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Titolo: Tex-Zagor: La Valle Nascosta
Autore: Moreno Pavanello
Genere: Western
Prezzo: Free
Rating: 6
Sinossi: Zagor viaggia verso sud, diretto al grande raduno dei capi Cherokee. Tex sale al nord, all'inseguimento di un malvivente. Si ritrovano a passare nello stesso luogo, separati dall'abisso del tempo. La fitta foresta sul fondo della valle appare antica, e silenziosa. Persino gli animali tacciono. Come per non disturbare. Eppure a volte, la notte, si possono udire dei sussurri... Riusciranno Tex e Zagor a svelare il mistero de La valle nascosta?
Recensione:Oggi vi presento un racconto breve, gratuito ed al quale non ho potuto resistere.Perchè? Perché ha l’ambizione di unire due personaggi mitici, due colossi del fumetto italiano, nonché i miei preferiti in assoluto: Tex Willer e Zagor. L’idea di fondo è molto carina, con le trame che coinvolgono i nostri due eroi che si dipanano parallelamente una all’altra, ma in epoche distinte. Luoghi e incontri in qualche maniera convergono, gestiti in modo ineccepibile dall’autore, accomunando i nostri campioni in avventure dai tratti similari ma imprevedibili. Quindi lo spunto è pregevole e anche ben trasposto, quello che però non mi ha convinto appieno è la prosa dell’autore. Lo stile del Pavanello rimane piuttosto piatto, senza slanci di particolare effetto. Ho notato anche qualche problemino con la consecutio temporum e il fatto stesso che lo abbia notato io, che tendo a perdermi se la storia mi coinvolge, trascurando errori e problemi, è da solo un indicatore che qualcosa non sia andato per il verso giusto. Purtroppo, aggiungo io. La cosa mi ha sorpreso ancor più, quando sono andato a spulciare internet in cerca di informazioni sull’autore e ho scoperto trattarsi di un “cavallo di razza”, dal pedigree di tutto rispetto, con premi a concorsi vari. Opto quindi per l’ipotesi che abbia scritto questo racconto con una certa fretta, limitandosi forse a fare il compitino senza approfondire più di tanto, oppure che il supporto dell’editing esterno sia stato sottovalutato. Ripeto, la struttura del testo e l’idea che ne sta alla base è pregevole, così come l’ambientazione che riesce a calarci nel vecchio west pur avendo a che fare con gli spazi limitati dovuti al genere letterario del racconto, eppure la sensazione che il risultato finale sarebbe potuto essere ben altro è molto vivida.Dialoghi sbrigativi e un po’ posticci non contribuiscono a valorizzare il racconto, anzi ne accentuano l’impressione che la fase di rifinitura sia saltata. Pregevole il tocco di “bizzarro” che viene inserito nel testo e che contribuisce ad agevolare l’allaccio delle due vicende distinte e che nel complesso non stona per nulla conferendo anzi quel pizzico di originalità in più. Insomma, per ora una sufficienza, in attesa magari di una versione rivista capace di limare le sbavature conquistandosi così un punticino in più. Ad ogni modo, essendo uno dei pochi testi western in circolazione, imperdibile per gli amanti del genere.Dello stesso autore segnalo anche il racconto, a sua volta offertoci gratuitamente
Prezzo: Free
Rating: 6
Sinossi: Zagor viaggia verso sud, diretto al grande raduno dei capi Cherokee. Tex sale al nord, all'inseguimento di un malvivente. Si ritrovano a passare nello stesso luogo, separati dall'abisso del tempo. La fitta foresta sul fondo della valle appare antica, e silenziosa. Persino gli animali tacciono. Come per non disturbare. Eppure a volte, la notte, si possono udire dei sussurri... Riusciranno Tex e Zagor a svelare il mistero de La valle nascosta?
Perchè? Perché ha l’ambizione di unire due personaggi mitici, due colossi del fumetto italiano, nonché i miei preferiti in assoluto: Tex Willer e Zagor.
L’idea di fondo è molto carina, con le trame che coinvolgono i nostri due eroi che si dipanano parallelamente una all’altra, ma in epoche distinte.
Luoghi e incontri in qualche maniera convergono, gestiti in modo ineccepibile dall’autore, accomunando i nostri campioni in avventure dai tratti similari ma imprevedibili. Quindi lo spunto è pregevole e anche ben trasposto, quello che però non mi ha convinto appieno è la prosa dell’autore.
Lo stile del Pavanello rimane piuttosto piatto, senza slanci di particolare effetto. Ho notato anche qualche problemino con la consecutio temporum e il fatto stesso che lo abbia notato io, che tendo a perdermi se la storia mi coinvolge, trascurando errori e problemi, è da solo un indicatore che qualcosa non sia andato per il verso giusto.
Purtroppo, aggiungo io.
La cosa mi ha sorpreso ancor più, quando sono andato a spulciare internet in cerca di informazioni sull’autore e ho scoperto trattarsi di un “cavallo di razza”, dal pedigree di tutto rispetto, con premi a concorsi vari.
Opto quindi per l’ipotesi che abbia scritto questo racconto con una certa fretta, limitandosi forse a fare il compitino senza approfondire più di tanto, oppure che il supporto dell’editing esterno sia stato sottovalutato.
Ripeto, la struttura del testo e l’idea che ne sta alla base è pregevole, così come l’ambientazione che riesce a calarci nel vecchio west pur avendo a che fare con gli spazi limitati dovuti al genere letterario del racconto, eppure la sensazione che il risultato finale sarebbe potuto essere ben altro è molto vivida.
Dialoghi sbrigativi e un po’ posticci non contribuiscono a valorizzare il racconto, anzi ne accentuano l’impressione che la fase di rifinitura sia saltata.
Pregevole il tocco di “bizzarro” che viene inserito nel testo e che contribuisce ad agevolare l’allaccio delle due vicende distinte e che nel complesso non stona per nulla conferendo anzi quel pizzico di originalità in più.
Insomma, per ora una sufficienza, in attesa magari di una versione rivista capace di limare le sbavature conquistandosi così un punticino in più.
Ad ogni modo, essendo uno dei pochi testi western in circolazione, imperdibile per gli amanti del genere.
Dello stesso autore segnalo anche il racconto, a sua volta offertoci gratuitamente