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domenica 23 ottobre 2022

Recensione: Vernissage di Maria Cristina Buoso [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Opera: Vernissage

Autore: Maria Cristina Buoso

Editore: PlaceBook Publishing

Genere: Noir, thriller

Target: Young/adult 

Prezzo: ebook 4,90 - cartaceo 13,50

Sinossi:

Livia Mexico, bellissima e famosa pittrice, compare a Treviso. Le sue opere emanano una forte sensualità. Colori brillanti e pregni di mistero, così come la sua vita. Ginevra Lorenzi, giovane ispettore capo della questura di Treviso, è incaricata di occuparsi della sparizione di un noto gallerista della città. Ma è davvero solo una sparizione? Il caso s’infittisce quando scompaiono altre persone e appaiono gl’inquietanti quadri di Livia. Arte, sesso e mistero sono il file rouge di questo appassionante thriller.

 

 Autrice:

MARIA CRISTINA BUOSO 

Scrive le prime cose quando era giovanissima, inizia con fiabe e poesie, crescendo amplia la sua scrittura con racconti brevi, copioni, romanzi e gialli. 

La poesia “Aiutami” è stata inserita nell’Antologia Multimediale “Una poesia per Telethon”, a scopo benefico (2004). La poesia “Pace in Guerra” nel concorso indetto da A.L.I.A.S.  (Melbourne – Australia), ha ricevuto la Menzione D’Onore. La poesia “Bugie” (Stones of Angles) è stata inserita nel Vol. 6 – In Our Own Words: A Generation Defining Itself - Edited by Marlow Perse Weaver U.S.A. (2005). 

Ha vinto il terzo premio nel Concorso Letterario “Joutes Alpines” dell’Associantion Rencontres Italie Annecy (Francia) per la Sez. Prosa (Italia) con il racconto “Il vecchio album” (1997). Questi sono solo alcuni dei vari riconoscimenti che ha ricevuto.

Ha pubblicato alcuni libri. Nel 2017 “Anime”. Nel 2021 “schegge di parole” e “delitto al condominio Magnolia”, “l’Incidente” nel 2022.

Puoi seguirla anche nei social eccone alcun

https://mariacristinabuoso.blogspot.com/

https://www.instagram.com/mcbmipiacescrivere/

 

Recensione:

Primo romanzo che leggo di questa scrittrice, e devo dire che fin dall’incipit ho trovato la storia davvero scritta bene, dove l’arte esprime i molteplici sentimenti dei personaggi, iniziando da Livia, Eva, Leo Leopoldi e, come in ogni giallo che si rispetti, non poteva mancare la detective di turno, amica di Eva, Ginevra Lorenzi. 

Eva è una ragazza per bene che tenta di trovare la sua vena artistica non del tutto ben delineata. Ci riesce grazie a Leo Leopoldi, con il quale scopre il piacere del sesso fino al punto di esserne soggiogata, senza trovare una via d’uscita per ritrovare la sua dignità.

Infatti, Eva non riesce a negare niente all’uomo, annullandosi completamente. Ma è grazie a Leo Leopoldi, artista di fama internazionale se lei riesce a fare suoi alcune tecniche di pittura, anche se lui, uomo ormai non più giovane, non vuole più continuare la relazione con la donna, che sebbene cerca di resistere nel riapprocciarsi a lui per l’insana passione che la deteriora, 

Eva sa che prima o poi pagherà le conseguenze di questo amore malato.  Tuttavia, Eva non si aspetta che il suo futuro sta per cambiare e prendere una piega del tutto diversa, quando a una mostra incontra una donna, Livia Mexico, anche lei artista di fama mondiale. La donna, fin dal primo approccio suscita in Eva una gran curiosità, ma soprattutto sono i suoi quadri, nei quali Eva percepisce la personalità, il carisma e l’erotismo della pittrice, circondata da un velo di mistero e ambiguità che disorienta Eva.  

L’arte di Livia però non deriva solo dall’ispirazione artistica, ma da un uomo del suo passato che le insegna una tecnica piuttosto orribile per raggiungere la perfezione e l’esaltazione erotica nelle sue tele. Un labirinto dove la pittura causa distruzione e morte di una vita affinché poi rinasca sulla tela.
L’attrazione sprigionata dai quadri di Livia è un’arma mortale in cui rimangono vittime molti dei protagonisti e a uno a uno cadono nella rete dell’oblio che quei dipinti riescono a emanare.

A questo punto la trama si infittisce. Le vite dei personaggi si intrecciano in un crudele gioco di misteriose sparizioni dove la suspense la fa da padrona e terrà banco sino alla fine.


 A questo punto entra in gioco l’ispettrice Ginevra, che dopo essere stata trasferita a Treviso incontra la sua amica Eva. Le indagini hanno inizio, e Ginevra deve vedersela con il misterioso serial killer oltre ai commenti poco consoni sulle donne da parte dei suoi colleghi dalla mentalità misogina. 

Ginevra Lorenzi, infatti, giovane ispettore capo della questura di Treviso, è incaricata di occuparsi della sparizione di un noto gallerista della città. Ma è davvero solo una sparizione, o dietro c’è un mistero atavico che fino a ora nessuno è mai riuscito a svelare? 

Il mistero aumenta quando alla scomparsa del noto gallerista spariscono altre persone in concomitanza dell’apparizione degli inquietanti quadri di Livia...

 Il ritmo narrativo compie quello che in scrittura creativa io definisco: “Perfect narrative rhytm”.

La narrazione in terza persona aiuta a evidenziare i pensieri di tutti, facendo sì che si esprimano secondo il proprio punto di vista. Soprattutto delle tre protagoniste femminili: Eva, Livia e Ginevra, donne dalle caratteristiche psicofisiche differente e una personalità femminile con cui riescono a farsi valere in un mondo maschilista e pieno di pregiudizi verso l’universo femminile. 

Lo stile colloquiale rende la narrazione fluida quindi aiuta al prosieguo della storia. Inoltre, la pulsione erotica non è né volgare, né troppo spinta.

Insomma, che dire: Arte, intrigo, sensualità e mistero si amalgamano in questo thriller dalle tinte noir mozzafiato, in cui l’autrice è riuscita laddove molti fanno fatica a raggiungere il “Nido del cuculo”.
 

Consigliato. Voto: 7


Peg Fly

sabato 15 ottobre 2022

Recensione: I principi del mare di Andrea Gualchierotti [Rating 8] - recensione a cura di Andrea Zanotti

 


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Titolo: I principi del mare



Genere: fantasy, Sword&Sorcery, storia alternativa

Prezzo: Euro 15

Rating: 8


Sinossi:

Dopo lunghi anni di assenza, Ulisse è tornato. Bramoso di riprendersi il potere, il re di Itaca si vendica sui pretendenti che hanno invaso la sua casa e insidiato la fedele Penelope.
Molti guerrieri vengono uccisi, compreso il fratello di Alkas, principe del regno di Dulichia. Ora Ulisse lo sta cercando per eliminare anche lui. Il re suo padre lo convince ad allontanarsi dall’isola. Inizia così per Alkas un’avventurosa, personale Odissea…


Recensione:

È sempre un piacere scoprire l’uscita di un nuovo romanzo degli autori che oramai sono di casa qui sul blog. Autori che abbiamo imparato ad apprezzare nel corso di tutti questi anni e che in un certo senso abbiamo visto crescere e sbocciare a maturità. 

Un esempio è Andrea Gualchierotti, che con il suo “I Principi del Mare” edito da Edizioni Il Ciliegio non delude, presentandoci anzi un romanzo ricco di atmosfere evocative capaci di far rivivere l’epopea delle narrazioni omeriche. 

La passione di questo scrittore per gli anni nei quali Deità e Forze Ancestrali camminavano fianco a fianco degli uomini è nota a chi ci segue e anche in questo caso traspare alla perfezione in ogni pagina del suo scritto. Gualchierotti allestisce un viaggio dell’eroe epico e avvincente, credibile e coinvolgente, senza mai farsi prendere la mano da eventi estremi capaci di infrangere il patto col lettore e con la sospensione dell’incredulità. Gran bel lavoro, anche perché le emozioni e i colpi di scena non mancano di certo.

Accompagnare Alkas, figlio cadetto del re di Dulichia, nella sua fuga dall’ira vendicativa di Ulisse è un piacere. Scoprire nuovi e inaspettati rivali ancor più. Gestione di Titani e Dee è sempre calzante, con interventi misurati al fine di non stravolgere eccessivamente il complesso narrativo, ma tali da far percepire la loro costante, e pericolosa, presenza. Ben studiato e meglio ancora realizzato.

Lo stile è quello al quale ci ha abituato. Una prosa ricca, corposa, non propriamente adatta agli amanti dello scriver semplice e lineare, ma di sicuro impatto e perfetta per ricreare l’atmosfera aulica dell’Età dei Signori dell’Olimpo.  

Il ritmo è buono e le vicende che coinvolgono il protagonista sono varie, ma tutte perfettamente a tema, dai mostri marini ai tradimenti, dai drammi familiari ai rituali imbanditi da spietate sacerdotesse dedite a culti antichi e pericolosi che vanno dalla Signora dell’Oscurità Ecate a quelli ancor più folli, riservati a forze mostruose e ingovernabili come Tifone.

Le ultime parole le voglio spendere sono per la versione dell’ebook in mio possesso, opera di Il Ciliegio. Lavoro ben fatto, pochissimi refusi, editing al top.

Insomma, c’è proprio da divertirsi e da lasciarsi conquistare dalla narrazione. Un romanzo che mi sento di consigliare a tutti e che intendo premiare con il bottino pieno, voto 8.


Andrea Zanotti

sabato 1 ottobre 2022

Recensione: Blue Sunday di Marco Lepori [Rating 8] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Opera: Blue Sunday

Autore: Marco Lepori

Editore: Catartica Edizioni

Genere: narrativa generale

Target: Young Adult

Rating:‎ 8

Prezzo: Euro 14

Sinossi:

 Anno 1916, Matteu è un giovane costretto a partire dall'isola per andare a combattere nell'inferno della Prima Guerra Mondiale. 2016, Matteo e i suoi amici attraversano tutta l’isola per andare a manifestare a Cagliari contro la guerra e la presenza di basi militari nella loro terra.

La storia dei principali personaggi si svolge in Sardegna, Matteo, Michele Moscone, Labbrone, Cristo l’impavido, Cristoforo Coraggio, i quali vivono le loro storie attraverso un viaggio verso Cagliari, per partecipare alla manifestazione “no war” pur sapendo a cosa potrebbero andare incontro, rammentando cosa successe nel G8 a Genova, le torture subite dai giovani manifestanti da parte della polizia all’interno della scuola Armando Diaz e poi all’interno della caserma di Bolzaneto. Ma l’allegra brigata non si arrende e come eroi in prima linea sono pronti ad affrontare i celerini e i loro manganelli pur di far valere le proprie opinioni. Il tutto condito con il ritrovamento di un manoscritto sul quale viene riportato un episodio accaduto durante la Prima Guerra Mondiale...

 

Recensione: 

Diviso in due parti narrative e accompagnato da capitoli con i titoli di canzoni, il romanzo Blue Sunday, l’ultimo della trilogia, incuriosisce fin da subito il lettore. 

Nel romanzo ci sono degli ottimi punti di forza che accompagnano le vicende di questi improvvisati eroi che condiscono di tragicomico le loro avventure, il che rende tutto molto più soft, senza abbruttire la storia con sequele drammaturgiche della tragedia vera e propria. Diciamo che possiamo parlare di “Teatro dell’assurdo” di Ionesco senza problemi, anche se di tanto assurdo questa volta ce ne sia molto poco.

Nella parte centrale della narrazione abbiamo poi un colpo di genio da parte dell’autore, che abilmente introduce il ritrovamento di un quaderno scritto a mano dove viene narrata la vicenda di Matteu, ilgiovane che fu costretto a partire dall’isola per andare a combattere nell’inferno della Prima Guerra Mondiale. 

All’interno del resoconto viene narrata soprattutto la storia di violenze, di soprusi, di chi un futuro non ce l’ha avuto (chi ha scritto tale carnet) e di vendetta.

Ottimo il piano narrativo al presente che si incastra così tramite il ritrovamento del manoscritto con il passato. Tra vita nel qui e ora e quella narrata con occhio impressionista da vero artista, descrizioni della vita diversa dei giovani di ieri e di oggi. 

Vite raccontate con punti di vista di chi narra, che alla fine si ritrova catapultato dentro alla storia in media res, come se fosse lui stesso a vivere le avventure dei suoi protagonisti.

L’autore, con la sua sorprendente veridicità, spirito d’animo gentile, nonché spontaneo, e quella voglia di libertà che accompagna ogni essere umano nel viaggio che è la vita, ci regala un vissuto e un’opera meravigliosa.

I personaggi sono ben delineati a livello psicofisico, umano e sensibile che ogni artista, come quasi tutti i protagonisti legati appunto dalla passione per la musica, arricchiscono di super note il romanzo.

Voto: otto

 Peg Fly