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domenica 30 dicembre 2012

"Deserto Rosso #2" di Rita Carla Francesca Monticelli [Rating 9]




Titolo: Deserto Rosso. Abitanti di Marte
Autore: Rita Carla Francesca Monticelli
Pagine: 163 ca
Rating: 9/10
Genere: Fantascienza
Link download: Amazon(0.89€) e Smashwords(0.99$)






Deserto rosso. Gli abitanti di Marte.
Seconda puntata di questo avvincente racconto.
Sarò breve stavolta, voglio scrivere il meno possibile sulla trama per non rovinare la sorpresa a nessuno, sarebbe davvero una cattiveria da parte mia.

Anche questa volta l’autrice è abile nel catturare la nostra attenzione e trascinarci inesorabilmente dentro la storia. Come nel primo episodio, il presente della nostra protagonista si alterna ai ricordi del passato, in particolare agli ultimi mesi di vita nella stazione spaziale e a agli avvenimenti che l’hanno portata a prendere la decisione di partire per questa avventura suicida. Ma oltre al suo punto di vista abbiamo anche quello di un altro membro dell’equipaggio, Hassan, quello con il lato più oscuro di tutti, ma che rivelerà molto di sé e ci farà cambiare idea, o forse no?
Nel precedente abbiamo lasciato Anna (la protagonista) ferita, nei pressi della Valles Marineris. Non conosciamo bene cosa le è accaduto, la ritroviamo che si risveglia in un letto, al caldo. I suoi ricordi tornano indietro a narrare i giorni che hanno preceduto il suo gesto.
Come sappiamo, la permanenza su Marte, per l’equipaggio dell’ Isis, si sta facendo pesante. I rapporti tra i membri sono tesi, le ricerche non danno i risultati sperati e, a causa delle poche risorse, dalla Terra continuano a rinviare il lancio di una nuova missione che dovrebbe portare loro nuove attrezzature e nuovi membri.
Intanto l’equipaggio si sta sgretolando, la morte di Dennis e quella di sua moglie, (accidentale?) Il rapporto strano che si crea tra Hassan e Anna, mentre Robert diventa sempre più incomprensibile.
Anna, non ce la fa più e per la prima volta desidera tornare a casa, ma le notizie da Houston sono tutt’altro che confortanti; finalmente la probabile scoperta di una pozza d’acqua riaccende la speranza. Ma c’è una altra cosa che non quadra: la presenza di un segnale radio nei pressi della Valles Marineris, captata chiaramente quando si trovavano nelle sue vicinanze, durante la raccolta dei campioni.
Come per la prima parte, la narrazione scorre velocissima, e ti ritrovi a divorare le pagine. I misteri non ci vengono svelati tutti, sono poche le risposte che abbiamo su ciò che è davvero successo a bordo dell’Isis, mentre qualcosa s’inizia a capire sull’identità dei soccorritori di Anna.
Se proprio devo trovarle un difetto, è questo: finisce. E lo fa troppo presto.
Purtroppo dobbiamo restare ancora con il fiato sospeso, almeno fino a Marzo dell’anno prossimo, quando verrà pubblicata la terza parte, per sapere cosa è davvero successo e cosa ancora dovrà succedere. Non mancano i colpi di scena e credo che non rimarrò delusa. Avvincente. In una parola... da leggere!

Il prossimo volume uscirà con il titolo: Deserto Rosso. Nemico Invisibile. Sono davvero curiosa.

mercoledì 26 dicembre 2012

Francesco Barbi - Il Burattinaio





Titolo: Il Burattinaio
Autore: Francesco Barbi
Genere: low fantasy
Pagine: 525
Editore: Baldini & Castoldi
Rating: 6/10
Link acquisto (3,99€ ebook)





C'è un problema che affligge la maggior parte delle saghe fantasy: la maledizione del secondo libro. Per svariati motivi il sequel non è mai all'altezza del primo romanzo. Esistono delle eccezioni, pochissime, specialmente per gli autori affermati. Purtroppo “Il Burattinaio” di Barbi cade nella stessa trappola di molti suoi illustri colleghi, ed è un peccato, perchè L'Acchiapparatti era un libro magnifico.


Al contrario di come faccio di solito, non vi posto la trama, perchè è zeppa di spoiler. Invito gli utenti a non leggerla nemmeno su Amazon se non si vogliono guastare parte degli eventi, alcuni molto importanti come il finale de “L'acchiapparatti”. Le vicende infatti vengono messe in moto dal finale del primo libro e si svolgono 4 anni dopo la storia del Boia di Giloc.
Molti personaggi riappaiono, alcuni con ruoli più importanti, ad esempio Gamara, altri passano in secondo piano. Zaccaria su tutti è lasciato in disparte, pur avendo un ruolo chiave nella vicenda.
Il problema con “Il Burattinaio” è che Barbi non ha continuato ad usare gli stessi punti vincenti del primo libro. Tutto il romanzo è scritto in funzione della trama, con la diretta conseguenza della perdita della caratterizzazione dei personaggi e del mondo circostante. Specialmente nella prima metà del libro mi sono stupito di questa scelta dell'autore, che potremmo definire più “commerciale”. Forse riuscirà a raggiungere un maggior numero di lettori, ma la trovo una scelta pericolosa se va a scapito dei pilastri su cui ha fondato la sua fama.
Il romanzo entra nel vivo nella seconda metà, riuscendo a farsi in parte perdonare questo discutibile cambio di rotta. Resta il rammarico nel sapere come sarebbe uscito questo scritto con gli elementi cardine del primo libro e la trama del secondo.
Le basi di partenza erano eccellenti: vecchi personaggi, un nuovo Regno da esplorare, nuove credenze religiose, nemici diversi e potenzialmente fantastici, le rivolte.
Oltre alla repentina caduta qualitativa dei personaggi, anche la scrittura peggiora rispetto al primo libro. Particolarmente fastidiosi sono i vaneggiamenti del gigante ritardato, espressi in una specie di dialetto italiano meridionale. Anche il resto dei dialoghi, quando l'autore esce dai canoni dell'italiano standard per caratterizzare meglio i personaggi, sembrano artificiali e totalmente fuori contesto.
Causa velocità della storia non abbiamo più quelle descrizioni acute e fantastiche viste nel primo romanzo, in cui Barbi riusciva a far risultare interessanti anche le normali vicende di un'ordinaria famiglia di contadini. Immaginate come sarebbe stata descritta la Cittadella degli Arconti di Olm con lo stile di scrittura del prequel...
E pensare che gli bastava veramente poco per fare il salto di qualità e raggiungere senza troppi problemi anche autori di fama internazionale.

Quello che veramente mi ha lasciato basito è la caratterizzazione dei personaggi. Il punto forte dell'Acchiapparatti, le fondamenta su cui poggiava tutto lo scritto. Dopo aver visto personaggi del calibro di Zaccaria e Gheshik mi sarei aspettato molto di più in questo sequel. Invece l'unico trattato con un certo rispetto è Gamara, tutti gli altri, a partire da Zaccaria, sono bellamente ignorati. Sembra quasi che Barbi abbia pensato: ”Nel primo libro ho presentato i personaggi, adesso è l'ora di confezionare una trama esemplare”.
Non è così che funziona. Proprio perchè i personaggi erano così importanti doveva continuare ad usarli come motore delle vicende, non come pupazzi (o burattini) mossi dalla trama. Ci sono delle novità che si potevano rivelare eccezionali in questo secondo libro, basti pensare ad Ar-Gular, Zaccaria con la multi-personalità, l'Indice dei Guardiani dell'Equilibrio, il Comandante della Guardia di Giloc, il capo dei Girovaghi e tonnellate di individui nella solo città di Medara.
E' un peccato che non sia stato sfruttato tutto questo potenziale, il testo avrebbe ricevuto un'iniezione di qualità non da poco.

L'unico punto su cui è migliorato il libro rispetto al prequel è nella qualità della versione ebook. Rimangono ancora dei paragrafi senza spazio e qualche errore grammaticale (tra cui uno gravissimo verso la fine), ma nel complesso ora è decisamente accettabile. Unito al prezzo non esorbitante di 4€, è la versione che consiglio, visto che il cartaceo non è così diffuso e costa caro.

Il Burattinaio” è uno scritto solido, ma si è persa la dose di pazzia e brillantezza del suo predecessore, a favore di una trama piuttosto buona e sapientemente svelata. L'anima dell'Acchiapparatti ne è uscita stravolta ed è un vero peccato. Un'occasione persa per un grande autore di fantasy italiano che poteva far sentire la sua voce nel mondo intero.

venerdì 21 dicembre 2012

"La Città degli Automi" di Francesco Bertolino [Rating 7]





Titolo: La Città degli Automi [La Compagnia del Viandante #1]
Autore: Francesco Bertolino
Genere: SteamFantasy
Pagine: 343
Editore: Francesco Bertolino
Rating: 7/10
Link acquisto (0,99€ ebook)






“La città degli Automi” è un romanzo di genere steamfantasy, dove viene descritto un mondo nel quale la magia è qualcosa che ha a che fare con una tecnologia superiore e futuribile. Per l’intera durata del romanzo non ne viene chiarita mai l’origine, ma questo è solo il primo di una trilogia, per cui immagino che il mistero venga chiarito nei successivi. Pur non essendo un amante del genere e rimanendo convinto che la magia “tradizionale” sia più adatta al genere fantasy, il romanzo mi è piaciuto.

 
Trama
In un altro mondo, in un altro tempo, le gesta coraggiose di un manipolo d'uomini e donne si apprestano ad essere narrate...La piaga dei Demoni si diffonde: orde di mostruose creature, un tempo esseri umani, ammorbano le lande del Regno, sospinte dal freddo alito della morte. Soltanto i guerrieri scelti della Compagnia del Viandante possono arrestarne l’avanzata!Ma la Compagnia è orfana del suo fondatore: Abel, il Bianco Viandante, l'eccelso guaritore noto a tutti i popoli, è scomparso nel nulla. I suoi allievi prediletti, vestiti d'acciaio, portano avanti la sua missione.Dorian, l'intrepido comandante; Raduan, leale e combattivo; Kyra, bella e scontrosa, un occhio perduto sul campo di battaglia: è nelle mani di costoro che il destino ha posto le sorti del Regno, mentre un'epoca di terribili cambiamenti si avvicina.I passi di Kyra la conducono a Dekka, città portuale di stridenti contrasti, tra le cui case si erge la colossale Fabbrica. Volti nuovi entrano a far parte della sua vita: Ezer, il burbero pescatore; Ethan, il ribelle dal cuore d'oro; Leon dai mille segreti; Aren il coraggioso; Nestor il saggio…Tra bande criminali, complotti, tradimenti e terrificanti Automi dal cuore meccanico, la giovane donna si getta a capofitto nell’avventura.
E la sua nemesi, letale fusione di carne e metallo, l'attende al varco, nel cupo ventre della Fabbrica!

 
Come accennavo nell'introduzione si tratta di un romanzo steamfantasy, genere del quale sono poco avvezzo, per cui mi ci sono avvicinato con una certa prevenzione. Bertolino, però, ha un’ottima capacità narrativa ed è stato in grado di trascinarmi nella lettura che si è rivelata fresca e gradevole. I personaggi sono tutti ben descritti e caratterizzati, la trama è lineare e mai complicata da seguire. Al centro della trama c'è questa Compagnia del Viandante, che è una compagnia di ventura in giro alla ricerca dei Demoni, per combatterli e fare in modo che non possano risorgere. Il problema che devono affrontare all'inizio del romanzo è che il Viandante, Abel, si è allontanato senza fornire spiegazioni soddisfacenti e dunque ognuno dei componenti del gruppo affronta questa assenza in maniera diversa. Alcuni, come la protagonista, addirittura abbandonando la Compagnia.

I punti forti de "La città degli Automi" sono la freschezza narrativa, la leggerezza della lettura e l'originalità della trama. Non c'è dubbio che Bertolino conosca molto bene la tecnica della scrittura e, per essere un romanzo autoprodotto, il testo è sorprendentemente pulito e ben editato.

Per contro l’autore presenta qualche difetto di esperienza nel gestire la trama. La compagnia del Viandante, che dà addirittura il nome alla trilogia, in realtà quasi scompare dalla narrazione dopo l’incipit. La storia si divide in due sotto-storie, che però sono di lunghezza piuttosto diseguale, finendo per dare la palma di protagonista assoluta a Kyra e relegando gli altri membri della Compagnia a coprotagonisti. La cosa non sarebbe un gran problema, se non recasse con sé varie conseguenze: la prima è quella di lasciare ai romanzi successivi il chiarimento di parecchie questioni che rimangono aperte e irrisolte, come la reale essenza di questi Demoni; la seconda è di rinchiudere la maggior parte della narrazione in una città (Dekka), facendo perdere un po’ di atmosfera a questo mondo fantasy che non viene descritto in maniera piena e soddisfacente.

In realtà non si tratta di problemi drammatici e sarebbe bastato solo un po’ di “mestieraccio” per gestire un po’ meglio la trama e la tensione, facendo sì che il “non detto” in questo romanzo facesse venire voglia di proseguire nella lettura dei successivi. Nulla che non possa essere imparato con un minimo di esperienza e che, sono certo, migliorerà nel corso della trilogia.
 
l voto finale di 7/10 è una media tra la scrittura (che si attesta sull'8) e la gestione della trama, che è sufficiente. Attenzione, però, Bertolino è un autore da seguire con attenzione perché ha le capacità narrative per diventare un ottimo scrittore.

lunedì 17 dicembre 2012

Francesco Barbi - L'Acchiapparatti




Titolo: L'Acchiapparatti
Autore: Francesco Barbi
Genere: Low Fantasy
Pagine: 466
Editore: Baldini Castoldi Dalai
Rating: 8/10
Link acquisto (3,99€ ebook)






 
Esiste una generale avversione in Italia verso autori fantasy nostri connazionali. Francamente la condividevo, prima di leggere la perla di Francesco Barbi. Adesso sono convinto che anche noi possiamo farci sentire a livello internazionale nel genere fantastico. Non a caso questo libro sta per essere tradotto e pubblicato in Olanda, hanno riconosciuto il suo valore anche all'estero.
L'acchiapparattiè il primo volume di una probabile trilogia, ma si può leggere da sé, essendo autoconclusivo. Non manca qualche piccolo problema qua e la, ma nel complesso è bellissimo e appassionante.

 
Trama
Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik. Lui è soltanto il becchino, l'ometto gobbo e storpio che vive al cimitero, ai margini del paese. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per la feldspina e gli scritti antichi. Solo lo strambo acchiapparatti gli è amico. Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa-torre diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta. Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura, che sostiene di aver vinto grazie a una scommessa con lo speziale. Risale a epoche in cui la magia non era stata ancora messa al bando e sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante. Ghescik non fa parola dello strano diadema rinvenuto in un sotterraneo della "torre maledetta", ma ha un solo modo per scoprire se certi suoi sospetti sono fondati: far tradurre il libro a Zaccaria che, inspiegabilmente, ha sempre avuto grandi doti come decifratore delle lingue arcane... Inseguiti dagli sgherri dello speziale, becchino e acchiapparatti verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile che non coinvolgerà i soliti eroi, ma una compagine di personaggi inconsueti: un cacciatore di taglie sfigurato, una prostituta dalle molte risorse, un gigante che parla per proverbi sgrammaticati e una schiera di feroci tagliagole. Ma quale legame esiste tra il misterioso diadema e la terrificante creatura rinchiusa da secoli nelle segrete di Giloc?

 
Il genere è low fantasy, quindi non aspettatevi un classico con magia straripante ed eroi belli e invincibili. Tutto il contrario. La vicenda è cupa, sanguinaria, non esiste posto per il perdono, la vita è dura, i fuorilegge spadroneggiano. La magia è stata estirpata grazie all'intervento, secoli prima, di una Chiesa fortemente contraria al suo utilizzo. Durante quella guerra fu usata l'ultima grande magia per fermare l'esercito di Olm intento alla conquista delle Terre di Confine. Il mago era un negromante alla ricerca di vendetta e della vita eterna. I risultati sono stati soddisfacenti nel presente, avendo ricacciato Olm nei suoi confini, ma disastrosi per il futuro. La storia del ritorno di quella magia è narrata in questo libro e, pur non essendo particolarmente originale, riesce ad incollare il lettore allo schermo del reader.
Dico reader non a caso: il libro cartaceo è difficile da trovare e sull'unico sito disponibile il prezzo era di quasi 20€. Decisamente troppo.
Per fortuna esiste la versione ebook al prezzo di 3,99€ che purtroppo ha dei problemi di impaginazione. Ad esempio i titoli dei capitoli sono scritti minuscoli nell'ultima pagina del capitolo precedente e alcune introduzioni dei capitoli, in cui viene approfondita la conoscenza dell'ambientazione, non si distinguono dal capitolo vero e proprio. Qualche problema anche nei paragrafi, certe volte non si lascia lo spazio al cambio di POV o di tempo. Piccoli problemi che nel complesso rendono fastidiosa la lettura, ma qui si deve bacchettare la casa editrice, non certo l'autore.

La vicenda si apre con un prologo, anche questo a mio parere un punto debole del romanzo. L'evento qui narrato da il via a tutta la storia seguente, quindi avrebbe meritato più attenzione nella narrazione. La veggente Macba, ad esempio, ha un ruolo ridicolo nel prologo, pur essendo la persona che da il via a tutto. In pratica il prologo andava trattato meglio. Vi posso comunque assicurare che già nel primo capitolo le cose iniziano ad andare meglio. Resta qualche problema isolato di parole o frasi che mal si adattano ad un contesto medievale come quello trattato, ad esempio la parola “capannone”. Oppure espressioni che si utilizzano nell'italiano parlato, ma che suonano male in quello scritto. Anche questo problema scompare dopo 3-4 capitoli. Il libro meritava però una migliore revisione dell'inizio, almeno al livello dei capitoli successivi.
 
Adesso possiamo parlare delle cose positive. E sono molte.
L'ambientazione, come già detto, è medievale e la compassione e il buon cuore non ci trovano spazio. Ognuno deve pensare a sé, le classi sociali hanno enormi differenze economiche e le esecuzioni sono all'ordine del giorno. La corruzione dilaga e i furfanti abbondano. Non manca la droga del luogo, la feldspina, di cui uno dei protagonisti è dipendente.
Già, proprio gli stessi protagonisti che sono il surplus di tutto il libro. Magnifici.
Nell'ordine abbiamo un: becchino gobbo, un matto, una prostituta, un gigante ritardato e un cacciatore di taglie. Specialmente Zaccaria, il matto, ha una caratterizzazione incredibile, senza dubbio è uno dei migliori personaggi che abbia mai visto. Proprio Zaccaria è l'acchiapparatti che da il titolo al romanzo.
Lui e il becchino formano un duo divertente e appassionante che ci trascinerà in questa letale vicenda. Letale e sanguinaria, a tratti sembra di leggere un romanzo horror/splatter.
La trama è solida, anche se mancano dei veri e propri colpi di scena. Le parti più interessanti sono quelle al di fuori dei personaggi principali. Ad esempio quando viene narrato il massacro di una famiglia di contadini: viene descritta perfettamente la serata tipo di questa famiglia e l'orrore che ne consegue. Anche il racconto sulle origini del Mostro è affascinante.
Barbi dimostra una straordinaria padronanza del suo stile narrativo. Non è abbellito o sfarzoso, è funzionale al genere che ha scelto di scrivere. Crudo, diretto, ma senza incappare nell'errore di attualizzare e quindi condannare alcuni comportamenti “cattivi” dei personaggi. Il suo meglio lo mostra nelle descrizioni ad inizio capitolo del mondo che ha creato. Ne avrei volute di più e pensate che a me non piacciono molto le fasi di cosiddetta narrative summary.
Dunque, riassumendo: trama solida, personaggi originali e strambi, poca magia, un mondo difficile in cui vivere e stragi a volontà. Certamente non un libro consigliato a tutti, neanche fra gli amanti del genere.

Nell'edizione ebook manca una mappa del mondo. Fatto molto grave per un fantasy. Forse nel cartaceo è presente, non saprei. Per fortuna la potrete trovare a questo indirizzo. Notare la somiglianza con le mappe di Tolkien, si vede che Barbi ha buon gusto!

In conclusione: leggete questo libro se vi piacciono autori come George R.R. Martin, Joe Abercrombie e Patrick Rothfuss. Leggetelo anche se non vi piacciono, fate crescere sia qualitativamente che quantitativamente il fantasy italiano, ne guadagneremo tutti!

martedì 11 dicembre 2012

E.L. James - Cinquanta sfumature di Grigio

 


Titolo: Cinquanta sfumature di grigio
Autrice: E.L. James
Genere: erotico
Pagine: 548
Editore: Mondadori
Rating: 4/10






Da qualche tempo c'è la generale tendenza a criticare i prodotti di moda. Un esempio su tutti è dato dalla Apple. I prodotti di questa compagnia non mi piacciono, perchè hanno un rapporto qualità-prezzo mostruosamente basso. Però, quando voglio valutarli, cerco di ragionarci sopra il più oggettivamente possibile. Lo stesso ho fatto per questo romanzo.
Il web pullula di commenti negativi sul libro della James. Nonostante questo ho tentato un approccio il più neutrale possibile alla lettura: il libro più venduto di sempre su Amazon, lo store online più grande al mondo, doveva pur avere qualche peculiarità per essere arrivato a tanto.
Il mio parere finale è questo: le critiche che leggete in giro non rendono merito all'assoluta mediocrità di questo romanzo. Probabilmente chiederò a Zinu un aumento, come premio per essere riuscito a finirlo e avervi proposto questa recensione. Signori e soprattutto signore, statene alla larga!
In confronto Twilight è un capolavoro se paragonato a questo romanzo pseudo-erotico. Mancano tutte le basi della scrittura, proprio non ci siamo.

Eccovi la sfolgorante trama
Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di 21 anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest'uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita ad uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest'uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall'ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabilià Nello scoprire l'animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri. Tensione erotica travolgente, sensazioni forti, ma anche amore romantico, sono gli ingredienti che E.L. James ha saputo amalgamare osando scoprire il lato oscuro della passione, senza porsi alcun tabù. Il successo senza precedenti della trilogia Cinquanta sfumature, di cui questo è il primo volume, è iniziato grazie al passaparola delle donne che ne hanno fatto nel mondo un vero e proprio cult. Come un ciclone inarrestabile, la passione proibita di Anastasia e Christian ha conquistato le lettrici prima attraverso la diffusione in e-book, poi in edizione tascabile, ponendosi al primo posto in tutte le classifiche del mondo. Romantica, erotica, appassionante questa storia ti ossessionerà e ti travolgerà come i suoi due protagonisti.

Prima di passare al libro, devo criticare la trama. Troppo lunga. Deve essere più breve e concisa, non deve annoiare l'eventuale lettore e soprattutto non deve dare troppe informazioni sull'opera. Certo che se devo dare io i consigli alla Mondadori su come si presenta uno scritto siamo proprio alla frutta...
  
Volendo mantenere un atteggiamento professionale, ho ignorato fino ad ora tutti i chiari segnali mandati da questo libro. Ammetto che se non avesse venduto così tanto mi sarei allontanato di corsa, dopo aver letto la trama e le recensioni per la rete. Essendo un tipo caparbio devo provare il dolore sulla mia pelle per capire, un po' come la protagonista del libro. 
La cosa più sconcertante in assoluto sono i personaggi, stereotipati e inverosimili fino al limite della decenza. Indovinate un po' le caratteristiche del protagonista maschile. Alto, bello, sensuale, ricco, famoso. Non manca la storiella strappa-lacrime (nell'intenzione dell'autrice) sul triste passato di questo maschio di successo.
La ragazza è leggermente meglio, non puzza di fake lontano un miglio. Il problema è che ha seri problemi di pensiero. La cosa non sarebbe un problema di per sé, lo diventa quanto tutto il romanzo è narrato dal suo punto di vista, in prima persona. Sempre le stesse divagazioni, gli stessi pensieri, le stesse preoccupazioni.
500 pagine con ripetizioni ad ogni singolo capitolo possono snervare anche il lettore più paziente, come ritengo di essere io.

La trama invece ha seriamente bisogno dell'aiuto di un professionista. Mancano i colpi di scena, qualcosa che trascini il lettore e lo tenga incollato alle pagine.
Non voglio commentare il contenuto, essendo di carattere “adulto”. Le descrizioni delle perfomarce dei protagonisti sono l'unica cosa vagamente interessante del romanzo. Perlomeno lo sono all'inizio, perchè andando avanti anche queste diventano opache e noiose.
 
L'unica nota positiva in tutta questa desolazione è il modo con cui l'autrice è arrivata alla ribalta. All'inizio 50 sfumature è stato postato su un sito in rete, sotto forma di fan-fiction dedicata a Twilight. Vedendo che l'idea piaceva, la James ha continuato a sviluppare il concept allontanandolo dal romanzo YA da cui ha preso ispirazione, arrivando infine a proporne una versione autopubblicata. Esatto, avete letto giusto. Si è affidata ad un publisher digitale australiano e ne ha pubblicato la versione ebook e cartacea. Tramite quello che viene definito viral marketing il libro è stato consigliato grazie al passaparola dei lettori stessi su Internet, per poi attirare l'interesse della casa editrice inglese Vintage Book. A questo punto il successo è stato travolgente raggiungendo le 60 milioni di copie vendute nel mondo in poco più di un anno.
Dunque anche gli autopubblicati possono raggiungere cifre di vendita da record. Certo, il bisogno di una casa editrice per editing e pubblicità resta, ma per iniziare una sana autopubblicazione non è il male incarnato come tanti obiettano.
Se un libro così mediocre ha raggiunto tanto successo, dove potrà arrivare uno dei qualsiasi romanzi recensiti qui su InfinitiMondi?!
 
Forse i problemi sono legati ad un pessima traduzione in italiano. Vista la casa editrice coinvolta è possibile. Per una volta, comunque, il mio consiglio è di non leggere il libro in inglese. O in italiano. O in qualsiasi altra lingua, perchè dubito che sia l'idioma il problema di questo scritto.

Mi scuso per avervi rubato del tempo recensendo una tale mediocrità, ma credo che i lettori abbiano il diritto di conoscere ed evitare le cantonate. Date ascolto agli hater, state alla larga da questo libro.

sabato 8 dicembre 2012

"Six shots" di Alfredo Mogavero [Rating 8]


 

Titolo: Six Shots
Autore: Alfredo Mogavero
Editore: Edizioni XII
Pagine: 170 ca
Rating: 8/10
Genere: Weird Western
Link acquisto (13€ cartaceo) | Amazon (11,05€ cartaceo)

 





Come sapete scrittorindipendenti.com, pur prediligendo ebook in download gratuito o a prezzo “sensato”, non ha pregiudizi di sorta purchè si tratti di autori emergenti.
Faccio questa premessa perché mi accingo a recensire una raccolta di racconti disponibile solo in cartaceo e al prezzo stratosferico di 13 Euro. E qui non posso esimermi dal criticare le scelte di XII Edizioni di non mettere a disposizione neppure l’ebook di tutte le proprie opere.
Mi chiederete allora perchè ve la proponga.

Per due ragioni, entrambe molto valide:
  1. L’autore in questione, Alfredo Mogavero, ha un gran talento e in circolazione ci sono alcune sue opere anche in download gratuito, una delle quali sarà presto oggetto di un’altra mia recensione.
  2. Il genere trattato, werid western, è praticamente introvabile in lingua italica, se vogliamo escudere l’epopea del palero messicano Pantera, di Valerio Evangelisti.

Detto questo vediamo intanto di capire cos’è il weird western, perché intendo esplorare il panorama nostrano del genere e questa è solo la prima recensione che vi sottoporrò.
Semplice: nient’altro che il classico far west, dove elementi soprannaturali e orrorifici si presentano con una certa insistenza.
Non si può negare che le polverose cittadine di confine e i rosseggianti canyon si prestino alla perfezione a far da scenario a eventi che vedano coinvolti sciamani dai poteri straordinari, pellirossa mutanti o giocatori d’azzardo in stretto contatto col diavolo.
In quell’epoca, e in quegli scenari, la vita era così brutale e selvaggia da far si che una contaminazione horror o paranormale non intacchi più di tanto la credibilità del tutto, aprendo nuovi orizzonti di sperimentazione.
Cimiteri sconsacrati, zombi di soldati trucidati da orde d’indiani, becchini filosofi, inventori stravaganti e relativi macchinari fuori tempo e luogo, preti dai facili costumi e inquisitori di ordini monastici spietati ma del tutto credibili, sono solo alcuni degli ingredienti che compongono quest’antologia. Ah, non manca neppure la pistolera vecchia e stanca, ma ancora in grado di tener testa da sola a una banda di tagliagole.

 

Sei Pistole
Twilight Jackson e Paddy McGee
Nebbia e silenzio a Cherokee Hill
La notte del poker
I baluardi
Resa dei conti

 

Six shots, 6 racconti in cui la prosa di Mogavero si tiene sempre a buoni livelli, tratteggiando scenari e personaggi in modo ineccepibile e calandoci in atmosfere western che sposano le classiche scene fumose da saloon con spezzoni più visionari, in cui a sceriffi e bounty killer si affiancano creature frutto dell’inventiva dell’autore.
I dialoghi sono un punto forte di questa raccolta: mai banali e sempre a tono, ricreano quel fascino che solo il vecchio west con i suoi modi rudi può offrire.
Ultima annotazione sulla chicca finale rappresentata dal racconto conclusivo, nel quale figurano un po’ tutti i protagonisti degli episodi precedenti per il gran finale, quasi a voler raccogliere l’applauso della platea.
Ecco, in six shot c’è tutto questo e ancor più.
L’unico dubbio che mi rimane è la scelta dell’autore di consegnare il suo scritto a una CE, che con la sua politica dei prezzi non gli ha certamente offerto un grande servizio. 13 Euro per un tascabile di 170 paginette sono veramente uno sproposito. Certo c’è anche il book trailer volendo, ma forse, anche questo lo si poteva realizzare in autonomia.
Sarei proprio curioso di ricevere un feedback dall’autore, visto che come detto ha pubblicato qualche sua opera anche da indipendente.
Voto finale quindi un 8 pieno!

Nota by Unexist: trovate il libro anche su Amazon a 11€, è linkato ad inizio recensione.

martedì 4 dicembre 2012

Steven Erikson - Gardens of the Moon




Titolo: Gardens of the Moon [The Malazan Book of the Fallen #1]
Autore: Steven Erikson
Genere: epic/military fantasy
Pagine: 768
Editore: Bantam
Rating: 10/10
Link acquisto (4,44€ ebook)





Perchè Malazan Book of the Fallen è il ciclo fantasy più sottovalutato di tutti i tempi? La risposta è molto semplice: perchè non sono libri dedicati a tutti, essendo la serie fantasy più complessa mai scritta.
In questa recensione vedrò di darvi le informazioni principali su questo libro. Il mio obbiettivo non è di invogliarvi alla lettura, ma di farvi capire se Malazan può soddisfare i vostri gusti. Non iniziate a leggerla solo perchè è una serie famosa, dovete sapere cosa vi aspetta prima di tuffarvi in questo fantastico mondo.
Innazitutto occorre dire che per gustarsi questa serie si deve avere una conoscenza almeno basilare del genere. Se volete iniziare il fantasy da qui avete sbagliato indirizzo. Cominciamo.
 
Trama
Un diffuso malcontento regna nell'Impero di Malazan, teatro di un'estenuante guerra e di cruente lotte intestine. Persino le legioni imperiali, sottoposte a continui massacri, desiderano ardentemente una tregua. Ma il dominio dell'imperatrice Laseen, sostenuta dai suoi temibili sicari, rimane assoluto e incontrastato, e i suoi eserciti continuano la conquista delle città ancora libere dal giogo imperiale. E proprio quando sembra vicina la capitolazione dell'ultima città a resistere, si mettono in moto poteri oscuri al di là di ogni immaginazione e gli dei stessi dovranno
schierarsi nell'imminente lotta.



Mondo
Il capolavoro di Steven Erikson e Ian C. Esslemont.
World to conquer, world to share, dice la dedica di Gardens of the Moon.
Senza troppi giri di parole, quello di Malazan è il miglior mondo fantasy mai inventato, se si esclude l'inarrivabile Arda di Tolkien. E' dannatamente complesso, contorto e subdolo, ma è proprio questo il bello. Ad ogni pagina si scopre qualche dettaglio affascinante e misterioso che invoglia la lettura capitolo dopo capitolo.
Include decine di città, almeno 5 continenti diversi, una decina di razze senzienti, tra cui alcune estinte, una guerra che si potrebbe definire “mondiale”, mondi magici in contatto con il principale, creature millenarie, esseri immortali, draghi, magia, divinità, rivoluzioni, assassini... In pratica qualsiasi cosa sia mai apparsa in un romanzo fantasy mainstream è presente anche qua.
  

Personaggi
Non so perchè aggiungo questo paragrafo. Forse perchè in ogni recensione seria è presente. Come presentarvi personaggi che sono divenuti delle icone per il proprio genere di appartenenza?
Kruppe, Anomander Rake, Dujek Onearm, Whiskeyjack, Shadowthrone, Oponn, gli Hound, la spada Dragnipur, Circle Breaker, Crone, Caladan Brood.
Tanto per citarvene alcuni tra i 90 e passa elencati nel Dramatis Personae (un'aggiunta molto utile, vi ritroverete spesso a cercare qui le info sui personaggi) di questo primo volume della serie. Già, sono quasi 100 i personaggi che appaiono in questo libro. Come fare a trattarli tutti in modo adeguato?
Chiaramente non tutti hanno la stessa importanza. Quelli elencati sono tra i principali, quindi sono più approfonditi, ma TUTTI hanno un ruolo nel quadro generale della vicenda. Nessuno è solo un nome scritto per riempire la pagina. 


Trama
Solitamente in un romanzo si racconta la storia di 1 o più personaggi. Non qui.
Erikson è uno scrittore ambizioso, non per niente ha creato il più grande background di sempre. Nella serie Malazan viene raccontata la storia di un mondo intero, né più, né meno.
Ma, attenzione, non si scopre questo mondo pezzo per pezzo, come sarebbe saggio fare e lecito attendersi. In questo libro si viene catapultati in mezzo alle vicende senza spiegazioni di sorta. Nei primi 3 capitoli abbiamo infatti 3 eventi di importanza capitale per tutta la serie, avvenuti a distanza di anni uno dall'altro: un colpo di stato, un massacro e un assedio.
L'assedio è solo il preludio a quello che sarà l'interrogativo focale per il resto del libro: riuscirà l'Impero Malazan a conquistare Darujhistan?
Il vero fatto sconcertante è la quantità di trame presenti. Scordatevi le 3-4 canoniche. Qui ne abbiamo decine, una per ogni personaggio. Ogni singolo personaggio principale ha un suo obbiettivo e una trama che lo segue nel suo compimento. Ovviamente sono sempre in qualche modo collegate con quella principale, non sono messe lì a caso.
Siate comunque preparati a non capirci nulla nella prima metà del libro e a maledire l'autore per la seconda parte. Altresì siate preparati a gustarvi nella rilettura (perchè lo rileggerete, DOVETE farlo!) uno dei libri fantasy più belli di sempre e l'autore probabilmente migliore nel genere. Perchè l'abilità di Erikson nel creare, sviluppare e collegare queste trame è inumana. Ogni singolo dettaglio ha importanza, questi non sono libri “da spiaggia” come quelli di R.A. Salvatore, qui dovrete fare attenzione a quello che state leggendo!


Magia
Pensate che inserire divinità come personaggi principali di un libro sia una scelta sciocca? Evidentemente non conoscete gli Ascendentidel mondo Malazan.
Avidi, astuti, sanguinari, cattivi, subdoli, vendicativi... iconici.
Gli Ascendenti principali in questo primo libro sono 3: Shadowthrone, Oponn e Cotillion. Nel secondo libro ne appariranno altri e rivestiranno un ruolo fondamentale per tutta la serie.
E' questo il valore aggiunto del ciclo. Quando appare sulla scena un Ascendente potrete essere sicuri che starà arrivando un pezzo di Alta Scuola della Scrittura, roba da incollarvi alle pagine come solo il vecchio Martin e la Hobb sanno fare.
Semplicemente fantastici. Roba incredibile signori. E il tutto senza farli apparire come divinità, sembrano feccia umana con ampi, ma limitati poteri al tempo stesso. Dovrete leggere per capire.
Nei libri compaiono anche dei maghi “mortali”, esistono degli appositi reggimenti nell'esercito Malazan a loro dedicati.
Sarebbe troppo lungo raccontarvi di come funziona la magia, accontentatevi di sapere che è uno dei valori aggiunti dell'opera.


Meno
Malazan è LA serie complessa per eccellenza. Se questo può piacere a dei fan patiti del genere come me che cercano qualcosa in più della solita saga, è un punto negativo per la maggioranza dei lettori. All'inizio delle recensione ho detto che è il ciclo fantasy più sottovalutato di sempre e questo ne è il motivo.
Un lettore occasionale o non preparato a quello che la serie offrirà, si sentirà preso in giro da questo libro. Penserà che sia pieno di trame messe a caso in un contesto gigantesco, senza riuscire a penetrare nella bellezza dell'opera.
Ammetto che alla prima lettura di Malazan (in italiano) ero anch'io uno degli scettici. Mi ci è voluta una rilettura per riuscire a capire la genialità dello scritto.
Erikson è, secondo me, lo scrittore più dotato di questo genere. Non è il migliore nelle trame, non è il migliore nella creazione dei personaggi, non è il migliore nell'originalità delle idee. Certo, è in gamba in tutti questi settori della scrittura, ma esistono artisti più abili di lui in tutti i campi. La sua forza consiste nel riuscire a creare un testo incredibilmente complesso, eppure coerente, preciso, quasi schematico, senza sprecare nemmeno una parola. Tutte le pagine del libro sono funzionali, nessuna è messa lì a caso.
So che ne dubiterete alla prima lettura, come me. Ma fidatevi quando vi dico che tutto ha un perchè, tutto ha senso, nulla è lasciato al caso. Erikson sa esattamente da dove è partito e dove vuole arrivare, nonostante la complessità della saga. Se questo sembra una cosa da poco, fidatevi ancora una volta del mio parere: non lo è.


Nota sulla traduzione in italiano
La versione italiana è edita dall'Armenia e conta attualmente 7 dei 10 volumi originali. Alcuni, con una discutibile scelta editoriale, sono stati divisi in due parti.
Trovate la serie su Amazon, a partire dai Giardini della Luna (solo in versione cartacea) ad un prezzo tutto sommato accettabile.
In italiano ho letto i primi due volumi e udite udite, ve li consiglio. Certo, sarebbe meglio leggerseli in originale, ma ancora una volta devo menzionare la straordinaria complessità dell'opera. Quindi leggeteveli prima in italiano (almeno 2 volumi) e se vi piacciono acquistateli in originale, perchè sono piuttosto difficili come scrittura in inglese e dovrete già concentrarvi sulla trama per non perderne il filo.

Un passo alla volta e ricordate che solamente con una rilettura potrete godervi appieno una delle 5 saghe fantasy migliori di sempre.

domenica 2 dicembre 2012

"Deserto Rosso #1" di Rita Carla Francesca Monticelli [Rating 9]

Titolo: Deserto Rosso. Punto di non ritorno
Autore: Rita Carla Francesca Monticelli
Pagine: 70 ca
Rating: 9/10
Genere: Fantascientifico

Link download: Amazon (0.89€) e Smashwords (0.99$)








Premetto che non sono un’accanita lettrice di fantascienza, ne ho letto davvero pochi, perché per indole amo di più il Fantasy. Al mio modesto bagaglio culturale mancano, o quasi, anche nomi come Asimov, Philip Dick o Matheson. Meriterei la gogna, ne sono cosciente, ma sto tentando di rimediare.
Questo per sottolineare che non sono un esperta del genere.

Deserto Rosso. Punto di non ritorno è il primo di un ciclo di quattro romanzi di fantascienza scritti da Rita Carla Francesca Monticelli. Di fatto è un romanzo a puntate.
L’esplorazione di Marte e gli studi sul Pianeta Rosso sono sicuramente tra gli obiettivi principali della NASA e la missione Hera era stata uno dei primi tentativi di portarvi l’uomo. Questa prima missione però si era conclusa con la sparizione dei membri dell’equipaggio che vi avevano fatto parte. Una volta giunti nel suolo marziano, di loro non si seppe più nulla. Trent’anni dopo decidono di riprovarci e nasce il progetto Isis, che ha come scopo, non una breve esplorazione del pianeta, ma la sua colonizzazione, un primo tentativo di abitarlo.
Anna Persson è un esobiologa svedese che lavora per l’Agenzia spaziale Europea, durante un convegno a Parigi riceve l’invito a candidarsi per poter partecipare alla missione. Anna, che ha sempre sognato di viaggiare nello spazio, decide di provare e viene selezionata.
Noi la troviamo proprio all’inizio del romanzo mentre abbandona la navetta spaziale con una rover con appena 20 ore d’autonomia, in partenza verso un obiettivo misterioso,cosciente che morirà nel tentativo perché il suo mezzo non riuscirà a riportarla indietro. Il suo sembra un gesto suicida.

La nostra attenzione viene catturata immediatamente perche il racconto non è scritto in ordine cronologico, ma in vari flash back che ci riportano indietro a quella che è stata la sua vita prima della missione, al periodo d’addestramento; iniziamo a conoscerla meglio, i suoi dubbi e le sue paure, le sue origini e il ruolo del padre nella sua vita, inoltre veniamo iniziati ai misteri insoluti e alle stranezze legati alle due missioni spaziali. Cosa ne è stato dell’equipaggio dell’Hera? E cosa è andato storto nell’Isis?
Un modo di scrivere incisivo, per nulla noioso e ricco di suspense che ti costringe a una lettura tutta d’un fiato. Perché devi sapere... devi.
Bellissime le descrizioni, molto vivide, del paesaggio marziano, la Valles Marineris, le distese di sabbia rossa ti fanno vivere il racconto in modo molto realistico.
La lasciamo alle prese con una caviglia slogata per una caduta, che sembra decretarne così la fine, ma che sarà l’inizio.
Io l’ho adorato, il seguito: Gli abitanti di marte è uscito il 30 Novembre,è già in mio possesso e l’ho praticamente divorato. Recensirò prossimamente anche la seconda parte.
Il racconto ha, tra le sue pieghe, non poche sorprese... io lo consiglio. Da leggere.

mercoledì 28 novembre 2012

Novità su InfinitiMondi #2



Vi segnaliamo un paio di novità "amministrative" che siamo certi garantiranno una maggiore fruibilità e leggibilità al nostro amato blog.
La prima riguarda il metro di valutazione con cui misuriamo le opere degli scrittori esordienti che andremo a valutare. Abbiamo deciso di abbandonare il rating finanziario a favore della classica valutazione su scala decimale, di più immediata comprensione, anche per il pellegrino che dovesse capitare su questi lidi del tutto accidentalmente.
La seconda invece riguarda la scelta di gestione dei vostri feedback. Per garantire un'ottima leggibilità al blog, abbiamo stabilito che i commenti ai post debbano rimanere tali, ossia stringati, a mo' di botta e risposta, per mantenere alto l'interesse. In caso di vere e proprie tavole rotonde/approfondimenti con ampie discussioni al seguito, abbiamo attrezzato il nostro forum con una sezione apposita per ospitare tali conciliaboli, che ovviamente sono da noi sempre caldeggiati. Certi di aver scelto per il meglio, vi diamo appuntamento a sabato per la nuova recensione.

domenica 25 novembre 2012

"RS33" di Alessandro Girola [Rating: 7]

Titolo: RS33
Autore: Alessandro Girola
Genere: Fantascienza
Pagine: 38
Editore: Lulu
Rating: 7/10
Link download gratuito











Avendo sempre recensito titoli più o meno mediocri, per la mia ultima recensione sono voluto andare sul sicuro, scegliendo un autore già accolto favorevolmente dalla critica di nicchia. Mi sono ritrovato dunque a cercare per la rete tra i siti che trattano autopubblicati, scoprendo che in realtà non ve ne sono molti. Ho dovuto quasi per forza ripescare dall'archivio di Infiniti Mondi.

Mi sono deciso alla fine per Alessandro Girola, già recensito qui per la sua opera principale, "Prometeo e la Guerra 1935", primo capitolo della saga di Prometeo; Girola è un autore già "affermato" nel panorama delle autopubblicazioni italiane, vanta molti romanzi e racconti, di genere prevalentemente fantascientifico, ed ha ricevuto varie recensioni favorevoli in giro per la rete, oltre a partecipare attivamente a diverse iniziative letterarie.


Ho pescato il più criptico tra i molti titoli dell'autore: "RS33", che mi ha subito incuriosito e ho cominciato a leggere, totalmente ignaro di cosa trattasse. Il libro contiene un racconto medio-lungo di 38 pagine, autopubblicato attraverso la piattaforna Lulu. Non mi sono molto simpatici i racconti proposti come libri che vanno ad intasare gli scaffali degli store on-line e inoltre il testo non viene nemmeno fornito nei formati standard dell' e-reading, ma in un anacronistico pdf; vi anticipo anche che non mancano errori di sintassi ed ortografici. Iniziamo male. Ad ogni modo tutti questi difetti del "prodotto" possono essere mitigati o neutralizzati dal fatto che il racconto è totalmente gratuito.

RS33 parla di un gruppo di mercenari che ricevono un incarico insolito, in una Milano underground presentata in maniera molto diversa dal solito, andando a rovistare tra i suoi bassifondi  e i suoi anfratti più torbidi e misteriosi. La maggior parte del racconto si svolge nelle fogne della città, dove i protagonisti discendono per recuperare un carico a loro ignoto; Girola descrive con dovizia l'esplorazione del sottosuolo milanese, inserendo nella narrazione anche riferimenti storici, luoghi realmente esistenti e curiose leggende metropolitane.

Il gruppo di avventurieri, inizialmente armato fino ai denti, esaurirà ben presto le pallottole per far fronte all'attrito che incontrerà nel portare a termine quella che doveva essere una missione facile, in una claustrofobica escalation survival. Nel loro percorso incontreranno strane creature, laboratori fascisti, cantieri metropolitani abbandonati, trovandosi spesso a dover gestire combattimenti e scontri a fuoco adrenalinici.

Non posso svelarvi molto della trama trattandosi di un soggetto molto breve, vi dirò solo che se l'ho messo tra il genere "fantascienza", un motivo c'è. Devo dire molto deludente il finale, artificioso e sgraziato, oltre che infelicemente integrato con il resto del racconto. I misteri vengono suggeriti nella narrazione e svelati poco dopo per introdurne di nuovi, in una struttura concatenata non sempre efficace. Le scene d'azione, molto frequenti, sono tutto sommato ben gestite e variegate, anche se spesso fini a loro stesse e scritte tramite espressioni ricorsive.

RS33 è un racconto ben scritto, curioso e avvincente; i riferimenti a fatti e notizie più o meno plausibili, sono curati e rientrano in un contesto prettamente italiano,  dove il lettore riesce bene a orientarsi e suggestionarsi.
Sono voluto andare sul sicuro e ammetto che questo racconto mi ha confermato le impressioni positive che ho letto su Alessandro Girola. Consigliato.

Jacopo Giunchi

mercoledì 21 novembre 2012

La copertina di "The Daylight War", by Peter V. Brett


Peter V. Brett si è creato un enorme seguito di fan grazie alla sua serie fantasy intitolata "Demon Cicle". Forse non in Italia, dove è stato pubblicato appena un romanzo con il titolo "Il Guardiano dei Demoni". Non so se e quando usciranno i seguiti nel nostro idioma, quindi, al solito, se siamo impazienti dovremo affidarci alla lingua originale.

Attualmente sul mercato anglofono sono usciti 2 romanzi del ciclo e il terzo uscirà il 12 Febbraio 2013. E' stata da poco rivelata la copertina del prossimo libro che possiamo ammirare nell'immagine di inizio articolo.
Mi piace, per fortuna la ragazza non è troppo "provocante" (cosa che sarebbe stata deleteria in un fantasy serio), ma allo stesso tempo è seducente e invitante (alla lettura ovviamente). Vedremo se i contenuti rispecchieranno quelli della buona copertina.

Questo ciclo è uno dei pochi fra i più venduti fantasy che non ho letto, quindi non posso consigliarlo o meno alla lettura. L'opinione che mi sono fatto leggendo le recensioni altrui è che sia una serie piacevole, ma non al livello di quelle top. In particolare il secondo libro ha lasciato parecchia gente insoddisfatta, così come il primo era generalmente piaciuto. Il terzo libro è quindi importantissimo, da questo si potrà valutare il livello di questo ciclo e soprattutto di Peter V. Brett.

Se siete interessati potrete trovare QUI un estratto dal prologo di The Daylight War. Attenzione agli eventuali spoiler!

sabato 17 novembre 2012

"Valpurga" di AA.VV. [Rating AA-]



Titolo: Valpurga
Autore: Autori Vari
Pagine: 172
Rating: AA-
Genere: Fantascientifico
Link download (gratuito)



Cosa succederebbe se Roma fosse cancellata da un’esplosione nucleare?
Questa è l’inquietante domanda che da origine all’antologia che mi accingo a presentarvi.


Valpurga:
Nemici diversi
Homo homini lupus
Pioggia
Cuore tenero
Dead man walking
Chusingura Sci-Fi

172 pagine, 6 racconti di altrettanti autori, intervallati da parentesi descrittive capaci di immergerci nella drammatica realtà venutasi a creare, a soppiantare brutalmente invero, l’attualità della Roma, caput mundi, che oggi conosciamo.
Ucronie apocalittiche quindi nelle quali non viene concesso alcun barlume di speranza.
Una città brutalizzata dalla peggiore delle invenzioni dell’uomo, anche se tutti sappiamo che non è l’invenzione in se ad essere buona o cattiva, ma il modo in cui la si utilizza.
Una realtà quella descritta in Valpurga che mette a nudo gli aspetti peggiori dell’animale uomo, e lo fa in modo tanto efficace quanto brutale.
Un ebook gratuito che merita di esser letto, per render giustizia a questi sei autori che dimostrano di possedere l’arte di trasmettere sensazioni forti ai prorpi lettori.
Fra alti e bassi, la prosa resiste a buoni livelli, il coinvolgimento è invece sempre totale, il ritmo serrato.
In alcuni punti i tecnicismi militati possono far storcere il naso, soprattuto ai profani (come me), ma gli amanti del genere ne risulteranno certamente estasiati.
Non ho trovato innovazioni paritcolari o colpi di genio che facciano urlare al miracolo, gli effetti della detonazione nucleare sono quelli che tutti noi possiamo attenderci, con mutazioni più o meno credibili, eppure l’enfasi con cui vengono trasposti riescono a far dimenticare che non ci troviamo innanzi a qualcosa di inedito, ma sicuramente di ben trasmesso e contestaualizzato in modo credibile. Cosa non da poco!
Non voglio anticiparvi troppo se non che il cratere che un tempo era la capitale del mondo, è ora una sorta di minera a cielo aperto, tossica ma al contempo ricca di un minerale più prezioso del platino e capace quindi, nonostante tutto, di attrarre i disperati in una nuova corsa all’oro, ben più violenta di quella del vecchio west, la cui icona di luogo denso di pericoli, impallidisce al confronto con Valpurga.
Un ambientazione quindi assolutamente credibile che mette a nudo la pochezza dell’uomo che innanzi al guadagno è disposto a rischiare tutto.
Non mancano stoccate ben riuscite anche a Vaticano, multinazionali e alte sfere militari e organismi sovrannazionali vari, il che non guasta mai, invitando il lettore ad andare ben oltre allo scenario fantascientifico e soffermarsi a ragionare sugli attuali scenari che lo circondano.
Ma chi sono queste sei penne? Una rapida carrellata di nomi, perché mi pare doveroso citarli eplicitamente:

Angelo Benuzzi
Giuseppe Cilluffo
Cristiano Pugno
Danilo Oberti
Andrea Scatena
Enzo Milano
 
Nota di merito particolare a Angelo Benuzzi con il suo “Nemici diversi” che ho trovato otlremodo coinvolgente e dall’intreccio interessante. Una scrittura essenziale e incisiva la sua, capace di mantenere alta la tensione e creare quel clima ansiogeno che incolla il lettore all’e-reader.
In estrema sintesi quindi un bel AA- per la raccolta in se, come media ponderata dei diversi racconti.
Ah, dimenticavo di ribadire: l’ebook lo trovate in download gratuito su Lulu.


venerdì 16 novembre 2012

Collaborazione con Narrativa Digitale

Come annunciato qualche tempo fa, questo mese inauguriamo la nostra collaborazione con il sito Narrativa Digitale di Rosario Maria Oliveri.
 Rosario si occupa da tempo di ebook e self publishing tramite il suo podcast, dove ha già intervistato alcune delle figure più rappresentative del panorama italiano, come Carlo Cinato, Luca Calcinai, Ilaria Tomasini e molti altri. Narrativa Digitale indaga a fondo nel fervente mondo dell' editoria elettronica utilizzando una forma di comunicazione atipica per il settore di cui si occupa: il suono. Narrativa Digitale è prima di tutto un podcast,quindi si ascolta molto e si legge poco. Questo dà modo a Rosario di dare un tono colloquiale tutto suo alle interviste, guidate dalla sua voce chiara e pacata. Consiglio vivamente di seguire il podcast che tratta praticamente le stesse tematiche di InfinitiMondi usando una formula diversa.

Siamo stati contattati tempo fa da Narrativa Digitale per produrre assieme delle versioni audio delle nostre recensioni, e finalmente siamo riusciti a produrre la prima. Questa recensione, in fondo alla traccia che potete ascoltare tramite il player sopra, parla di Rootworld di Alessio Gallerani, e altro non è che una versione audio di quello che scrissi qui.

 Una felice collaborazione che dimostra come le molteplici realtà indipendenti del settore possano allearsi per creare qualcosa di più grande. Cercheremo di essere costanti nell'iniziativa per poter offrire al nostro crescente pubblico un contenuto addizionale ai nostri consueti articoli.

 Jacopo Giunchi