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domenica 16 ottobre 2016

Recensione: Le forme-pensiero di Besant Annie e Leadbeater Charles W.

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Sinossi:


La riedizione di un classico della Teosofia, corredato da un prezioso inserto a

colori che esemplifica gli studi all’avanguardia di Annie Besant e Charles W.
Leadbeater. Le conoscenze senza tempo di studiosi che hanno contribuito alla
diffusione della conoscenza orientale in occidente.
“Avrete sovente sentito dire che i pensieri sono cose reali, e molti sono già persuasi della verità di tale asserzione. Eppure ben pochi hanno un’idea chiara di ciò che può essere un pensiero, e questo libro ha precisamente lo scopo di chiarire tale lacuna.” scrivono A. Besant e C. W. Leadbeater. Le forme-pensiero sono entità viventi, generate dai pensieri umani, sono costituite da una vibrazione irradiante, un colore ed una forma. Interessante notare come questi studi non si discostino di molto, a quasi un secolo di distanza, dalle più moderne teorie della fisica quantistica. Un testo fondamentale per comprendere le origini del pensiero moderno riguardo alle potenzialità del nostro pensiero e della sua energia.



Recensione:

Altra incursione nel mondo della mistica, oramai un vizietto che non riesco più a togliermi. Si tratta di un volumetto in formato ridotto, tascabile di un centinaio di pagine, ma denso di argomentazioni.
Gli autori, Annie Besant e Charles Leadbeater, come da titolo, si concentrano sulla spiegazione dei piani che vanno oltre quello materiale, affrontando quelle che vengono definite le forme pensiero, ossia le entità che originano dalla mente degli uomini.
Una curiosità che mi ha colpito molto: nell’esposizione della teoria relativa alle forme pensiero, l’autrice fa l’esempio degli scrittori che, bene o male, pur all’oscuro delle convinzioni degli autori (per loro sono certezze intendiamoci, non teorie), percepiscono la forza presente nei personaggi-idea dei loro romanzi. I personaggi sono a tutti gli effetti delle forme pensiero che vengono dotate della forza per “agire” andando ben oltre alla volontà iniziale dell’autore stesso. 
La cosa può apparire bizzarra, ma confesso, nel piccolo della mia esperienza personale da scrittore amatoriale, di averla sperimentata in prima persona. A ben vedere è stata proprio quest’esperienza diretta a farmi avvicinare allo studio di queste teorie e mi ha condotto sino a questo libro. Una sorta di chiusura del cerchio insomma.
“Le Forme Pensiero”, dopo l’iniziale esposizione dei convincimenti degli autori in merito al piano astrale e alle forme pensiero, lascia ampio spazio alla descrizione delle tavole che accompagnano l’opera e che ci mostrano quello che gli occhi dei veggenti riescono a vedere: le forme ed i colori degli stati d’animo e dei sentimenti delle persone.
Ci inoltriamo così in un mondo affascinante, fatto di diverse dimensioni, nelle quali i singoli pensieri degli uomini hanno capacità di influenzare gli animi affini, pronti a recepirle. Si tratta di postulati dal fascino indiscutibile, che ci si voglia credere o meno. L’autrice ne descrive forme e colori in modo preciso, arrivando alla conclusione che solo un mutamento in positivo dei parti delle menti degli uomini, possa far sì che, per risonanza, il “bene” possa trionfare, ossia che l’umanità possa progredire nel suo processo evolutivo.
Interessante anche la spiegazione finale sulle capacità espressive e d’influenza sui pensieri e gli stati d’animo delle persone derivanti dalla musica. Teniamo a mente che il testo è stato scritto in tempi nei quali la musicoterapia (almeno il riconoscimento da parte della scienza ufficiale) era solo agli albori e le convinzioni degli autori in questo ambito si sposano alla perfezione con il corpus teorico prodotto in precedenza nel testo sulle forme pensiero.
Insomma un libricino che getta diversi semini che potranno trovare terreno fertile in quelle menti che già si trovino in sintonia con questo genere di “filosofia”, e che potranno ugualmente stuzzicare coloro i quali ancora non abbiamo provato una tale affinità, ma siano pronti a porsi delle domande.

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