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domenica 29 maggio 2016

Entombed di Riccardo Giacchi [Rating 7]

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Titolo: Entombed


Genere: Sci-fi

Rating: 7

Prezzo: Euro 3,99


Sinossi
Un romanzo apocalittico, dalle sfumature noir. Entombed è una storia di disfatta e rivincita, un techno thriller in cui il senso dell’onore e del sacrificio fanno da sfondo all’invasione di una razza spietata. L’Autore, con una sapiente serie di salti temporali, ci racconta il destino degli umani, costretti a vivere in bunker sotterranei per sopravvivere, attraverso la storia del maggiore Garrison. Un eroe che lotta sotto la bandiera dell’unità dei popoli e che farà luce su un mistero, quello della Vergine di Ferro, che lascerà il lettore col fiato sospeso fino al colpo di scena finale. Consigliato agli amanti del genere e a coloro che amano le storie ritratte sullo sfondo catastrofico di un pianeta distrutto.”
Nel 2054 una nuova ondata di sangue scorre sulla Terra, come mai prima di allora. Nessuna guerra tra gli uomini l'ha causata, ma l'arrivo lesto e brutale dei nuovi arrivati. Dopo la caduta del meteorite Luxifer, inabissatosi nell'Atlantico, essi sciamano nelle vie disseminando morte e caos. La disperazione fa sì che i governi si uniscano sotto un'unica bandiera in nome della sopravvivenza comune. Quando ormai si teme il peggio e l'invasione sembra incontenibile, sorge un vecchio programma di combattimento: i Giant 02, mastodontiche macchine da guerra riadattate per il rastrellamento della feccia mostruosa. A comandare lo squadrone è il maggiore Garrison, le cui gesta eroiche faranno affiorare sconvolgenti verità, poiché il misterioso ordine della Vergine di Ferro, che si credeva scomparso, è tornato...

Recensione:
Non saprei dire se si tratti di un racconto lungo o di un romanzo breve, ma di certo Entombed di Riccardo Giacchi è una storia arrembante, un concentrato di furore guerriero, un coacervo roboante di esplosioni, lamiere distorte e frattaglie aliene.
Basterebbe questa indicazione per indirizzare i potenziali lettori. Alle volte non servono lunghe disquisizioni per convincere o meno qualcuno a leggersi un romanzo, si tratta semplicemente di aspettative.
Certo, in Entombed affiora qualche flebile spiraglio di sentimento, ma sempre volto a giustificare l’azione conseguente. Odio, rabbia, furore e coraggio, ogni pagina trasuda di epicità, il ritmo si mantiene sempre alto e il volume del testo è tale per cui la cosa non dia affatto noia, catapultandoci nella disperata resistenza in cui si trova calata la nostra terra a poche decine d’anni da noi.
Ho apprezzato la mancanza di descrizioni più complete e approfondite del nemico alieno, escamotage che permette ad ognuno di  colmare questa assenza con i propri peggiori incubi personali.
Il testo presenta qualche errorino qua e là, ma nulla che possa inficiare il valore del tutto.
L’autore non ci concede tregua, gettandoci nel cuore della pugna sin dall’inizio e non lasciando mai la presa sul dispenser dell’adrenalina. Siete avvisati quindi, se cercate approfondimenti politici, arabeschi tecnologici o trame macchiavelliche, questo non è il testo che fa per voi. Qui c’è da salvare il genere umano, con il coltello fra i denti e poco spazio viene concesso a tutto ciò che non è finalizzato a tale scopo. 
Il romanzo è imbastito con cura seguendo questa linea guida e non si può certo dire che l’autore non riesca nel suo intento. L’azione si mantiene coinvolgente, le battaglie interessanti dall’inizio alla fine, la presenza dei Mech è ben trasposta, insomma nulla da ridire. La maestosità di alcune scene è memorabile e alcuni guizzi interessanti impreziosiscono una prosa già di suo molto scorrevole.
Per aumentare l’effetto di coinvolgimento verso il lettore, quasi a volerlo stordire con la brutalità e la velocità dell’azione, il Giacchi ricorre all’utilizzo della narrazione in prima persona, cosa che ho apprezzato molto. L’autore deve aver pianificato con dovizia ogni aspetto di questa sua creatura, o almeno questa è l’impressione che ne ho avuto. Nulla è stato lasciato al caso e la cosa stride con alcune cadute di stile che ho notato in un paio di punti del testo con l’utilizzo di vocaboli poco appropriati. Sviste, un paio di occasioni in tutto, ma che guastano l’atmosfera ansiogena sapientemente costruita. Errori di gioventù probabilmente e nulla più.
Non è il primo autore che pesco nel panorama degli autoprodotti ad attingere a piene mani dal panorama musicale metal per quanto concerne nomi e spunti e per tributare omaggio ai propri gruppi prediletti, ma è il primo caso nel quale la cosa non mi abbia infastidito. Le scelte sono ben calibrate ed azzeccate. Che dire, lunga vita al Metal!
Un prodotto ben confezionato quindi, capace d’intrattenerci a dovere e che si merita un bel 7 pieno e un autore che deve essere tenuto d’occhio, in attesa dei prossimi lavori. Non vado oltre questo voto perché ritengo si sarebbe potuto fare qualcosina in più per esplorare il carattere dei personaggi principali. Mi rendo conto che il rischio di spezzare il ritmo con divagazioni del genere avrebbe potuto inceppare la mitraglia dell’azione, ma visto che qualche spunto a tal riguardo è stato dato (soprattutto nel finale), avrei gradito un pizzico di approfondimento in più, giusto per evitare di percepirlo come una forzatura.
Ad ogni modo per gli amanti dell’avventura, dello scontro mozzafiato e dei colpi di scena (il finale è proprio una bella botta), non ho motivo per non consigliarvelo vivamente!

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