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domenica 1 maggio 2016

I figli di Tlaloc. A.R.C.A. di Matteo Marchisio [Rating 6,5]

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Titolo: 
 I Figli di Tlaloc


Serie: A.R.C.A. Armature robotizzate per combattimento aggressivo


Autore:  Matteo Marchisio

Genere: Fantascienza

Prezzo: Euro 2,49

Rating: 6,5

Sinossi: Frank “Boss” Basosky è uscito dal coma. La galassia è cambiata. Un nemico potente, creduto scomparso da secoli ha preso il controllo e si è insinuato in ogni civiltà umana. Non rimane che tirare le somme con i compagni rimasti e fare i conti con nuove minacce, vecchi amici ancora in vita e alleati inaspettati. Braccati dai Figli di Tlaloc i piloti della Decima Robotizzata fuggono fra le stelle, cercando scampo in giungle claustrofobiche o in relitti alla deriva nello spazio profondo. Il giovane Lucifer invece si scopre permeato da qualcosa di più che una forza inarrestabile. Riuscirà a controllarsi o porterà di nuovo la galassia al limite della 
distruzione?

Recensione:
Ci eravamo lasciati con l’augurio che il Marchisio avesse migliorato alcuni aspetti che secondo me penalizzavano la sua opera prima (qui la recensione completa), e questo seguito intitolato “I Figli di Tlaloc” coglie almeno in parte il nostro auspicio.
Il finale del romanzo è meno brusco del precedente, nessun dubbio, purtroppo invece gli errori, le distrazioni, i refusi e quant’altro vi possa venire in mente per quanto riguarda il cattivo editing, sono tuttora presenti.
Peccato, purtroppo il voto ne risentirà anche questa volta. Dispiace essere inflessibile, ma la mia vuole essere una “battaglia” a favore dell’intero insieme degli autori indipendenti, volta a sconfiggere i pregiudizi che aleggiano nei confronti dei loro scritti e che per essere dissipati necessitano di una cura maniacale nella lavorazione degli ebook, quindi niente sconti.
A parte questo, la storia imbastita dall’autore è assolutamente pregevole.
Dimenticate i ritmi furiosi del primo episodio, ma non per questo temete per il peggio!
I Figli di Tlaloc ha un taglio diverso, più d’approfondimento direi. L’universo creato dal Marchisio viene indagato e curato con maggior attenzione, le diatribe e i  complotti fra le diverse fazioni si fanno più rilevanti e l’aspetto “strategico” del conflitto che sta mano a mano dilagando prende maggiore spessore.
Nuove culture e sistemi sociali vengono introdotti e approfonditi in modo realistico e perfettamente calzante, senza però togliere spazio alla X Robotizzata.
Sempre ben curate le parti più “tecniche” e capaci di calarci alla perfezione nell’ambientazione senza apparire mai eccessive o ridondanti. Armamenti, tattiche e cultura fantascientifica si mescolano al fine comune di originare qualcosa di realistico e godibilissimo.
Non mancano i colpi di scena, che arricchiscono anche il finale “costringendoci” a proseguire in quest’avventura. Anche in questo l’autore mostra la sua piena maturità e scaltrezza.
Ad ogni modo il maggior pregio delle opere del Marchisio a mio avviso risiede nei personaggi che riesce ad animare. Curati e credibili nei toni, hanno peculiarità singolari capaci di caratterizzarli molto bene sotto tutti i punti di vista, regalandoci un collettivo ad alto livello, capace di intrattenerci e tenerci sulle spine coinvolgendoci al punto giusto. I dialoghi nello specifico sono fluidi e coinvolgenti, mai forzati o innaturali. E’ un pregio non indifferente, quindi complimenti all’autore!
Anche l’ambiente in cui vengono calati i protagonisti e non, nonostante il Marchisio non si dilunghi eccessivamente nella caratterizzazione delle diverse culture, esprime la preparazione dell’autore, capace di sintetizzare caratteristiche socio-economiche salienti in modo tale da rendere l’intero universo e le sue dinamiche credibili. Aggiungiamo il culto di Tlaloc per dare un tocco di esoterismo misto a fanatismo religioso-teconologico e otterremo qualcosa di molto particolare e piacevole.
Ulteriore nota di merito per la bella cover dell'ebook: evocativa e ben realizzata.
Insomma, a costo di ripetermi, devo insistere sul problema dell’editing che non può non penalizzare pesantemente un’opera che altrimenti risulterebbe di primissimo livello. E’ un vero peccato dal mio punto di vista e mi spiace non poter andare oltre il 6,5, ma è una lacuna troppo importante, anche per l’immagine stessa di tutti gli autori schierati con Marchisio dalla parte dell’indipendenza e della battaglia che ognuno di essi deve fare per far crollare il pregiudizio che troppo spesso accomuna le opere autoprodotte a opere di basso livello. Forse pecco di eccessiva severità, ma credo che a beneficiare della maggior cura che ognuno di noi ponga nei propri scritti, sia infine tutta la categoria.

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