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domenica 5 febbraio 2017

Recensione: Torce nel Diluvio di Thomas Mazzantini [Rating 6]


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Titolo: Torce nel Diluvio

Autore: Thomas Mazzantini 

Genere: Apocalittico

Prezzo: Euro 2,99

Rating: 6/10


Sinossi: 913: Il Diluvio ha sommerso ogni cosa, tranne la Città Santa di Sirat. Gli esseri umani superstiti cercano di sopravvivere tra le sue rovine, infestate da creature ostili.


1892: Il giovane Ashvin si prepara a una giornata come le altre in un mondo dominato da due misteriosi gruppi, il Vuoto e la Monade, adorati come divinità. Ma quel giorno Ashvin e i suoi amici scopriranno qualcosa in un campo di cavoli, che cambierà per sempre la loro vita e quella dell’umanità intera.



Un viaggio avanti e indietro nel tempo tra speranza, brutalità e mistero, per scoprire il come e il perché dell’apocalisse. 
Per cercare di cambiare il destino del mondo.

Recensione: Oggi vi presento Torce nel Diluvio, un testo caratterizzato a mio parere da alti e bassi, ambientato in un mondo post apocalittico ricreato ex novo dall’autore, che non si limita agli aspetti prettamente paesaggistici post diluvio universale, ma sviluppa un contesto religioso/mitologico attingendo in parte dalla tradizione, in parte rielaborandolo in modo originale con divinità e affini capaci di incuriosire. 
Ecco, l’originalità è l’aspetto che maggiormente mi è piaciuto nel lavoro del Mazzantini. L’ambiente post diluvio, con tutti i residui che un'inondazione planetaria può lasciare, si percepisce in modo rilevante soprattutto all’inizio, poi purtroppo questo aspetto piacevole della scenografia tende ad andare scemando col prosieguo della narrazione. Un peccato a mio avviso.

Ad ogni modo Eoni, Asura e la rispettiva rielaborazione che ne fa l’autore per calarli nel suo testo, sono le parti più visionarie e meglio riuscite, e l’idea stessa che origina il tutto, e che ci verrà spiegata solo sul finire della storia, è indubbiamente pregevole e costituisce un’ottima intuizione. Non posso addentrarmi maggiormente sulla vicenda per non rovinarvi la sorpresa, ma lo scontro finale e le sue vere ragioni, saranno una piacevole sorpresa, capace di lasciarci sbalorditi, pur rimanendo perfettamente razionale e con una sua logica ben precisa. Ciò che invece mi convince meno è la realizzazione dell’intento dell’autore, che forse si complica troppo le cose.
Ho trovato l’inizio del romanzo un po’ farraginoso, con le diverse linee narrative che si alternano in periodi differenti e con personaggi differenti, con il risultato di spiazzare il lettore che non ha molti appigli alla realtà comune che conosce, e ci si impiega parecchio ad entrare in empatia con i protagonisti, lasciandoci infine trasportare dall’evoluzione della vicenda. 
Forse, un inserimento più soft e graduale dei personaggi sarebbe stato più appropriato, visto che già l’ambiente in cui ci vengono presentati non ci è familiare, così come la società che si è “consolidata” dopo il disastro. Ad ogni modo si parla di un parere prettamente personale.
Alcune vicende e scelte dei personaggi mi sono parse un po’ troppo forzate, innaturali insomma, e finalizzate unicamente a perseguire la trama così come pensata e pianificata dall’autore. E’ una sensazione che mi è balenata più volte nel corso del romanzo, quindi non posso non esporla, anche se forse ad altri non salterà all’occhio, o non la valuteranno rilevante.
Infine la prosa. A tratti non è fluidissima, caratterizzata da una cadenza che alle volte risulta mono-tono, con frasi brevi poste una di seguito all’altra che danno un ritmo a mio parere eccessivamente cadenzato.
Giunto a questo punto mi trovo a rileggere quanto scritto e mi pare di esserci andato troppo pesante, perché in fin dei conti la storia è stata piacevole, il combattimento finale altrettanto, quindi non vorrei fuorviare potenziali lettori su un romanzo che raggiunge ad ogni modo la sufficienza piena.  
Nulla da ridire in merito all’allestimento del prodotto ebook, testo e impaginazioni curati, pochissimi refusi e prezzo incentivante.
Voto finale 6.

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