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venerdì 24 luglio 2015

"Trilogia della Fondazione" di Isaac Asimov

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Titolo: Trilogia della Fondazione

Autore: Isaac Asimov

Genere: Fantascienza

Rating: 8

Prezzo: Euro 14,45 (cartaceo)






Sinossi:


Sono qui riuniti i tre romanzi della Fondazione, la grandiosa saga premiata nel 1966 come miglior ciclo fantascientifico di ogni tempo. La vicenda, ambientata in un lontano futuro, ha inizio quando l'Impero Galattico, che da secoli esercita il suo potere su tutti i pianeti conosciuti, scompare, e si annunciano trentamila anni di ignoranza e violenza. Hari Seldon, creatore della rivoluzionaria scienza della "psicostoria", sa quale triste futuro aspetta l'umanità. Per preservare la civiltà, decide di riunire i migliori scienziati e studiosi su Terminus, un piccolo pianeta ai margini della Galassia. E la Fondazione, rimasta l'unico faro del sapere, ma sotto la perenne minaccia dei mutanti che intendono distruggerla.


Recensione:

Era ora che io ponessi rimedio a questa lacuna vergognosa, quindi mi sono deciso a prendere in mano un romanzo di Asimov.



Nulla da dire, questa “Trilogia della Fondazione” non ha certo deluso le aspettative: si tratta di un classico imperdibile, che piacerà non solo agli appassionati di fantascienza poiché questa non è altro che il teatro all'interno del quale viene a svolgersi una rappresentazione spettacolare che va ben oltre i confini del genere.
Asimov è un Maestro e lo si intuisce dalla grandiosità del suo progetto, studiato nei dettagli e capace di tenere incollato il lettore alle pagine del romanzo, permettendogli di ripercorrere i cinque secoli di storia conseguenti alla caduta dell'Impero Galattico in una lunga cavalcata appagante.
Il vero protagonista di questa Saga è proprio l'Universo e la civiltà umana che ospita.
Un obbiettivo non certo semplice, ma che l'autore riesce a raggiungere facendoci sentire infinitamente vicini alle vicissitudini della civiltà descritta, sull'orlo del baratro della barbarie eterna.
Infiniti pianeti con le proprie caratteristiche specifiche che tuttavia l'autore avrà l'abilità di renderci familiari, giocando con i protagonisti e i loro discendenti con descrizioni che saltano nel corso degli anni di decadi intere, eppure riuscendo a non far mai spiazzare il lettore ed anzi ad aumentarne l'empatia verso il suo costrutto fantascientifico, realistico sin nei minimi dettagli.
Non serve un unico protagonista per conquistare il lettore, visto che la storia copre un arco temporale di tale portata sarebbe stato impossibile, quindi il focus si sposta su un progetto che sta alla base del destino dell'umanità, un oracolo messo in piedi da un precursore di una scienza capace di predire statisticamente gli eventi futuri, tal Hari Seldon, che con la sua profezia autoavverante caratterizzerà gli intrecci della trilogia.
Un progetto che aleggerà sull'intera opera e che assurgerà a mantra ingenerando filoni narrativi eccellenti dai profondi risvolti sociologici.
Asimov sfodera la sua conoscenza sugli andamenti comportamentali e sui meccanismi psicologici che caratterizzano le masse, dando origine e una trama credibile e intrigante con colpi di scena e macchinazioni sofisticate capaci di conquistare ogni lettore a prescindere dalla scenografia fantascientifica che rimane un puro sfondo per ambientare un romanzo profondo e appagante.
Insomma non c'è molto da aggiungere, un romanzo che mi ha conquistato, una prosa elegante e scorrevole che non risente degli oltre 50 anni che ci separano dalla sua prima edizione.
Per gli amanti della letteratura d'evasione, un must.

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