un portale verso mondi "altri"

Il chioschetto dell'ebook propone:

domenica 25 settembre 2016

Recensione: L'Ultimo Demone di Mirco Tondi [Rating 8]



Link Acquisto Amazon



Titolo: L'Ultimo Demone


Autore:  Mirco Tondi

Genere: Fantasy postapocalittico

Prezzo: Euro 1,99

Rating: 8

Sinossi:  Tanti nella propria vita, specialmente da piccoli, hanno avuto un supereroe in cui credere. Sperando, desiderando, soprattutto nei momenti di difficoltà, che comparisse e si mettesse al loro fianco, proteggendoli, confortandoli, guidandoli.

Tutti sanno che questo è e rimarrà soltanto un sogno. Un sogno da bambini.

Ma se fosse possibile? Se non fosse solo una fantasticheria, ma un desiderio realizzabile, cosa cambierebbe nella propria esistenza? E come si trasformerebbe la realtà circostante?

In una Terra post-apocalittica dominata dalla violenza e dall’orrore, dove è impensabile che ci sia posto per le favole, dove sembra impossibile che possa esserci luce nelle tenebre dilaganti create dai Vizi, una fiammella brilla ancora e cresce d’intensità, attirando a sé chi non vuole più essere intrappolato in un modo di vivere bestiale, dove il massimo cui si può aspirare è la sopravvivenza.
In una storia sempre più oscura e sempre più luminosa, un piccolo gruppo di uomini, donne e bambini prende il testimone lasciato da Maestro e Guerriero, continuando la lotta per liberare il mondo e l’umanità dal dominio dei Demoni, nella speranza di arrivare a dare il via a un’epoca migliore. Un’epoca dove il mondo sarà forgiato dai sognatori e non più da burocrati, politici e persone volte a interessi economici e di potere per il solo vantaggio personale. Un’Era di Utopie, di Creatori, dove nuovi mondi, nuovi universi nasceranno e la vita acquisirà il suo reale senso d’esistenza.


Recensione: 

Di Mirco Tondi ho avuto il piacere di leggere e recensire “L’Ultimo Potere”, del quale il presente “L’Ultimo Demone” è il naturale proseguimento.
Mi sono riletto la precedente recensione per cercare di darle continuità e riprendere il filo del discorso, pertanto vi invito a fare altrettanto, giusto per comprendere appieno a cosa andrete incontro affrontando questo romanzo.
Dico subito che ho trovato “L’Ultimo Demone” più fluido e scorrevole, sin da subito, nonostante l’elevato numero di protagonisti che ci vengono presentati ad inizio lavoro. I problemini cui accennavo nella precedente recensione (descrizioni minuziose, dialoghi non sempre “spontanei”) sono oramai acqua passata e la prosa dell’autore colpisce sin da subito per la sua profondità, senza però appesantire minimamente la fruibilità del testo.
Inutile girarci attorno, gli scritti di Tondi mi piacciono proprio. Mi rendo conto che alle volte il troppo “ragionare a voce alta” da parte dei protagonisti possa risultare per qualcuno un difetto, ma la profondità di quello che hanno da dire, a mio parere, sopperisce ampiamente a questa tecnica narrativa di per sé piuttosto rischiosa.
Nel romanzo non troverete scontri adrenalinici a bizzeffe, buttati lì giusto per attizzare l’immaginazione e il lato oscuro e sanguinario del lettore, ma solo quelli strettamente necessari allo sviluppo della vicenda. Ciò che invece non mancherà mai saranno le riflessioni profonde, travestite però molto abilmente. Volendo si potrebbe spogliare la vicenda dai veli imbastiti dall’autore e ricavare un vero e proprio saggio colmo di misticismo, ma Mirco Tondi è abilissimo a fornire un contesto credibile ed avvincente in cui calare la sua “Lezione”. Una lezione con la “L” maiuscola, colma di saggezza, ma mai spocchiosa. Consigli e spunti di riflessione che coinvolgono l’intera società moderna e i suoi vizi che inevitabilmente ci condurranno a rivivere l’olocausto descritto nel romanzo se l’Evoluzione del genere umano non sboccerà al più presto, cosa ad oggi piuttosto poco probabile.  
L’ambientazione è quella della scorsa volta, apocalittica e trasudante disperazione e assenza assoluta di speranza per il genere umano. A costo di ripetermi, l’autore riesce a plasmare questo mondo pullulante di creature distorte in modo da renderlo originale rispetto alle svariate ambientazioni di questa tipologia. Non che ci siano innovazioni particolari, ma la sua abilità consiste proprio nel far percepire la brutalità di questo mondo in modo concreto. A questo si aggiungono le caratteristiche dei Poteri di cui alcuni dei protagonisti sono dotati.
C’è tutto in questo romanzo. Una rielaborazione completa di molte dottrine mistiche e chissà quante altre ce ne saranno senza che io le abbia riconosciute.
Se proprio devo trovare qualche ombra che appesantisca quest’opera, non posso che andare a cercare sulla forma esteriore della stessa, quella meno rilevante, anche se in realtà molti lettori basano la scelta del libro da scegliere proprio su questa: la copertina. Ecco, le cover delle due opere di Mirco Tondi che ho recensito non mi ispirano più di tanto. Le trovo un po’ insipide rispetto a quello che in realtà si cela all’interno degli ebook che nascondono.
Ad ogni modo, a parte questo, voto 8, consigliatissimo a tutti quei lettori che non si accontentano di trovare in un romanzo apocalittico/fantascientifico/fantastico una bella storiella per passare qualche ora in santa pace, ma che pretendono di trovare un autore di genere che abbia realmente qualcosa da dire e lo dica imbastendoci attorno una bella Storia. In questo caso Mirco Tondi ha veramente molto da dirci.   

domenica 18 settembre 2016

Recensione: Manituana di Wu Ming



Link Acquisto Amazon (cartaceo)

Link download gratuito (ebook)




Sinossi:


1775, all'alba della rivoluzione che generò gli Stati Uniti d'America. Lealisti e ribelli si contendono l'alleanza delle Sei Nazioni irochesi, la più potente confederazione indiana. Nella valle del fiume Mohawk, indigeni e coloni convivono da decenni. Scelte laceranti travolgono il futuro di una comunità meticcia: il viaggio deve cominciare, fino alla capitale dell'Impero, e la via del ritorno è già sentiero di guerra. Un cacciatore irochese abbandona i boschi e i romanzi di Voltaire. Un guerriero del Clan del Lupo interrompe la traduzione del Vangelo e imbraccia il fucile. Un baronetto di Sua Maestà compare nei sogni di bianchi e indiani. Una donna guida il suo popolo attraverso le fiamme. Dopo anni di ricerche e scrittura, la nuova narrazione dell'officina di cantastorie nota coi nomi "Luther Blissett" (ieri) e "Wu Ming" (oggi). Un romanzo epico sulla nascita di una nazione e lo sterminio di molti mondi possibili.


Recensione:

Spinto dal fascino del periodo trattato da questo scritto, ho appena ultimato la lettura di Manituana, un romanzo storico ambientato durante la rivolta delle colonie americane contro la madrepatria Inghilterra.
Manituana è un’opera partorita dal collettivo Wu Ming. Per chi non conoscesse questo gruppo e la loro interessantissima, e forse irripetibile storia, rimando direttamente al loro bel sito, stracolmo di materiale di sicuro interesse.
In questa sede mi limiterò a dirvi che l’ebook è liberamente scaricabile in tutte le possibili varianti, mentre il cartaceo è edito da Einaudi.
Come potete ben capire la cosa è del tutto eccezionale e rappresenta un esperimento di marketing unico nel suo genere. Noi però non siamo qui per questo, quanto per analizzare il romanzo in sé.
Un romanzo corposo, in alcuni tratti un po’ lento forse, ma sicuramente evocativo e ben scritto. Ottimo il lavoro di editing e testo praticamente privo di refusi, quindi non occorre perdere altro tempo a riguardo.
Le vicende si dipanano sfruttando innumerevoli punti di vista. I personaggi che ci prestano il loro sguardo per scandagliare questo scorcio della storia umana spaziano in luoghi affascinanti che vanno dal nuovo mondo ai grandi laghi del Canada, per transitare nel vecchi continente, in Inghilterra, nei suoi palazzi che trasudano ricchezza e nobiltà, bizzarria e romanticismo.
Un lavoro di ricostruzione storica affascinante, privo di facili ipocrisie, capace di affrontare nella sua durezza tematiche spinose come la triste sorte delle popolazioni indiane, senza arretrare d’un passo innanzi alla brutalità commesse da ambedue le parti.
Le diverse linee narrative sono abilmente congeniate in modo tale da mostrarci i diversi punti di vista, le diverse motivazioni, tutte lecite agli occhi dei rispettivi protagonisti, in un contesto complesso nel quale gli interessi delle diverse parti in causa non lasciavano spazio al dialogo, ma solo all’uso delle armi. Mai vengono dati giudizi, né più né meno velati, e questo a me piace parecchio, lasciando libero il lettore di farsi la propria idea.
Mi ha colpito il modo in cui, in quest’epoca e in queste lande, i destini potevano mutare repentinamente grazie a una semplice carovana di botti di whisky utilizzata per corrompere una tribù, piuttosto che per il capriccio di un ufficiale di sua maestà in vena di compiere gesti più o meno eroici. Questa aleatorietà degli eventi, che invece nei libri storici vengono sempre dipinti come fatti assodati e imprescindibili, frutto spesso delle capacità quasi soprannaturali di capi illuminati, viene trasposto splendidamente dagli autori e risulta oltre che più credibile, è molto più affascinante e non certo meno istruttivo.
Ci sono personaggi ricchi di carisma, così come interessanti sono gli usi e costumi ricostruiti con maestria nel corso della narrazione. Insomma non c’è da annoiarsi anche se forse il ritmo non è sempre incalzante. Discorso opposto vale per quanto riguarda la descrizione degli scontri e delle battaglie che ho trovato decisamente ben fatti e adrenalinici.
Non ho gradito più di tanto i capitoli dedicati alla gang degli “indiani d’Inghilterra”, trovandola un po’ sconnessa rispetto al filo narrativo e fine a se stessa, compreso la modifica del linguaggio utilizzato, a mio gusto eccessivamente artefatto, uno slang che ho trovato, forse per mia ignoranza, poco calzante. Si tratta comunque di gusto personale, intendiamoci.
Ad ogni modo che dire, un ottimo romanzo in download gratuito, capace di invogliare ad assaporare altre produzioni Wu Ming e di esplorare un epoca storica non certo abusata e pertanto ancor più godibile e tutta da scoprire.

venerdì 16 settembre 2016

Il Maestro a Lucca Games 2016!






Questa news non potevo proprio risparmiarvela, abbiate pazienza. 
Chi conosce un minimo il sottoscritto e questo blog, avrà oramai la nausea a suon di sentir parlare di Steven Erikson e del suo ciclo fantasy "Libro Malazan dei Caduti", ebbene è di qualche giorno fa la notizia che il mio autore prediletto sarà a Lucca Games 2016 in occasione del lancio italiano dell'ultimo volume della sua creazione:




Cosa ancor più sfiziosa, il mister si metterà a disposizione per due educational posti in essere dagli organizzatori, nei quali fornirà agli avidi aspiranti scrittori come me, inestimabili consigli su come tentare di emularlo nella creazione di epopee fantasy altrettanto spettacolari.
Per maggiori dettagli vi giro il link pubblicato dalla sua casa editrice italica, l'Armenia, e quello sugli incontri educativi del sito di Lucca Games.
Se qualcuno dovesse andarci non esiti a mettersi in contatto con me, che magari una birretta a fine lavori ce la possiamo anche concedere!

martedì 13 settembre 2016

Recensione: Uno non basta: racconti soprannaturali di C. Romolo [Rating 6]



Link Acquisto Amazon




Titolo: Uno non basta: racconti soprannaturali

Autore: C.Romolo

Genere: Raccolta racconti horror, paranormale

Rating: 6

Prezzo: Euro 1,35 ebook



Recensione: 

Oggi è il turno di una raccolta di tre racconti, per una sessantina di paginette complessive: Uno non basta, racconti soprannaturali di C.Romolo che vi abbiamo presentato nella Disfida nr. 25.


-I Senza Radici (pubblicato anche singolarmente) 

A Emanuele e Angelica, che gestiscono un albergo sulle Alpi lombarde, gli affari vanno male: pur essendo ormai inverno inoltrato, della neve non c'è nemmeno l'ombra. 

Emanuele, che mal sopporta le lamentele degli ospiti dell'albergo, decide di scaricare la tensione con una passeggiata lungo il Sentiero Senza Radici, uno dei tanti itinerari offerti dai suoi splendidi monti. 

Percepisce subito che c'è qualcosa di sbagliato, ad esempio il sentiero, che aveva già percorso in precedenza, sembra essersi spostato.


Questo primo racconto, pur lasciando il lettore, o perlomeno il sottoscritto, con una certa inquietudine di fondo, non mi ha colpito particolarmente. C’è un eccesso di descrizioni, non tanto paesaggistiche quanto in merito alla caratterizzazione dei personaggi. Questo è un peccato che, pur attenuato dalla forma narrativa del racconto, che certo non agevola l’autore concedendogli spazi angusti per espandere il carattere delle proprie creature, non può comunque essere sottaciuto in sede di recensione.
La prosa non mostra particolari problemi, né la forma presenta refusi o sviste che possano infastidire il lettore. Oltre al problema succitato, però a stonare è la storia in se del racconto, che non mi convince del tutto.
I presupposti sono interessanti, ma lo svolgimento è a tratti confusionario, con accelerazioni improvvise che rischiano di far perdere il filo del discorso al lettore o che, quantomeno lo costringono a prestare tanta, forse troppa attenzione. Parere assolutamente personale, intendiamoci.
Rimane il pregio del clima ansiogeno che C. Romolo riesce comunque a creare, lasciando ben sperare per future pubblicazioni, in quanto i problemi evidenziati possono essere cancellati prestando maggiore cura al tutto.


- La loro ultima spiaggia (pubblicato anche singolarmente) 

Nicolas, un uomo introverso e solitario, è il titolare della 'Tuffo nel blu' e accompagna i turisti in escursioni subacquee nei pressi dell'isola dove vive. La moglie Marina è morta suicida un anno prima e vede la figlia solo durante le vacanze scolastiche. 

Durante un'immersione l'uomo scorge il volto di una donna che lo osserva dal fondo del mare e desidera disperatamente che appartenga a Marina. 

La singolare esperienza gli permetterà di conoscere Tea, una giovane donna che vive con il figlio Nemo, un misterioso bimbo. 

Una storia ben costruita, dove il confine tra realtà e magia è impercettibile. I numerosi misteri verranno svelati a poco a poco, ma senza spezzare completamente la dimensione surreale che la caratterizza. 


Secondo racconto anche leggermente confusionario, almeno a tratti. Nella ricerca di sorprendere e stupire il lettore, C. Romolo a mio avviso eccede nel celare particolari e indizi, ottenendo il risultato ricercato ma ingenerando al contempo attimi di smarrimento. Ad ogni modo il racconto risulta piacevole e interessante da “scoprire” sino al finale. Buona la prosa e assenti i problemi riscontrati nel precedente racconto. E’ più lungo de “I senza radici” e questo concede a C. Romolo di poter approfondire maggiormente il carattere dei personaggi in modo naturale, senza forzature o descrizioni posticce superflue. Interessanti e ben descritti i sentimenti forti presenti nella vicenda, a beneficio del coinvolgimento del lettore.
Il migliore dei tre, indubbiamente.



-Esprimi un desiderio (racconto breve, inedito) 

Chiara, una ragazzina di undici anni, subisce le angherie di quella che credeva essere la sua migliore amica. Un pomeriggio trova il giaciglio di un senzatetto e una strana matita in cima a uno scivolo...


Sul racconto conclusivo, in realtà un mini racconto di poche pagine, non ho nulla di rilevante da dire. Troppo breve la vicenda, e forse è un peccato vista l’originalità dell’idea di fondo, ma sviluppata in uno spazio così risicato risulta una mezza occasione persa.


Una raccolta che raggiunge la sufficienza, ma non va oltre. A mio parere nell’opera di C. Romolo si intravvedono ottime doti narrative, perfette per il genere trattato peraltro, perché la sensazione è che le atmosfere angosciose ricreate siano potenzialmente molto buone, ma occorre maggior attenzione sia alla realizzazione che alla pianificazione della trama.
Ammetto di non essere un amante dei racconti, preferendo di gran lunga concedermi il tempo di entrare in sintonia con i personaggi, cosa possibile solo avendo a disposizione gli spazi adatti, quindi forse la mia analisi è viziata da questo mio limite. Ad ogni modo, non è per nulla facile inculcare nello smaliziato lettore moderno quel senso di inquietudine che questi racconti riescono tuttavia a lasciare, per cui mi complimento con C. Romolo, segnalando però quelle che sono a mio avviso delle lacune che andrebbero colmate.

venerdì 9 settembre 2016

Disfida nr. 27: Grifo, l'Eresia di Isa Thid




Link Acquisto Amazon



Titolo opera: Grifo, L'Eresia

Autore: 
Isa Thid


Formato (ebook e/o cartaceo): ebook e cartaceo

Genere: 
fantasy medievale

Prezzo: 
1,99 € (ebook), 16,15 € (cartaceo)

Sinossi: 
La guardia personale del principe cadetto
Irio dei Gastaldi, secondogenito di Re Fero, brama di salire al trono. Manipolatore sfacciato, stringe alleanze segrete con l'Ecclesia (che intimorita dall'eresia vuole affidare lo scettro del Grifo Bianco a un uomo malleabile) e con l'eresia (tenuta nascosta anche ai suoi più stretti collaboratori). Per portare a termine i suoi piani raduna attorno a sé una guardia personale composta da Rea, guardia reale; Nineve, maga dell'aria;
Linetta, ragazzina guaritrice e Crono, sedicente incantatore dal carattere instabile. La guardia personale del principe cadetto seguirà la pista degli spettri per scoprire che vengono generati da incantatori dai capelli d`argento al servizio dell'eretico Clodoveo Ventonero.
L`Ecclesia ortodossa
I Figli dei Dodici Dei dell'ortodossia hanno dettato legge nel regno di Grifo al pari del sovrano fino a pochi anni prima. Da qualche tempo, tuttavia, il potere del Re è debole e l'unità del regno minacciata dalle spinte indipendentiste dei marchesati e delle contee. Altro più serio motivo di preoccupazione è un'eresia del nord, soprattutto per Evaldo da Nivefonti detto il Vecchio Inquisitore, Figlio della Dea Iusmet della Giustizia.
Al fianco di Sisismonda la furiosa e Gioele il mite, Evaldo partirà verso nord per scoprire quanto più possibile sull'eresia Clodovingia. Giunto a Crincorvo, città situata sul valico montano che separa il sud ortodosso dal nord scismatico, apprende che l'eretico ha conquistato un'importante fortezza del nord e sta scendendo a sud con un`armata di spettri.
L`eresia Clodovingia
Clodoveo detto il Ventonero, Profeta del Dio dai Sette Volti, ha radunato un'armata per conquistare un regno alla sua fede. Assieme a un incantatore reietto ha riscoperto l'arte a lungo dimenticata di generare spettri, creature incorporee che portano alla follia a causa del terrore che infondono. Grazie alla dedizione del suo esercito e agli spettri al suo servizio, Clodoveo riesce a conquistare Caletra e Crona nell'estremo nord, prima che al sud l'Ecclesia e il Re ricevano notizie e preparino le difese sul valico di Crincorvo.
Clodoveo porterà il suo esercito a sud e conquisterà Crincorvo per poi occupare il regno di Grifo e mettere sul trono il suo alleato segreto, Irio dei Gastaldi.

Note/commenti/finalità dell'Autore: 
Volevo scrivere una storia d'avventura in cui i personaggi non fossero né buoni né cattivi, magari anche un po' persi nella vita, aggrappati ai loro valori ma disposti a rivederli all'occorrenza. Credo che sia venuta fuori una storia leggera ma a volte tragica, divertente ma a volte seria.


BIG da sfidare: 




La Saga di Darkover - La Signora delle Tempeste, Marion Zimmer Bradley

domenica 4 settembre 2016

Recensione: La Porta del mago: La magia come via di liberazione di Salvatore Brizzi



Link Acquisto Amazon

Link Acquisto epub


Sinossi:
Continua l'opera di divulgazione della conoscenza ermetica portata avanti da Salvatore Brizzi, da anni impegnato nello studio e nella sperimentazione personale in campo esoterico. In questo libro ci spiega, in maniera chiara e alla portata di tutti come è nel suo stile, attraverso quali metodi possiamo risvegliare la nostra coscienza a un nuovo stato dell'essere. La magia diventa quindi un mezzo per "costruire" la propria anima e raggiungere la serenità interiore. Gli argomenti trattati sono i più vari: l'osservazione, il ricordo di sé, il non-giudizio, l'imminente salto vibrazionale della terra, gli episodi di follia che occupano le nostre cronache, come agiscono le forze diaboliche, la magia nera, il corretto uso dell'energia sessuale per scopi evolutivi.


Recensione:
La Porta del Mago di Salvatore Brizzi è un ottimo testo, capace di fornire una visione alternativa della realtà che ci circonda e donare un’infinità di spunti d’approfondimento. Chi si attende di trovare formule magiche o rituali specifici capaci di dar corpo alla Magia resterà deluso, in quanto la Magia di cui si parla è quella alla quale tutti noi dovremmo ambire, ossia quella capace anzitutto di permettere ad ognuno di controllare le proprie emozioni, il proprio Mondo Interiore.
Sin dalle prime pagine l’autore si impegna a farci capire quanto in realtà ogni uomo e donna siano schiavi dei propri pensieri e delle proprie emozioni e quindi non possano certo aspirare a controllare gli eventi esterni, quando non sono neppure in grado di farlo con quelli interiori. Gli esempi che l’autore porta sono del tutto concreti e di facile comprensione, cosa assolutamente utile e adatta ai novizi come il sottoscritto. Il primo passo è la comprensione della situazione di obnubilamento nella quale siamo costantemente immersi. 
Devo dire che a tratti ho trovato il testo realmente “illuminante”, in grado di far aprire gli occhi gettando luce su realtà che una volta svelate risultano del tutto credibili.
Vengono presentati tutta una serie di esercizi pratici di facile riproduzione, ma non certo di facile soluzione. L’impegno richiesto è grande, così come grandi sono gli obbiettivi prefissati. Niente rituali complessi e astratti, ma esercizi pragmatici, da compiersi tutti i giorni, anche alla luce del sole, ossia senza finire con l’essere guardati dagli atri come un folle che fa cose bizzarre. Esercizi capaci tuttavia di modificare profondamente il nostro modo di rapportarci con la realtà, se svolti con perseveranza e convinzione.
Un testo che consiglio a tutti, amanti o meno del genere, e che conferma quelle che sono le basi comuni alle diverse discipline che spaziano dalla meditazione alla spiritualità e religiosità di antica memoria, passando per il cristianesimo e le religioni monoteiste. 
Un testo che pur mantenendosi ad ampio respiro, e pertanto non certo esaustivo, contribuisce grandemente alla formazione del singolo, aiutandolo a spalancare porte che con tutta probabilità prima neanche vedeva.
Dopo un interessante excursus sulla magia sessuale, una volta conquistata la nostra fiducia, Brizzi si lancia con la parte finale del testo ad esporre teorie più o meno condivisibili, certamente in grado di spiegare l’andamento attuale della società. L’autore non lesina neppure nello sbilanciarsi con alcune interessanti profezie, dai risvolti piuttosto inquietanti. Noi però siamo uomini duri, guerrieri della luce e pertanto cercheremo di fare in modo di sconvolgere le previsioni dell’autore per il bene nostro e di tutti i nostri simili!
Buona lettura.