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sabato 18 luglio 2020

Recensione: Tempesta Nera di Alessandro Forno [Rating 7,5] - recensione a cura di Fantom Caligo



Titolo: Tempesta Nera

Autore: Alessandro Forno

Editore: Pubblicazione Indipendente

Genere: Fantascienza

Target: 15+ (Il libro ha una trama complessa, consigliato a lettori che apprezzano i romanzi multi-storia e labirintici)

Prezzo: Ebook euro 2,99 / cartaceo 9,99

Rating: 7,5

Sinossi:
La percezione dell’ignoto ci è ormai sconosciuta e la paura, conseguentemente, non dimora più nei nostri cuori. Sappiamo chi siamo, sappiamo perché siamo; è ridicolo preoccuparci di dove e quando andiamo. Quell’anno, invece, l’oscurità, nella sua forma più totale, scese sugli umani e il terrore soffocò le loro coscienze. Una Tempesta Nera travolse il mondo!
In un futuro non troppo lontano tutte le certezze dell'umanità vengono meno: la mobilità, la comunicazione, i progressi scientifici e tecnologici sembrano crollare davanti a un domani sconosciuto. In poche, drammatiche ore, il genere umano dovrà abituarsi a lasciare le sicurezze di ieri per vivere, quando e come gli sarà possibile, in una nuova era. Dal profondo infinito un'onda scura, maligna travolge la quotidianità terrena lasciando, al suo ritirarsi, rovine, distruzione e dolore...ma, forse e incredibilmente, uno spiraglio di speranza per i sopravvissuti...

Recensione:
Nel 202…, non ci è dato conoscere la data precisa, una tempesta magnetica si abbatte sulla terra, mandando in tilt tutti i sistemi elettrici.
È questo l’evento che dà l’avvio a Tempesta Nera, un romanzo fantascientifico, ambientato in Italia. 
Il romanzo segue le storie di diverse persone, appartenenti alla stessa famiglia, che si trovano separate a causa della tempesta magnetica.
L’autore è bravo a non scadere nei cliché. I protagonisti sono persone comuni, con le loro qualità e difetti, e hanno il grande pregio, almeno a mio avviso, di non essere i classici buoni irritanti.
Il romanzo è costituito da un intreccio di più storie e ha una struttura complessa ma scorrevole. Lo stile è semplice ma non banale, e ben si adatta alle scene che descrive. Il filo di ironia che attraversa la narrazione non deve illudere: troviamo passaggi crudi, alcuni protagonisti non ce la faranno, la solidarietà dovrà scontrarsi con l’egoismo estremo di certi individui.
Particolare è anche la scelta dei titoli dei capitoli che vanno a creare una frase che suona come avvertimento.
Il tema centrale attorno a cui ruota il romanzo è la relazione uomo-tecnologia, ma troviamo anche diversi passaggi che fanno riflettere sulla solidarietà, lo spirito di sacrificio, l’egocentrismo e l’arrivismo umano.
Una nota che devo sottolineare è la presenza di molti flashback sulla vita dei personaggi messi a inizio capitolo. Questo espediente rallenta spesso la narrazione. Lascio al gusto dei lettori l’esprimersi su questo punto, personalmente lo ho trovato un po’ pesante, ma non tale da abbassare la qualità del romanzo.
Globalmente mi sento di dare a questo libro 7,5.

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