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Sinossi:
Il Commissario Ciaphas Cain – eroe dell’Imperium e rinomato in tutto il settore per il suo coraggio e il suo valore – viene inviato per aiutare a mantenere l’ordine su un mondo avamposto ai confini dello spazio T’au. Ma quando l’ambasciatore alieno viene assassinato e la situazione sfugge rapidamente di mano, Cain e il suo reggimento di Valhalliani si trovano nel bel mezzo di una guerra. Mentre la Guardia Imperiale lotta per contenere un’insurrezione civile globale, riuscirà l’astuto Commissario Cain a scoprire l’identità del vero antagonista prima che il pianeta venga perso nell’Imperium per sempre?
Recensione:
Nuovo romanzo della serie di Warhammer 40.000 edito da AlaNera edizioni: oggi vi parlo di “Per l’Imperatore” di Sandy Mitchell. Vi anticipo che anche questa volta il divertimento e la soddisfazione sono stati abbondanti, per cui torno a ringraziare l’editore per aver portato in Italia anche questo lavoro.
Il protagonista di questa storia, Ciaphas Cain, nonostante nella nostra lingua il nome possa far sorridere, è un commissario ed eroe dell’Imperium, rinomato in tutto il settore per il suo coraggio e le sue innumerevoli imprese. La cosa bella però è che lo è diventato in modo del tutto involontario, non per un innato carisma e sprezzo del pericolo, quanto per coincidenze ed eventi apparentemente fortuiti. Ciaphas Cain, infatti, è più interessato alla propria sopravvivenza che a quella dell’Impero. Il suo fine ultimo è quello di preservare la propria incolumità, in ogni modo, anche se pare proprio che nell’ottemperare a questa sua massima priorità ed aspirazione del tutto egoistica, il fato, o forse la volontà stessa dell’Imperatore, gli facciano compiere azioni volte a glorificare l’Impero e la sua personalità.
L’autore è abilissimo nel tessere le trame adatte a far spiccare le doti di sopravvivenza del protagonista, per poi capovolgerle a favore dell’Impero tutto, condendo la storia con generose dosi di ironia. Bella vicenda, begli scontri, colpi di scena, non manca nulla. Soprattutto il contrasto fra l’indole furbesca del nostro commissario, paragonata con lo stoicismo degli altri Inquisitori e Commissari presenti nelle altre Saghe di WH40K. Penso ai vari integerrimi e irreprensibili Eisenhorn, o Severina Reine. Il nostro Ciaphas è di tutt’altra pasta, anche se sotto sotto, forse è solo la sua capacità di prendersi meno sul serio, di alleggerire le varie situazioni, a renderlo differente dai suoi monolitici colleghi, ma il carattere e la tempra non sono da meno. Gran bel personaggio. Consigliato anche questo lavoro. Complimenti ad AlaNera anche per la minor quantità di refusi presenti nel testo. Passi avanti ben venuti! Voto 8
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