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sabato 15 maggio 2021

Recensione: Fuoco sotto la terra di Giulia Esse [Rating 8] - recensione a cura di Peg Fly

 

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Opera:Fuoco sotto la Terra

Saga: Ciclo di Namhan

Autore:Giulia Esse

Editore: Pubblicazione indipendente

Genere:fantasy

Target:Young/adult

Rating: 8

Prezzo: ebook Euro 1,5 - cartaceo 9,99

Sinossi:

Nell’inganno apprenderà l’arte della lealtà”
Dopo la misteriosa morte di suo padre, Yoon-ah viene eletta generale dell’esercito. Per salvare il regno di Nadong da una terribile profezia, Yoon-ah è costretta a inghiottire l’orgoglio e perdere la battaglia: il suo destino è essere trascinata in catene nel regno nemico, dove sarà prigioniera di Kang-jo, lo stratega dal cuore di ghiaccio. Lui è l’acqua, lei il fuoco. Entrambi sanno che la guerra non è mai finita: il gioco di seduzione che si instaura tra loro è un nuovo campo di battaglia. Sola in una terra straniera, odiata dai suoi soldati, Yoon-ah ha come unico alleato l’astuto Namgil, principe in ostaggio e sua vecchia conoscenza. Lavorando nell’ombra, i due possono ancora risollevare le sorti del loro regno. L’inganno lega Yoon-ah allo stratega. La lealtà la unisce al principe. La scelta, però, è vicina: sacrificherà se stessa o i propri ideali?
Guerra, strategia e amore. Un romanzo fantasy ispirato alla cultura coreana.

Il ROMANZO AUTOCONCLUSIVO E INDIPENDENTE


Recensione:

Fuoco sotto la terra”, di Giulia Esse, è un romanzo pubblicato in modo indipendente. L’autrice è stata capace di creare un romanzo epico fantasy incredibile. Descrive, in modo approfondito e naturale, un ambiente orientale che non leggevo e vedevo ai tempi dei film di Akira Kurosawa “I settesamurai”, per citarne uno.

È un mondo coinvolgente, eroico, i cui principi e leggi antiche scorrono nelle azioni dei personaggi senza alcun ripensamento. La scrittura narratologica dell’autrice è scorrevole e fervida, soprattutto in alcune scene, dove il pathos echeggia tra le sensuali frasi e atteggiamenti dei protagonisti. Un nostos all’interno di uno stile sobrio e leggero, la cui attenzione al periodo storico è quasi maniacale ma ben improntata.

La storia convince, ammalia e cattura il lettore come fa il serpente con le sue prede.

Ai POV dei personaggi, sebbene in un primo momento sembrino complessi, ci si affeziona all’istante, d’amblèe, proprio perché non appaiono vuoti manichini, ma vivi nella loro interezza psicofisica, magistralmente narrata e descritta dalla giovane autrice esordiente.

Il fascino orientale medievale, poi, rende tutto veramente sconfinato all’interno di un realismo magico, dove la spada di Damocle aleggia sulla testa dei protagonisti, pronti a tutto per riscattarsi lealmente e consapevolmente su ciò che concorre e vibra, esplodendo in emozioni quali l’amicizia, l’amore vissuto Da Yoon-ah, una soldatessa temprata  dalle battaglie e dalla lealtà verso il regno di Nadong, discendente, da parte di madre, di una tribù legata alla magia e, da parte di padre, di un clan guerriero, popolare per la sua fedeltà alla corona di Nadong, per Kang-jo, in eterno conflitto tra loro per non tradire i propri ideali. 

Un rincorressi di due nemici-amanti che sfianca ma pone l’accento su ciò che c’è di più meraviglioso: “L’amore”, che li lega e supera le barriere convenzionali di chi invece li vorrebbe eterni antagonisti. Perché sì: lui era acqua e lei il fuoco... ed entrambe, l’acqua, avrebbe voluto ardentemente scottarsi e il fuoco spegnersi... perché il loro destino è già segnato: si incrocerà sul campo di battaglia.

E tutto è magia, tutto è sensazione fantastica e al contempo reale, soprattutto nella seconda parte della storia, quando gli elementi fantastici si impossessano della narrazione.

L’inganno lega Yoon-ah a Kang-jo, un generale, figlio adottivo del primo ministro del regno di Haeju, forgiato fin da bambino da un padre assettato di potere, sprezzante e disposto a sacrificare tutto, perfino chi ama, per portare il clan a un’escalation di potere sempre più forte all’interno del suo regno. 

“Fuoco sotto la terra”, è un romanzo nel quale si odono le voci degli altrettanti narratori, voci narranti di personaggi forti e intensi, anche se quelle più spiccate sono quelle dei due protagonisti della vicenda. 

Yoon-ah e Kang-jo, in effetti, sono i due perni della storia e rappresentano, attraverso le loro azioni e passaggi dialogici, la contraddizione fatta persona, poiché sono due personaggi disposti a tutto poiché animati da un senso del dovere, che va oltre ogni emozione e senso morale, ma soprattutto, i due sono funestamente legati da un tradimento che incalza nelle loro vite, spesso annientandoli nell’anima. 

E qui non potevo non citare il drammaturgo inglese Shakespeare e le sue tragedie.

La vicenda di questo romanzo, mi riporta un po’ alle origini della tragedia shakespeariana, con le sue tante sfumature lugubri, dove l’amore contrastato “Romeo Giulietta” in primis, infondono alla storia quell’ombra scenica sui generi, di un romanzo che ha una marcia in più rispetto agli altri di genere storico/fantasy. 

L’ambientazione è letteralmente eccezionale. Descrivere una costruzione fisica del mondo in cui avviene la storia e in cui i personaggi vivono, non è solo semplice scenografia, o rappresentare la vegetazione, fauna ecc. È qualcosa di esterno e sottaciuto alla trama del romanzo, ma che le permette di funzionare. È la rete che connette tutti i codoli della storia.

E tutto questo può avvenire, solo se chi scrive conosce di cosa sta parlando, e in questo caso, devo affermare, che Giulia Esse è consapevole di cosa ci sta raccontando; non butta fumo negli occhi ai lettori, si evince che sia appassionata di vita orientale, che dietro c’è uno studio approfondito, perché nelle pagine del libro si respira aria di quella cultura mistica che solo l’oriente può donarti.

In ultimo, aggiungo che, è il sentimento come la lealtà che dimostra Yoon-ah ad unirla al principe. La scelta, però, è vicina: sacrificherà se stessa o i propri ideali?

Non vi resta altro, che leggerlo...

Consigliatissimo

Voto 8

Peg Fly

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