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martedì 7 agosto 2018

Disfida nr. 71: Ti guarderò morire di Filippo Semplici


delos digital
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Compralo da La Bancarella di scrittorindipendenti


Titolo:Ti guarderò morire.


Editore: Delos Digital

Formato: ebook.

Genere: thriller.

Prezzo:3,99 euro (Adesso in offerta a 1,99 Euro)

Sinossi:
Quando Orlando parte per una vacanza in Toscana insieme a Elise, la sua compagna, ha la testa piena di idee: buon vino, campeggi, divertimento. Ma è sulla strada del ritorno, durante una sosta a Borgoladro, che qualcosa cambia. In quel piccolo paese arroccato tra le colline, abitato da vecchi in pensione, si respira unatmosfera ambigua. Quella gente è strana, e Orlando non tarderà a scoprire sulla sua pelle la loro vera natura omicida. Braccato, ferito, strappato dalle braccia di Elise, sarà costretto a una sfida contro il tempo e se stesso, se vorrà salvarla dalla furia bestiale degli abitanti. Ma mentre dovrà fare i conti con dolore e paura, troppi interrogativi emergono inquietanti: come mai quelle persone sembrano abituate a uccidere? E chi sono quelli là”? E soprattutto, cosa si nasconde davvero dietro lapparente quiete di un sonnacchioso paese toscano?
Perché tra i tanti misteri, una sola cosa è certa: a Borgoladro, nulla è quello che sembra.

Note/Commenti/Finalità dell’autore:
Da un po’ di tempo mi sono reso conto che la mattina, quando mi sveglio, sono due le cose più urgenti che faccio: spegnere la sveglia, e accendere il cellulare. Dopo pochi minuti sono già indaffaratoconposta elettronica, social e messaggi vari.
Sono già connesso.
E lo resto per quasi tutta la giornata, senza rendermeneconto.
Come me, molte altre persone. Siamo diventati internet-dipendenti.
Ma cosa c’entra questa presentazione con un romanzo che parla di un branco di vecchi assassini?
C’entra. C’entra eccome.
Perché a Borgoladro nulla è quello che sembra, la mostruosità vera si celadietro una maschera di apparente follia, che in realtà segue una logica ben precisa. Precisa eperversa. Il male che affiora non è quello definitivo, è solo di facciata; serve a nascondere quello vero, reale, che davvero è in grado di uccidere.
Ho scritto questo libro spinto da due motivi: la rabbia verso le ingiustizie, e i pericoli della rete.
Troppe volte, oggi, ascoltiamo notizie di cronaca in cui le vittime delle più brutali aggressioni non ricevono mai la giustizia che meritano, per colpa di una legge che sembra favorire solo icarnefici. Ebbene, nel mio libro questo non succede.
Nel mio libro, ci potetecontare, i cattivi la pagano cara.
E internet? Be’, internet è l’invenzione più rivoluzionaria degli ultimi decenni, ma nessuno di noi ha la reale percezione del pericolo che si trascina dietro.
Siamo ostaggio dei social network, dei media, siamo “l’esercito dei selfie", ma ci siamo mai chiesti dove finisce ilmateriale che postiamo, condividiamo, pubblichiamocon tutti? In mano a chi?
Mi sono fatto questa domanda, e ho iniziato a scavare.
Sono arrivato a una conclusione allarmante, esoprattutto ho incontrato una realtà che speravo non esistesse, ma che c’è. E non si può ignorare. Una realtà sotterranea fatta di mostri umani, miseria, rabbia, follia, che la maggior parte di noi non conosce.
Per questo ho deciso di affrontarlanel libro e, almeno in parte, portarla alla luce.
Qualcuno dei miei lettori ha detto che il romanzo contiene un forte attacco alla società. Non lo so, di sicuro toglie un velo su certi argomenti che sarebbe meglio non conoscere; la mia speranza èindurre a riflettere sul futuro che ci aspetta, che aspetta i nostri figli, sempre più connessi, sempre più internauti.
L’ho detto: Borgoladro è il male di facciata. Nasconde quello vero, fatto di occhi che spiano, morbosità, perversioni al limite dell’umanità.
È un romanzo violento, in cui però non troverete sangue a fiumi. Non mi piace descrivere la violenza fine a se stessa; basta accendere la TV per andare in overdose. I vostri stomaci, quindi, possono stare tranquilli.
Ma i vostri cervelli spero riescano a sintonizzarsi sulla storia perché, anche se romanzata e totalmente inventata, parla di una verità che esiste, che c’è, e che ogni tanto si porta via qualcuno di noi.Per davvero.
In silenzio.
Nell'ombra.
Mentre altri stanno a guardare.


BIG da sfidare:

romanzo horror king



Sapendo già di perdere, direi… il Re in persona: Stephen King.









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