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domenica 21 gennaio 2018

Recensione: Lo Spirito e l’Isola di Simone Giudici


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Titolo: Lo Spirito e l'Isola

Autore: Simone Giudici

Genere: Thriller

Prezzo: Ebook 0,99 - Cartaceo 11,90

Rating: 7,5

Sinossi: Chestertown, Maryland, 1889. Ernest Christian Reiche, bizzarro inventore di origini tedesche, costruisce la prima tavola Ouija della storia, allo scopo di dare il via ad una lucrosa attività commerciale. Quando però la proverà per la prima volta, ne verrà lui stesso terrorizzato. 


Isola di Marettimo, estate 1989. La giovane Annele Morris manda avanti da sola la pensione “Stella Marina”, aperta anni prima dalla mamma e dal nonno, morti misteriosamente quindici anni prima. La notte di San Lorenzo Annele acquista da un misterioso individuo una vecchia tavola Ouija e grazie al fortuito ritrovamento del prezioso diario di guerra del nonno Alfred , riuscirà finalmente a svelare il mistero che avvolge da tempo la sua famiglia e liberare la magia che si cela da più di un secolo nella tavola Ouija. 


Da Monterey a Baltimora, attraverso l’infernale deserto del Marocco, fino alla magica Isola di Marettimo: questo libro vi terrà incollati alle sue pagine fino all’imprevedibile e sconvolgente rivelazione finale.

Recensione: Lo Spirito e l’Isola di Simone Giudici è un romanzo particolare, sin dal principio. Dopo una ventina di pagine avevo già valutato l’autore degno del massimo rispetto. Sono sorpreso al pensiero che questo possa essere il suo primo romanzo, sia per quanto riguarda la fluidità della prosa, che per l’abilità con la quale riesce a gestire gli intrecci assunti dalla trama nel corso della narrazione. Ammetto che, a mio parere, in alcuni tratti l’amore per l’isola di Marettimo, che traspare chiara e forte nel testo, abbia preso un po’ la mano all’autore, facendolo dilungare in narrazioni che rallentano il ritmo del romanzo. In compenso credo nessuna agenzia viaggi possa vantare un lavoro altrettanto capace di invogliare una visita a questa piccola realtà siciliana. Io vivo in mezzo ai monti, ma amo il mare, e a quanto pare Marettimo rappresenta il paradiso terrestre per quelli che sono i miei personali gusti.
Tornando a noi, e alla storia narrataci dal Giudici, possiamo dire che per gran parte del romanzo, il soprannaturale rimane ai margini della narrazione. Ogni tanto viene richiamato qualche evento particolare, ma rimane confinato (sapientemente) a distanza da quelli che sono gli avvenimenti narrati.
Ci troveremo catapultati al seguito dei parà americani durante la seconda guerra mondiale, grazie alla lettura delle pagine del diario del nonno della protagonista, così come in posti remoti per assimilare la peculiarità delle origini della tavola Ouija, di cui alla sinossi, ma la gran parte degli eventi avviene nei ristretti confini dell’isola di Marettimo. 
Avremo così modo di assistere alla storia della giovane Annele che ci verrà narrata con una sensibilità straordinaria da parte del Giudici. Confesso che ero certo di trovarmi al cospetto di un’autrice donna, data la marcata delicatezza e raffinatezza estetica di alcune scene, e all’analisi dei sentimenti della fanciulla. Invece ho scoperto trattarsi di un Simone, quindi complimenti doppi a lui, non perché gli autori maschi siano tutti rozzi barbari, ma non è certo da tutti una tale acutezza di sguardo sulle vicende del mondo e la capacità di trasporla su pagina con tale eleganza e finezza.
Nel testo sono presenti alcuni refusi, ma nulla in grado di inficiare la bontà di un romanzo che si mantiene interessante dall’inizio all'epilogo. La versione dell’ebook che ho letto non presenta problemi, impaginazione a regola d’arte, cover a tema e prezzo simbolico di 0,99 Euro.
Non sono un grande esperto di gialli e thriller, non sono quindi in grado di affermare con certezza che gli indizi sparsi nel testo e la costruzione della trama siano del tutto originali, ma posso garantire che la storia appare razionale nella sua peculiarità e invoglia ad andare avanti senza soste.
Buon esordio quindi per Simone Giudici e un bel rating di 7,5. 
Complimenti!





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