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Titolo originale:
Space Pirate Captain Harlock
Genere: Animazione
Regia: Shinji
Aramaki
Trama:
Capitan Harlock è l'unico uomo rimasto ad opporsi
alla corrotta Coalizione Gaia ed a cercare di impedire l'estensione
del suo dominio all'intero mondo intergalattico. Deciso a vendicarsi
contro coloro che hanno fatto del male sia a lui che a tutto il
genere umano, il misterioso pirata dello spazio erra nell'universo
sulla sua astronave da guerra, l'Arcadia, attaccando spavaldamente e
saccheggiando le navi nemiche.
Il
capo della flotta di Gaia, Ezra, cerca un modo per neutralizzare la
minaccia e impedire al coraggioso capitano di contrastarlo.
Harlock
guida la sua leale ciurma in una rischiosissima missione: disfare i
"nodi del tempo" e riportare la Terra ad un'epoca in cui
era ancora abitata dall'uomo. È l'anno 2977 e 500 miliardi di esseri
umani dispersi nell'universo desiderano ardentemente fare ritorno a
quel pianeta che ancora sentono come la propria casa.
Il
ribelle Harlock e la sua truppa fidata sono la sola speranza per il
genere umano di poter un giorno raddrizzare tutti i torti subiti
dalla Coalizione.
Commento:
Iniziamo
con il confessare che non ricordo nulla della serie animata della mia
infanzia, quindi non saprei dire se il film la
riprenda/approfondisca/stravolga. Poco male. Quel che conta in questa
sede è che il film mi è piaciuto. Parecchio anche, e non solo per
l’ambientazione cupa e a dir poco mozzafiato. Immagini capaci di
coinvolgere appieno anche senza il 3D, garantito. Eppure non sono
solo le scenografie maestose a rendere Capitan Harlock un Signor
film. Trama e personaggi si integrano alla perfezione con l’impianto
scenico originando una pellicola interessantissima.
L’Arcadia
è un personaggio vivo, a se stante, dotata di pari carisma rispetto
al proprio capitano, che risulta essere tutt’altro che un eroe
privo di macchia. Un uomo ossessionato da un’idea che potrebbe
rappresentare la salvezza dell’umanità, ma che in caso di un suo
errore di valutazione, ne causerebbe l’estinzione.
Una
sorta di profeta (oltre che un vero ecoterrorista ^_^) al quale non
si può far altro che donare la propria fede incondizionata oppure
tenersene alla larga.
La
cosa che mi ha colpito (positivamente) è che anche i suoi
“avversari” diretti basculano fra azioni riprovevoli e slanci di
eroismo, contribuendo a donare allo spettatore un certo imbarazzo nel
tifare spudoratamente per l’uno piuttosto che per l’altro.
Un mix di sentimenti quindi che donando alla
pellicola una profondità ben superiore a quella che ci si sarebbe
potuti attendere, per non parlare ovviamente dei temi trattati che ci
riguardano tutti direttamente: lo sfacelo dell’ecosistema
terrestre, l’ipocrisia delle autorità capaci di stravolgere la
realtà dei fatti con messinscene volte a mantenere mansuete le
folle, la pericolosità (e al contempo la purezza) di tutti i
fondamentalismi.
Insomma, una visione molto soddisfacente
e che consiglio a tutti, perché riesce a racchiudere azione e
sentimento ed aiuta a riflettere su temi che prima o poi andranno
affrontati se non vogliamo ridurci anche noi a vagare nello spazio
privi di una patria cui poter tornare.
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