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domenica 28 ottobre 2012

"Masternheim" di Alessandro Scalzo [Rating A+]





Titolo: Masternheim
Autore: Alessandro Scalzo
Pagine: 300 ca.
Rating: A+
Genere: Fantascientifico-fantasy
Link download (gratuito)






Finalista per il premio Urania nel 2009, Masternheim non è un romanzo facile da recensire... potrei definirlo un libro science-fantasy con un tocco di distopia. Dentro ci si trova di tutto: vampiri, uomini-ratto, mutanti, zombie, alieni e umani, la magia.
La vicenda è ambientata in un lontano futuro, su un pianeta che altro non è che una colonia della Terra. L’uomo ha progredito tanto, in scienza e tecnologia, è arrivato a conquistare nuovi pianeti, ha costruito dei mutanti per farne schiavi, è coinvolto in guerre inter-galattiche etc. Fino a che la società collassa, regredendo di migliaia di anni con scenari apocalittici.
Così si presenta Masternheim, una città, ultimo baluardo dell’umanità di questa colonia lontana.
Le vestigia di quella che doveva essere la metropoli nel passato e della sua tecnologia sono ancora tutte lì, e tutte in palese rovina. La società richiama alla memoria quella medievale con le sue atmosfere cupe e il suo fanatismo religioso, con pellegrini e crociati che salmodiano e si flagellano per espiare i loro peccati e si radunano sotto la torre di ferro in attesa del ritorno di Gregor, il Salvatore.


I pochi superstiti vivono barricati nelle case perché nella città imperversa un morbo, la peste dei vermi, che rende gli esseri umani dei non-morti. Zombie pronti a fare banchetto con i propri simili…. nel senso che questi sono la loro portata principale. Avete presente Resident Evil? Ecco.
Sotto i loro piedi, uomini-ratto, mutanti creati dagli uomini per essere utilizzati nelle miniere, scavano gallerie sotterranee meditando la loro vendetta.
In questo scenario si svolgono le vicende di un gruppo di guerrieri saxxon guidati da uno sciamano, due vampiri, un burattinaio pazzo e una strega; tutti cercano una cosa sola: un uomo con una cicatrice sulla gola.
C’è da dire cha all’inizio la lettura mi ha spiazzata, i personaggi sono tanti e le loro vicende si susseguono così veloci tanto che è stato difficile affezionarsi a qualcuno di loro. In effetti, nessuno di loro spicca in modo particolare.
La vicenda sembra non avere un protagonista, non è la storia di qualcuno in particolare, ma di tutti e di nessuno, direi più della città. Sì, è la storia di Masternheim, appunto. Questo non mi ha impedito di affezionarmi un po’ al saxxon Aix o di provare antipatia per la strega Morgause (che comunque alla fine, almeno ai miei occhi, si è riscattata)
Il ritmo del racconto è serrato, lo stile è scorrevole e presto ci si trova coinvolti nella storia desiderosi di andare avanti per conoscere la fine. Troveranno l’uomo con la cicatrice? Perché lo cercano?
Inoltre, nonostante io non ami particolarmente i ratti nella loro forma comune e quindi sono propensa a pensare che amerei anche meno una loro versione mutante, quelli di Masternheim, se non fossero decisamente meschini, potrebbero anche risultare simpatici, visto il loro modo buffo e disarticolato di esprimersi nella nostra lingua, cosa che li rende senz’ altro divertenti e dà al libro quel tocco di umorismo che non guasta mai.
Io sono ghiotta di fantasy, fantascienza e distopie, amo tutto ciò che riesce a strapparmi da questo mondo e catapultarmi in un altro. Questo romanzo c’è riuscito, pur con un brivido, ho visto Masternheim.
Questo libro è consigliato per chi come me ama leggere di mondi alternativi, futuri più o meno probabili con la presenza di personaggi fantastici e un pizzico di magia.

Valeottantadue

1 commento:

  1. L'ambientazione è intrigante, sembra un bel connubio di vari generi.

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