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domenica 19 novembre 2017

Recensione: Caccia mortale di Stefano Marguccio [Rating 6,5]


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Titolo: Caccia Mortale


Editore:  Delos Digital

Genere: Fantasy

Prezzo: Ebook € 3,99

Rating: 6,5

Sinossi: Il primo romanzo delle Cronache dei Due Mondi, un nuovo, possente ciclo fantasy che vi porterà in un universo in cui per vivere e per ottenere piena dignità, gli uomini devono combattere. Anche contro creature che non provengono dal loro mondo...Il cielo di Arkandia è avaro di nuvole quanto la sua terra lo è di giustizia. Delion di Rubra, primicerio del monastero di Urd il Profeta, è un senza cognome. Nel sistema corrotto della Confederazione uno come lui conta zero. Per questo ha deciso di unirsi a una società segreta che promette di rovesciare l'ordine costituito per sostituirlo con uno più equo, guidato da un uomo solo, come ai tempi dei re. Il suo sogno di cambiamento, però, vive il tempo di una notte. Un terremoto distruttore rade al suolo la città in cui vive, rimescolando le carte della sua partita con il destino. Un demone lo scruta dalle tenebre di una stanza gelida. Una fanciulla dai capelli immacolati trascrive tutto quello che dice e fa. La caccia è appena iniziata, e i mondi che sono stati separati presto saranno uniti di nuovo. Segui le avventure di Delion di Rubra nel ciclo delle Cronache dei Due Mondi!       Stefano Marguccio (Milano, 1975). Dopo aver viaggiato il mondo tramite gli album di fotografie di famiglia, decide di fare del viaggio la sua professione. Laureato in Giurisprudenza, Master in Diplomacy dell'ISPI, Master in Management Pubblico della SDA Bocconi, fa le sue prime esperienze di lavoro sia nel settore privato che nel pubblico. Nel 2004 entra a far parte del corpo diplomatico della Repubblica Italiana. Da allora gli aerei lo hanno portato per lavoro in mezzo mondo. Appassionato di fantasy e di cavalli fin dalle elementari, nel 2010 inizia a scrivere le Cronache dei Due Mondi. Sua figlia, in un tema, ci ha tenuto a mettere su carta che è il membro più strano della sua famglia. Dal maggio 2014 è il Consigliere Diplomatico del Ministro dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare.

Recensione: Oggi ci diamo al fantasy, presentandovi "Caccia Mortale" di Stefano Marguccio, edito da Delos Digital.
Era un po’ che non leggevo un romanzo fantasy scritto da un autore italiano, pur essendo il genere che prediligo, come dimostrano i lavoretti con i quali mi balocco in qualità di artigiano della scrittura. La ragione è molto semplice: temo che in Italia il fantasy sia considerato ancora un genere dedicato a giovanissimi e adolescenti, mentre io lo interpreto differentemente, o perlomeno i testi cui mi volgo sono quelli più “complessi” e articolati rispetto al classico fantasy “formativo”. Ho fatto questa premessa cogliendo l’occasione fornitami dal romanzo del Marguccio, poiché “Caccia Mortale” si inserisce proprio in questo filone classico.
L’autore inserisce qualche elemento per differenziare la sua opera dalla moltitudine, generando un secondo mondo che compenetra quello della realtà “ordinaria”. Questo espediente è la parte che più mi è piaciuta del libro, e spero che nel secondo volume venga maggiormente sfruttata. In effetti questo primo tassello è solo l’inizio della Saga, e va detto che lascia parecchi punti aperti. Andiamo per ordine.
Le contaminazioni e prese di spunto dalla spiritualità orientaleggiante sono evidenti e appaiono ben curate. Probabile che l’autore si cimenti in prima persona con tali pratiche, data l’accuratezza con la quale le affronta, anzi a dire il vero ho il sospetto che le conoscenze del Margucci si allarghino agli affascinanti campi delle dottrine misteriche considerando gli spunti che compaiono qua e là nel corso della lettura. L’idea dei due mondi “sovrapposti” è affascinante e ben gestita, anche se all’inizio si fatica ad ambientarsi in questa realtà e a coglierne i “confini”.  Altrettanto però non posso dire per l’originalità della presenza del solito prescelto accompagnato dalla sua “guida spirituale”, che perlomeno ha qualche tratto distintivo capace da distaccarla dai soliti maestri. Quella del predestinato che si deve convincere dei propri poteri latenti e prenderne piena coscienza è un leitmotiv del fantasy che personalmente io non reggo più. Trattasi quindi di un problema mio, ma che francamente non posso non citare, poiché ritengo siano in molti a considerarlo un fattore sin troppo abusato, per quanto di volta in volta i diversi autori tentino di arricchirlo di elementi nuovi, così come tenta di fare anche Marguccio, ma la linearità della vicenda non mi convince ugualmente.
Il romanzo è scritto bene, i refusi sono limitati, ma manca a mio avviso di mordente e alle volte da una sensazione che non saprei definire con altro termine che asetticità. L’ambientazione è pregevole, la prosa pure, i personaggi seppur non particolarmente originali, sono ben strutturati, quello che manca è il guizzo, quello spunto in più per rendere il testo qualcosa capace di distinguersi per originalità. E’ un peccato, a mio avviso, perché il lavoro fatto dall’autore è evidente, gli ingredienti sono pregiati, ma il risultato finale manca di qualcosa. Sono convinto che il secondo volume, forte dei molti spunti non trattati in questo, saprà darci maggiori soddisfazioni.
Un testo che a mio avviso può essere adatto come introduzione al fantasy, per chi non si sia mai accostato a questo genere, ma non pensato per chi si nutre di romanzi del genere da una ventina d’anni. Voto 6,5.

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