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domenica 27 settembre 2015

Parole di Luce - Brandon Sanderson

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Sinossi:
La guerra con i Parshendi è giunta a una nuova e più pericolosa fase, da quando Dalinar ha deciso di condurre le armate di Alethkar nel cuore delle Pianure Infrante, nell'audace tentativo di porre fine alle ostilità. Shallan farà di nuovo la sua comparsa alla ricerca della leggendaria, forse mitica, città di Urithuru, che Jasnah crede custodire un segreto vitale per la sopravvivenza di Roshar. I Parshendi a loro volta non esiteranno a cercare un modo per rendersi più forti e rispondere alla sfida umana, rischiando però di aprire la strada al ritorno dei Nichiliferi. In questa lotta tra intrepidi generali e spaventose armate, a Kaladin spetta il compito di difendere Dalinar da Szeth, il temibile Assassino in Bianco, e per farlo dovrà imparare a padroneggiare il potere dei Corrivento, uno degli Ordini che assistevano gli Araldi durante le Desolazioni contro i Nichiliferi.


Recensione
Eccoci giunti al seguito dell’ottimo “La via dei Re” di Brandon Sanderson, da noi recensito a questo link.
Inizio subito con il frenare i vostri entusiasmi, dicendo che per me è stata una mezza delusione. Intendiamoci, il buon Sanderson ha scritto un bel romanzo, con qualche succulenta chicca e sorprese difficili da prevedere, eppure i livelli di empatia raggiunti con il primo volume, almeno per quanto mi riguarda, non sono più stati toccati.



Le mie aspettative erano elevatissime, quindi ammetto che potrei eccedere nelle critiche proprio per questa ragione.
La storia si mantiene infatti interessante, ma ritengo che l’autore avrebbe potuto tranquillamente apportare una bella limata alle 1.200 pagine che compongono questo secondo episodio, alleggerendo il compito ai lettori e rendendo il tutto più avvincente.
Di certo si è smarrito lo slancio del primo volume, con l’autore che si dilunga in mille diatribe e giochi di potere fra le diverse fazioni, senza mai entrare nel merito degli stessi, demandando a attori terzi che agiscono nell’ombra piuttosto che facendoci vivere le scoperte in prima persona. Molti capitoli sono all’insegna del “beato far nulla” con i protagonisti che cincischiano fastidiosamente.
Personalmente ho trovato ridondanti quelli che riguardano l’infanzia di Shallan, ma forse anche questo è solo un “problema mio”, anche se effettivamente è un dato oggettivo che aggiungano assai poco alla narrazione.
E’ proprio nei confronti dei personaggi principali che manca qualcosa rispetto al primo episodio.
Le vicende struggenti del duo Kaladin e Shallan non hanno lo stesso mordente e Sanderson finisce ugualmente col perdere innumerevoli pagine a ribadire ciò che era già chiaro a tutti i lettori.
Non riesco a togliermi dalla testa che questo secondo capitolo sia un’occasione persa, perché il mondo ricreato, e che mano a mano si svela agli occhi del lettore, è interessantissimo e l’autore avrebbe potuto più profittevolmente sfruttare gli spazi per approfondirlo ulteriormente, regalandoci qualcosa di diverso. Le possibilità erano infinite in proposito.
Ci vengono finalmente presentati in modo più approfondito i rivali dei protagonisti, il popolo dei Parshendi (originale la loro struttura sociale, ottima la pensata di Sanderson), e ci vengono date imbeccate stuzzicanti su cosa si celi dietro gli spren e le divinità di questo mondo.
Le visioni dal passato di Dalinar rimangono fra le scene che preferisco, dotate di grande potere evocativo e capaci di stimolare la curiosità del lettore.
Quando queste tematiche vengono messe in primo piano il fascino dell’opera lievita tornando a farci rivivere per brevi sprazzi i fasti de “La Via dei Re”, facendo al contempo aumentare i rimpianti per le pagine “meno ispirate”.
Dietro al costrutto impostato dall’autore si vede tutta la classe di Sanderson, con trame che trovano i loro intrecci in modo naturale, vicende che giungono al loro coronamento dopo lunghe peripezie, ecc.
Non sono certo qui a mettere in dubbio le doti di uno dei migliori autori fantasy in circolazione, capace di imbastire una storia complessa e un mondo originale, solo che forse avrebbe potuto impiegare meglio le numerose pagine del romanzo.
E’ un parere personalissimo e mi piacerebbe sentire le vostre opinioni a riguardo.
Le scene memorabili sono comunque numerose nel corso delle famigerate 1.200 pagine, quindi mi sento ugualmente di consigliarlo a tutti, ma confido che il prossimo episodio sia meno dispersivo e ben più incisivo.
Molti nodi dovranno essere sbrogliati e i fronti aperti sono numerosi rendendo il tutto incerto e affascinante.
La parte finale del volume è un crescendo effettivamente entusiasmante, l’azione si fa spasmodica e le scoperte si susseguono aizzando la nostra curiosità per scoprirne il seguito nel terzo episodio.
Fortunatamente Sanderson non è Martin, quindi l’attesa non dovrebbe essere troppo logorante!

domenica 20 settembre 2015

"Male Antico" di Gianluca Turconi [Rating 7,5]



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Titolo: 
 Male Antico

Autore:
 Gianluca Turconi
 

Genere: Horror - antologia di racconti

Rating: 7,5

Prezzo: Euro 0,88






Sinossi:

Religioni, leggende e cronaca criminale hanno apparentemente poco in comune, ma a una più attenta riflessione si scopre che un unico, tremendo elemento le può accomunare. Subdolamente si intrufola nella quotidianità, per sconvolgerla dalle fondamenta, trasformando ciò che è reale in un incubo. 


Ci minaccia e ci alletta, ha molti volti diversi, riesce persino a vedere dentro di noi e a guardare con i nostri occhi. 
Per quanto sia sempre diverso, siamo soliti chiamarlo con un solo nome: il Male. 
E' nato con l'Uomo o esisteva già in ere precedenti? 
Semplicemente non lo sappiamo. 
E cosa vuole in realtà da noi? 
Anche questa risposta si perde nel tempo che abbiamo trascorso in sua compagnia, nella Storia costellata da immani tragedie, siano esse ben conosciute, come le Crociate o la Seconda Guerra Mondiale, oppure episodi di microcriminalità ignorati dalla maggior parte della gente, eppure tanto importanti nel disegno del Male. 
In ambientazioni storiche diverse, i racconti di questa raccolta ci faranno conoscere coloro che si arrendono a questa spaventosa entità e coloro che invece la combattono con tutte le forze. 
Grazie a questi ultimi scopriremo che probabilmente non conosciamo la risposta a un'ultima domanda: è davvero possibile sconfiggere il Male?



Recensione:

Male Antico: ecco a voi, cari lettori, un altro lavoro del prolifico scrittore Gianluca Turconi.
Oramai dovreste conoscerlo, visto che abbiamo recensito diverse sue opere qui sul blog. Ad ogni modo sono certo di non avervi annoiato, poiché l’autore oltre ad essere molto preparato, riesce a spaziare fra diversi generi con maestria invidiabile.
Oggi ci troviamo fra le mani un’antologia di racconti che l’autore offre in download al prezzo simbolico di 0,88 Euro. Non avete nessuna scusa quindi per non assaggiarla, anche perché i tre racconti che troverete all’interno esemplificano bene la poliedricità del Turconi.
Si spazia dagli anni bui della caccia ai catari nell’Europa del XIII secolo, a una caccia rocambolesca fra camice nere e partigiani fra i boschi della Valtellina, fino ai giorni nostri, a uno scontro a fuoco fra spacciatori, malviventi e sbandati. 
Toni e registri narrativi si adattano, mutano a seconda degli scenari, cambiando in modo radicale e tuttavia mantenendosi a ottimi livelli espressivi.
Insomma, non mi stanco di ripeterlo, questo scrittore da sicuramente lustro alla categoria degli autopubblicati, per questo non manco mai di leggere le sue nuove uscite e di darne spazio qui sul blog. 
Oramai ha conquistato la mia piena fiducia e fortunatamente è anche molto prolifico, offrendoci sempre ottime storie.
I tre racconti, ambientati in epoche differenti sono accomunati da presenze oscure, subdole, che si mantengono a lato delle vicende narrate ma che ne influenzano gli esiti in modo elegante e originale.
Il mio preferito è il primo, dove l’autore riesce a ricreare alla perfezione il clima cospiratorio di un periodo storico pervaso di una fede cieca e folle, capace di macchiarsi di delitti atroci, piegando i dettami religiosi ai più turpi fini politici e egoistici degli uomini. Un capolavoro del Male, insomma.
Eresie, o presunte tali, annichilite dalla furia oppressiva di dogmi religiosi distorti, perseguiti con spietata determinazione. Peccatori su ambo i lati della barricata, e un solo trionfatore assoluto: il Male.
Il linguaggio utilizzato, la caratterizzazione dei personaggi, che nonostante le poche pagine del racconto risultano credibili e curati, lo rendono un piccolo gioiello, capace di emozionare e ricreare lo scenario storico, o quello che risiede nell’immaginario collettivo, alla perfezione.
Anche gli altri due racconti centrano i rispettivi obbiettivi e presentano spunti originali e interessanti, offrendo una lettura piacevole e priva di intoppi.
Ebook curato anche dal punto di vista del “confezionamento”, ma su questi aspetti l’autore ci ha sempre abituati bene, quindi nessun problema da segnalare. Un lavoro come al solito ben fatto e a un prezzo irrisorio, alla faccia delle tante case editrici che presentano nelle librerie virtuali opere tutt’altro che professionali.
In conclusione quindi, un 7,5 pieno, in attesa di scoprire verso quale destinazione spazio/temporale ci condurrà nel prossimo futuro la penna dell’autore.

venerdì 11 settembre 2015

Disfida nr. 19: Storia di Non-Arturo, Rose e altre fantastiche creature di Nico Menchini

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Titolo: Storia di Non-Arturo, Rose e altre fantastiche creature

Autore:Nico Menchini



Genere: Miti, Saghe, leggende.


Prezzo ebook: Euro 2,99

Cartaceo: Euro 10,40

Sinossi:

Non-Arturo...non è un errore di stampa, si scrive proprio così! E cosa sarebbe un Non-Arturo? Tutto tranne Arturo ovviamente: un drago, un cane e qualsiasi altra cosa vi venga in mente; il tutto singolarmente o addirittura nello stesso momento. Mentre state leggendo potrebbe essere un angelo e, senza che ve ne rendiate conto, potrebbe già essere diventato un falco o qualcos'altro. Ecco, ora immaginatelo smarrito e senza ricordi (come potrebbe avere dei ricordi un "coso" del genere?) sotto l'albero di un parco.



 Da qui, a causa di una vecchina con poche rotelle al posto giusto che lo rapirà (come si può rapire un Non-Arturo?), affronterà una serie di rocambolesche avventure che lo porteranno a ritrovare se stesso e l'essenza del suo esistere. Si troverà persino invischiato in una disperata missione da cui dipende il destino dell'umanità stessa: affrontare e sconfiggere Lord Rassegnazione! E chi sarebbe costui? Un essere malvagio che sottrae le fantasie agli uomini, imprigionandole nel suo oscuro castello; il nostro eroe dovrà affrontarlo per ridare speranza e voglia di sognare all'umanità. Viaggerà così attraverso mondi mai visti, fra i vari aspetti della realtà: dal Regno della Natura a quello degli Esseri dimenticati (quello dei personaggi delle fiabe), alla Grande Città, dove regnano l'asfalto e lo smog. Incontrerà strani personaggi: una misteriosa Voce proveniente dal nulla, animali e piante di ogni aspetto e dimensione, folletti laboriosi, un orco piagnucolone, una principessa obesa ed una vecchia fatina sfinita. Per non parlare dei nemici che lo attenderanno al castello di Lord Rassegnazione! Ma non solo nemici: durante il suo percorso troverà anche l'amore, quello con la A maiuscola.

Il secondo racconto vede per protagonista Rose, una bambina orfana che porta nel suo cuore un grande sogno: la pace tra i Due Regni, coinvolti in una guerra sanguinosa e fratricida da molti anni. Vista la purezza del suo cuore, il Re del magico popolo dei Linchetti le permetterà di realizzarlo; un'impresa non certo facile! Rose dovrà infatti affrontare un lungo viaggio tra i freddi ghiacci dei Monti Immortali per recuperare un fiore rarissimo: la stella alpina, ovvero la chiave per la realizzazione del suo sogno. Al suo fianco numerosi alleati come il popolo dei Linchetti, Galvhan comandante dell'esercito degli elfi, Arenius re dei falchi ed un misterioso Golem. Non mancheranno nemmeno i nemici, quali i temutissimi streghi: delle perfide e spietate creature nate dalla simbiosi tra uomini corrotti e malvagi demoni.
Lasciatevi sedurre dal fascino innocente delle Idrogine, bellissime creature fatte d' acqua cristallina, nella fiaba "Di come nacquero le fate" per scoprire l'origine di questi misteriosi esseri alati. In "L'avvento degli Elfi" viene rivisitata l'origine degli elfi dei boschi alla luce del patrimonio culturale della penisola Italiana, tanto ricco di creature affascinanti quanto poco conosciuto.
A concludere questa rassegna degli ultimi, eroi tanto improbabili quanto straordinaria è la grandezza del loro cuore, San Pellegrino. Rifacendosi ad una frammentaria leggenda popolare sul santo omonimo, l'autore ha saputo creare una storia articolata, ricca di particolari ed approfondimenti psicologici.
Cinque racconti per un solo filo conduttore: la necessità di ampliare gli orizzonti della fiaba e della narrativa fantasy attingendo al vasto patrimonio culturale popolare della penisola Italiana. Cique racconti fuori dal coro per esplorare l'ampio potere creativo della fantasia, cinque storie adatte a tutti: ai piccoli curiosi come ai grandi amanti delle fiabe dal gusto classico.


Note/finalità/commenti:

Da sempre sono stato affascinato dalle leggende e fiabe popolari, in particolare quelle legate agli ambienti e ai paesi delle Alpi Apuane. Storie fatte di mistero, magia e suggestione. Storie nelle storie che trasportano valori universali, narrando allo stesso tempo di usi, costumi e credenze dei nostri avi. Un bagaglio culturale ricchissimo che mi ha ispirato nello scrivere i miei racconti. 

Oltre a narrare  storie originali e a reinventare, alla luce del nostro retaggio culturale (quello italico-cristiano), l'origine di alcune creature come fate ed elfi, ho voluto dare il mio contributo affinchè queste antiche tradizioni, questi personaggi senza tempo e i suggestivi luoghi che essi popolano non vadano perduti per sempre.


Big da sfidare:


Anche se, ovviamente, mi inchino di fronte ad uno scrittore di tale levatura che tanto ha dato alla letteratura italiana, vorrei citare Italo Calvino.