’arma formidabile per colpire l’osservatore e trasmettergli un messaggio forte. Lo stesso vale per la letteratura, non dimentichiamolo. 
  • Rileggi i tuoi testi e va’ a caccia di esempi dove una giustapposizione ben collocata potrebbe fare la differenza. Hai modo di sfruttare meglio il contrasto tra gli elementi?


Image courtesy of digitalart / FreeDigitalPhotos.net

martedì 13 agosto 2013

"Storie Fantastiche" - A.A.V.V. [Rating 7]

Titolo: Storie Fantastiche - 1° Edizione
Autore: A.A.V.V.
Genere: Raccolta racconti
Pagine: 340
Rating: 7


Storie Fantastiche è una raccolta gratuita (ebook disponibile in tutti i formati), frutto di un concorso gratuito improntato alla fantasia più sfrenata, senza barriere di generi e contesti.
Il risultato è un potpourri dai mille sapori diversi e sempre piacevoli. Fantasia al comando.

 

In merito al concorso stesso, il cui tema era “La Ribellione”, non posso esimermi dal segnalare una certa vaghezza nell’argomento trattato in alcuni racconti. Personalmente in alcuni non ne ho trovato traccia, ma si sa, ognuno ha la propria sensibilità.
Invece in molti il tema della ribellione ha originato interessantissimi racconti capaci di sviscerare una critica a volte aspra e sferzante, altre più celata ma non per questo meno pungente, alla società moderna e al suo modello di sviluppo sintetizzabile nel laconico “produci-consuma-crepa”.
Per me è stata un gradita sorpresa constatare quanti autori abbiano sposato il tema per smuovere le coscienze nel modo migliore possibile, raccontando storie interessanti, facendo di quest’ebook non solo un opera ammirabile dal punto di vista della letteratura d’evasione, ma a tutti gli effetti anche uno strumento di riflessione profondo e “sincero”.
Non potendo analizzare i racconti singolarmente, mi limiterò a una panoramica generale sull’ebook offertoci dall’associazione “The Game’s Rebels” (associazione ludico-culturale con sede nel comune di Castel Rozzone). La premiazione è avvenuta all’interno di una giornata dedicata al fantastico (letteratura, giochi da tavolo e di ruolo ecc..), lo scorso 14 Aprile 2013
Buono il livello generale dei racconti. Diversi rievocano memorie e ambientazioni lovecraftiane, altri stimolano la riflessione su aspetti reali della società moderna pur calandoli in contesti futuribili o postapocalittici. In generale si può notare un’interessante varietà di generi e contaminazioni che rendono l’antologia (bella corposa, 340 e passa pagine) una carrellata varia e piacevole da gustare, fonte di spunti per la creazione di “nuovi Mondi”.
Un’iniziativa quindi assolutamente lodevole e che i promotori hanno già confermato avrà un seguito con un secondo appuntamento con tema da definirsi in base ad un sondaggio fra i partecipanti. Più di 300 i racconti in gara e gran lavoro per il comitato di lettura.
Due i racconti provenienti da una selezione di temi effettuata presso due Licei nostrani, che ci fanno apprezzare le penne di giovani scrittori e scrittrici in divenire.
Voto medio 7 quindi, poiché devo tenere conto anche di alcuni racconti prescelti che a mio avviso presentano una prosa acerba e da rivedere, andando ad intaccare il livello qualitativo del tutto. C’è da dire comunque che anche dove la prosa stenta, o all’opposto è eccessivamente satura, il contenuto e la trama degli stessi risultano sempre interessanti ed originali.
In un paio di scritti ho riscontrato errori di battitura che andrebbero aggiustati in sede di revisione, ma non sono certo questi a compromettere l’operato dell’associazione che ha sfornato un’antologia pregevole, gratuita e ha scovato alcuni autori dei quale a mio avviso avremo modo di sentir parlare anche in futuro.
Infine il mio personale podio giusto per rendere omaggio agli autori che maggiormente mi hanno colpito (no, non citerò il mio Rebel Yell, non preoccupatevi).
Nell’ordine… rullo di tamburi…
Al terzo posto:  "Morte di un vecchio in VII paragrafi e mezzo" di Mattia Giordano
Al secondo posto: "Kandar" di Giacomo Colossi
Vincitore assoluto: "Ama il tuo prossimo" di Tiziana Boccaccio