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domenica 8 novembre 2020

Recensione: Il Pentacolo. Legacy of Darkness di Miriam Palombi [Rating 7,5] - recensione a cura di Andrea Zanotti

 



Titolo: Il Pentacolo

Serie: Legacy Of Darkness


Editore: DZ Edizioni

Genere: Horror / Paranormale

Prezzo: Ebook Euro 2,99, cartaceo Euro 13,49 

Rating: 7,5

Età: 14 in su

Sinossi: 
Malcom sa che il tempo sta finendo. Non gli resta molto da vivere e con la sua morte nessuno proteggerà il sottile equilibrio tra il mondo del paranormale e quello della scienza. L'antico ordine del Pentacolo ormai è decaduto, ma l'uomo tenterà il tutto per tutto affinché Londra non cada nel caos. Un pugno di uomini dalle strane facoltà, potranno sostituirlo, lo sa, i suoi poteri glielo hanno detto. Galahad dovrà raggiungerli e convincerli ad abbracciare il loro destino. Saranno costretti ad accettare la loro natura e scendere a patti con i propri demoni. In gioco non c'è solo la vita o la morte ma la possibilità di dannare per sempre la propria anima in un'avventura che li porterà fino alle radici malate della Nuova Tecnica. Stone Temple House attende tutti loro, il pentacolo inciso nella pietra li aspetta. Il simbolo è in attesa di essere aperto ancora una volta.

Recensione:
Primo lavoro della prolifica scrittrice Miriam Palombi che affronto e posso dire che, nonostante le elevate aspettative, sono rimasto pienamente soddisfatto. L'edizione oggetto dalla presente recensione comprende la trilogia completa.
Una cosa la si nota sin da subito: la passione che anima l’autrice per ciò che risiede appena oltre i sensi umani, il mistero dell’occulto, in tutte le proprie infinite sfaccettature. 
Le citazioni e i riferimenti alle diverse tradizioni sono continui e affascinanti, calati ad uso e consumo della trama in modo naturale, e impersonificati nei diversi personaggi con grande abilità e preparazione.
Non conosco personalmente la Palombi ma non mi stupirei fosse a propria volta una “cercatrice” pronta a seguire i diversi sentieri misterici, e in quanto tale divorata dal desiderio di esplorare luoghi e territori, fisici e non, sempre nuovi. 
La smania del nuovo, anche in campo artistico, a mio avviso si traduce nella rapidità con la quale affronta il suo scritto. Capitoli brevi, delle vere e proprie tessere di un variopinto mosaico, accompagnato da una prosa asciutta, non certo banale intendiamoci, ma lineare e priva di barocchismi. 
Credo ci sarebbe stato spazio per un maggior approfondimento, giusto per far lievitare le idee trasposte in modo ancor più appagante per il lettore, facendogli assaporare ancor più l’ambientazione. Le doti e la preparazione non le mancano di certo. 
Scelte, indubbiamente, o forse il desiderio/bisogno di passare già al prossimo lavoro. Capita. 
I micro capitoli pur spezzando molto il ritmo della narrazione, concedono spazio all’interpretazione dei diversi personaggi cui sono dedicati fornendo slancio alla storia che procede rapida e spedita, incuriosendo sino alla sua conclusione. 
Tutti gli attori sono originali e ben realizzati, credibili e coerenti. Ognuno contribuisce a sostenere la trama e a svelarla passo dopo passo, costringendo il lettore a non staccarsi dalla lettura.
Le scene macabre sono narrare con maestria e senza futili censure, rendendo appieno il clima ansiogeno della narrazione. Quando l’elemento horror sopravanza quello sovrannaturale, alternando scene ed emozioni in modo sapiente, viene fuori la maestria dell’autrice anche in questo campo. La Palombi sfodera scene taglienti, crude e viscerali, scoperchiando un vaso di Pandora di mali oscuri e terribili vendette.
Un romanzo che consiglio vivamente e un’autrice assolutamente da tenere d’occhio. 
Voto 7,5


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