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domenica 24 dicembre 2017

Recensione: La vecchia religione di Dragon Rouge


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Sinossi: 
Volgarmente nota come stregoneria la Vecchia Religione in realtà non è affatto come viene descritta a seguito di questo secolare malinteso storico. Il libro si propone di dissipare tali incomprensioni mettendo in luce, in maniera comprensibile, la visione filosofica, religiosa ed esoterica di questa spontanea religiosità. - Cenni storici - La Wicca - Vivere la Vecchia Religione - Percorso iniziatico - Gli Dei della Vecchia Religione - La Dea - Il Calendario Sacro - Rituali e Cerimonie - Lo Spazio Sacro ... e molto altro.

Recensione:
Cosa c'è di meglio di un post natalizio dedicato alla recensione di un libro che tratta della Vecchia Religione? 
Senza alcun intento polemico, né di analisi dei casi di cristianizzazione di preesistenti festività "pagane", vi voglio presentare il testo di Dragon Rounge
Se c'è qualcosa che mi sento di sottolineare, prima di chiudere questa doverosa parentesi dovuta alla concomitanza della Vigilia di questo Santo Natale, è l'orrore crescente che, di anno in anno, provo nel vedere le masse di persone accapigliarsi in acquisti compulsivi, in futili diatribe sulla presenza o meno di crocifissi in classe (per poi non prendersi neppure la briga di spiegarne il significato ai figli), insomma, in breve alla superficialità che traspare dalla società che ci circonda. Questa filippica, che ovviamente è diretta anzitutto al sottoscritto, perché nessuno è immune alle nevrosi di questo periodo, mi permette di introdurre la recensione vera e propria. La Vecchia Religione, con i suoi pochi (ma buoni) precetti rappresenta una valida alternativa a quello che il moderno natale consumistico è diventato.  
La Vecchia Religione è un culto basato sulla Natura, intesa come manifestazione degli Dei stessi. Il fatto stesso di sradicare un abete per agghindarlo di palline in materie plastiche non è un buon inizio direi, ma ben peggiore mi appare l'offesa del gettare le tonnellate di cibo acquistate per cenoni e pranzi pantagruelici. Per non parlare dei quintali di imballaggi e confezioni che, prima o dopo, finiranno nei mari trasformandosi in trappole mortali per qualche specie acquatica. Ma sto divagando...


La Vecchia religione è nata spontaneamente, è "innata" direi io, essendo possibile far risalire le diverse tradizioni succedutesi nei millenni a quelli che vengono comunemente definiti gli Archetipi, da sempre costituenti la natura umana. 
Non ha intermediari, eliminando così le distorsioni dovute alla gestione del potere da parte di chi si ritiene un mediatore fra il fedele e il divino, così come non pretende di far proseliti e non pretende fede cieca, ma, attraverso lo strumento della magia, basa la propria autenticità sull'esperienza diretta e qui cito:
"Se comportandoti in una determinata maniera ottieni un determinato risultato prendine atto, può darsi che nel tempo arrivi anche a capirne il perché, ma se questo non dovesse succedere, evita di costruire miti e accetta semplicemente le cose per come in realtà stanno." 
La Vecchia Religione crede nel libero arbitrio, e nella diretta attribuzione di meriti e responsabilità. Il libero arbitrio mi permette di collegarmi all'omologazione oramai imperante e supportata da campagne pubblicitarie volte a indirizzare "il gregge" sin dalla più tenera età. Può essere un caso se su 12 bimbe della classe di mia figlia, tutte abbiano chiesto a Babbo Natale i medesimi regali? Insomma, se il libero arbitrio viene meno sin dall'età dei 6 anni, è meglio non pensare a cosa stiamo andando incontro. 
Torniamo a noi, a questo saggio nel quale l'autore si concentra sulle argomentazioni storico/teorico/filosofiche che stanno alla base di queste Credenze. Un testo semplice, agile e ben scritto che fa una rapida panoramica sul Mondo della Vecchia Religione, senza particolari slanci di originalità, a mio avviso, ma che rimanda gran parte della "ciccia" al volume successivo. 
Infatti, quella dedicata da Dragon Rouge alla Vecchia Religione, è una trilogia, composta appunto dal presente testo, dal successivo "Autoiniziazione alla Vecchia Religione" e dal conclusivo "Vivere la Vecchia Religione". Avendoli letti tutti, posso affermare che questo prima volume rappresenta un'introduzione adatta a chi non si sia mai interessato a tali argomenti, mentre a tutti gli altri consiglierei di iniziare direttamente dal seguito, che ho trovato veramente illuminante ed al quale dedicherò una recensione apposita a breve, anticipandovi solo che si tratta di un manualetto pratico, colmo di esercizi volti a far sviluppare i sensi necessari a progredire nella pratica concreta della Vecchia Religione. 
Non mi resta che augurarvi di trascorrere buone feste, dimenticando le inevitabili corse sfrenate degli ultimi giorni e concentrandoci sulla Magia che, guardando bene, è ancora possibile scorgere negli occhi dei nostri bambini.

BUONE  FESTE  DA  SCRITTORINDIPENDENTI.COM


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