Titolo: Il fantasma di dervil
Saga: Cronache Di Andorian
Autore: Daniele Pezzano
Editore: pubblicazione indipendente
Genere: fantasy
Target: Young/adult
Prezzo: ebook Euro 10,99 - cartaceo 19,94
Rating: 6
Sinossi:
Un giovane cavaliere viene chiamato dagli anziani del suo ordine per portare a termine la sua prima missione nelle lontane contee orientali e dare lustro al nome del suo casato. Un prigioniero della Torre dei maghi costretto fin da bambino a servirli come schiavo, mette a rischio la sua vita per ritrovare la propria libertà. Due vite, parallele e distanti si trovano tuttavia ad essere legate da un filo invisibile che dalla lontana cittadina di Dervil conduce fino alle sponde del grande lago.
Recensione:
Quando ho scelto di leggere il romanzo di Daniele Pezzano, non credevo di intrufolarmi in un mondo tutto suo. In un fantasy che poteva risultare interessante, ma per la corposità diventa una storia che prende inizio in un tempo indefinito e da un’epoca imprecisata dal nome di per sé interessante, la Torre della Mente, per giungere dopo un lungo percorso a un epilogo che lascia presagire una possibile prosecuzione futura di questo racconto.
Le strade dei personaggi si intrecciano e diventano irte di pericoli, di situazioni a dir poco allucinanti! Volute da un destino spesso avverso. Incontri fatidici che metteranno a dura prova i protagonisti di questa avventura, oltre che determinanti per lo sviluppo delle vicende in divenire. Complesso è a dir poco lo stesso sviluppo del romanzo, dove si sprigionano le più diverse magie nonché forze dei protagonisti sia umani, animali e di altra specie. Al di sopra delle immense ambientazioni, la magia, i dialoghi tra creature in carne e ossa e spiriti che si rivelano a volte benevoli altre malevole, appaiano come un surrogato delle forze maligne che riescono a sballottare i personaggi in balia di sentimenti contrastanti. Ma è la lunga e articolata esposizione a risultare poco scorrevole per un lettore, il quale anche se ben disposto a prestare un buon livello di attenzione, arriva con grande sforzo alla parola, fine.
L’intreccio della storia, poi, è condito dalle molte divagazioni, regressioni e incongruenze, delle quali non mi sembra opportuno citare in sede. Se l’autore vorrà, potrà contattarmi così che gliele possa segnalare in privato.
Buono il colpo di scena finale, anche se in parte scontato: “La tomba sconsacrata del fantasma che viene poi benedetta per dar pace al suo spirito”, ma questo non giustifica il prosieguo della storia: un ammasso di contraddizioni e descrizioni spesso superflue che rallentano la narrazione. Peccato perché l’intreccio fantasy non è male. I personaggi, tra cui Selina, Xavier, Zanon, Kàtarin, Aramus ecc, sembrano stereotipati, non ideati dalla penna dell’autore. Infatti, la descrizione che Pezzano fa dei suoi personaggi, risulta poco credibile. Questo vale per tutti, che siano eroi o perdenti, cattivi o buoni, non lasciano il segno.
Una storia che si poteva scrivere anche in trecento pagine invece di seicento e più. Una lungaggine che ha reso il romanzo meno interessante. Peccato, un vero peccato perché la storia fantasy in sé poteva essere migliorata e di molto.
Voto: 6 - Do il sei per la grande volontà dell’autore nell’essersi cimentato in una storia così mastodontica e complicata e, soprattutto, per la fatica, la passione e il tempo speso a scriverlo.
Lo consiglio agli amanti del genere per farsi la propria idea.
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