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sabato 15 aprile 2023

Recensione: Il segreto di Greenwich di Roger Munny [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Opera: Il segreto di Greenwich

Autore: Roger Munny

Genere: fantascienza

Target: Young/adult

Editore:Delos Digital

Collana: Dystopica 

Rating: 7

Prezzo: Ebook 1,99 Euro

Trama:

Fantascienza - racconto lungo (54 pagine) - Cosa è vero in un mondo fatto di finzioni?

Harlan è un uomo duro, fedele al suo dovere. Fa ciò che gli viene ordinato, fa poche domande e non si preoccupa di pensare. Non spetta a lui farlo.

La Federazione gli assegna una nuova missione, un compito delicato che coinvolge una ragazza innocente, una vittima del sistema ignara del suo destino. Lontano dalla civiltà, travolto dalla vastità del deserto, Harlan si troverà costretto a schivare attacchi inattesi e ad affrontare il dilemma di una scelta che non avrebbe voluto fare.


L'Autore:

Roger Munny (Padova, 1971), vive e lavora a New York, dove si occupa di diplomazia multilaterale. La partecipazione ai processi negoziali onusiani, in cui le potenze nucleari, e non solo, perpetuano i propri interessi vitali, gli offre una conoscenza diretta dei meccanismi, a volte sottili, su cui si fonda ogni potere autoritario.

Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo pervasivo. Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.


Recensione:

La storia che ci viene narrata può essere davvero un mondo fatto di finzioni? Se lo chiede Harlan, uno ligio al dovere e che, in genere, non si pone troppe domande. Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo in grado di infiltrarsi ovunque. Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.

Il segreto di Greenwich è un thriller fantascientifico che trasporta il lettore sino alla fine dove c’è una vera sorpresa che non si aspetterebbe mai di leggere. 

Lo stile seducente di Roger Munny ci regala un quadro di un mondo decadente veramente fuori dal comune. Tra gli effetti serra che lo surriscalda, devastandone il continuum ottimale della vita, si fa largo l’egotismo e l’avidità dell’essere umano, e soprattutto delle grandi multinazionali che orbitano tra lo spazio interplanetario.

Con il tempo la società è avanzata tecnologicamente, ma sembra aver optato per la parte sbagliata, per la parte oscura. Dunque non c’è speranza per la giustizia che va a farsi benedire, nessuno ci crede più che il mondo possa migliorare, tranne una esigua manciata di eroi che si battono affinché un domani possa migliorare le condizioni dell’essere umano. 

Tutto in questo breve racconto è surreale, (all’apparenza) ma non siamo troppo lontani dalla nostra realtà. Ci sono buttafuori potenziati che eseguono le scansioni dei codici di accesso. Abbiamo un nascondiglio dove c’è un laboratorio clandestino,

allestito in un modulo abitativo componibile della Nakamura Space Habitat Corp, non dissimile da quello in cui il protagonista ha alloggiato nel corso della sua recente missione a Nexus, dove prospera la stazione orbitale della nascente Federazione. 

La missione di Harlan si svolge nel deserto di Nitra, missione con la quale dovrebbe portare in salvo Anne, la ragazza rapita e custode di un segreto che non può essere rivelato, perché se cadesse nelle mani sbagliate potrebbe mettere a repentaglio il corso della storia...

Passiamo alle considerazioni personali. Buona la scelta della narrazione al presente in terza persona.

Grazie ai periodi semplici utilizzati dall’autore, la narrazione fila liscia come l’olio.  

Il lessico non ricercato, poi, aiuta molto al prosieguo della lettura. in alcuni passaggi ho prediletto le parti dialogiche, in altre le descrizioni, perché non stancano ai fini narrativi.

Devo dire, che anche se non sono proprio un’amante del genere, quest’opera mi ha colpito profondamente, proprio perché all'interno del testo si evince il messaggio che l'autore ha voluto inviare ai lettori: rifletti su ciò a cui stiamo andando incontro.

Voto: 7


Peg Fly

domenica 2 aprile 2023

Recensione: L'INCIDENTE di Maria Cristina Buoso [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Opera: L’incidente

Autore: Maria Cristina Buoso

Serie: I Noir Vol. 27

Genere: thriller

Target: adult

Editore: PlaceBook Publishing 

Prezzo: cartaceo 13,52 - ebook 4,90

Rating: 7

Trama:

L'Ispettore Capo Ginevra Lorenzi, dopo Vernissage, ha un nuovo caso di cui occuparsi che metterà a dura prova la sua pazienza e la sua capacità investigativa.

Cosa hanno in comune un femminicidio e un incidente stradale? Cosa c’entra il paranormale con l’indagine?

Un thriller coinvolgente, dinamico e a volte divertente che vi appassionerà e che vi permetterà di conoscere un po’ di più Ginevra e i suoi amici.


Recensione:

Carissimi lettori del blog, oggi vi parlo di questo romanzo “L’Incidente” di Maria Cristina Buoso, l’autrice di Vernissage, di cui “L’Incidente” è il sequel. Ritroviamo l’Ispettore Capo Ginevra Lorenzi, questa volta alle prese con un caso molto difficile da dipanare per la sua particolarità, poiché tutto sembra essere avvolto da fenomeni paranormali e di mistero, cosa che rende la storia ancora più affascinante, coinvolgendone il lettore dall’inizio alla fine, grazie anche allo stile sobrio che rende la lettura molto scorrevole.

Ora, credo che sia il caso di fare la conoscenza di alcuni personaggi della storia, già incontrati precedentemente in Vernissage, che ho letto e recensito. 

Il protagonista, Alberto, sfortunatamente, dopo un brutto incidente d'auto viene ricoverato in ospedale i cui medici che vi lavorano cercano di rianimarlo dal coma, esperienza Post-mortem che gli sconvolgerà la vita e il futuro. Ma Alberto, è stato anche testimone oculare di un omicidio senza che potesse fare nulla per fermare la mano omicida. E se da quel momento in poi tutti credono che sia andato fuori di testa, lui decide lo stesso di iniziare a indagare per scoprire chi si nasconde sotto la maschera dell’assassino, divenendo però lui stesso vittima, sparendo misteriosamente. 

Nel frattempo, anche la sua vicina di casa, Serena, sparisce all’improvviso senza lasciare nessuna traccia di sé, proprio il giorno dell’incidente. Nessuno sa dove sia finita, la maggior parte pensa che sia fuggita con il suo amante, perché stanca di suo marito, ma non è ciò che pensa l'ispettore Ginevra Lorenzi, la quale  dopo aver finito un’indagine, se ne trova subito un’altra che sinceramente la imbestialisce.

 A questo punto entra in gioco la sua amica, che la informa  della storia di Alberto e Serena, ma anche di altri due personaggi della storia: Ida la moglie di Alberto e di Fausto, marito di Serena, una storia che ha dell’incredibile, e a tratti di paranormale. Ma in questo romanzo non si parla solo di eventi misteriosi, poiché l’autrice inserisce nell’intreccio una tematica sempre attuale, quella del femminicidio, creando una suspense che riesce ad ammaliare il lettore sino al finale adrenalinico in cui l’intera vicenda si risolverà nel migliore dei modi.

Ma molti lettori si chiederanno, che cos’hanno in comune un incidente stradale e un femminicidio?

Per rispondere a questa domanda non vi resta che leggere questo romanzo veramente incantevole.

L’autrice usa un linguaggio semplice e diretto, che invoglia il lettore a proseguirne la lettura, grazie alle descrizioni scenografiche delle ambientazioni, che nell’insieme creano una giusta suspense.

Un thriller ben costruito nel suo insieme, raffinato e piacevole alla lettura.

Per le scene e per le espressioni contenute nel testo, è consigliato a un pubblico di soli adulti.

Voto: 7