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domenica 19 dicembre 2021

Recensione: Tra Le Fauci Dell'Inferno di Riccardo Giacchi [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 


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Titolo: Tra le fauci dell’Inferno

Autore: Riccardo Giacchi

Illustratore: Lenny Luca Canova

Editore: Infinity Mundi

Genere: Libro Game, Fantasy, Eroico, Apocalittico

Caratteristiche: Scelte Multiple, Punti Esperienza, Indovinelli, Scelte a Tempo, Inventario, Paragrafi Flashback, Finali Multipli, Galleria Immagini

Descrizione prodotto:

Tra le fauci dell’Inferno di Riccardo Giacchi è il nuovo librogame horror disponibile per smartphone con app I-Phone e Android edito da Infinity Mundi. Scarica qui la tua app.

Sotto le spoglie del mondo moderno e di un’esistenza apparentemente normale, l’antico conflitto tra Decaduti delle Tenebre e Campioni della Luce sembra volgere al termine. Il genere umano, a sua insaputa, sta per naufragare in un’era di caos.

Solo un manufatto divino può ribaltare una sorte così avversa e solo un prescelto può osare dove altri fallirebbero, ovvero tu, Babel, nella carica di Gran Maestro.

Armato del tuo lanciafiamme sacro, di un insano coraggio e con addosso nient’altro che i tuoi vestiti da metallaro, dovrai farti strada negli abissi dell’inferno per recuperare ciò che è stato perduto… e riuscire a tornare indietro.

In questa storia interattiva il protagonista sei TU!

Accendi la tua immaginazione, fatti trasportare dalla trama coinvolgente e dalle splendide illustrazioni.


Sinossi:

Questo è un libro interattivo, genere horror- fantasy, composto da 264 paragrafi, di cui ognuno può essere un’azione, un bivio, un combattimento, il tutto determinato dalla strada che il lettore deciderà di seguire impersonando Babel, colui che è chiamato a districarsi nel calderone infuocato comunemente chiamato Inferno. Lo scopo della missione è ritrovare lo Specchio, il manufatto divino capace di sconfiggere i Decaduti grazie alle sue visioni profetiche. Già... perché il mondo è dilaniato da un’antica lotta tra due fazioni, la Confraternita della Luce e i Decaduti delle Tenebre, e la perdita dell’antica reliquia da parte dei Campioni della Luce verte il conflitto a favore dei loro secolari nemici. Dopo il tradimento di Apellos, e dopo aver affrontato un terribile passato e nemici di ogni sorta, ora è Babel a capeggiare la Confraternita nella guisa di Gran Maestro, e come tale è esposto ai pericoli maggiori. Il tutto comincia quando il protagonista si lancia dalla finestra del suo ufficio, portale che conduce al regno dei morti, armato col suo solo coraggio e un lanciafiamme benedetto. 

Nel corso dell’avventura ci si imbatte in innumerevoli nemici mostruosi e, talvolta, anche in enigmi atti a sbarrare il passo, la cui risoluzione è fondamentale per proseguire. Il finale porta il protagonista sulla cima di un cratere dal quale si libra lo spettro di Apellos, custode di quel reame dannato. All’interno del cratere il protagonista vede fluttuare lo Specchio, ma c’è un solo modo per poter raggiungerlo e quindi agguantarlo. Un modo che richiede un prezzo salato: stringere un’alleanza diabolica con il nemico giurato.

Recuperata la sacra reliquia, Babel si risveglia nel suo ufficio brandendo la fidata arma e la reliquia appena conquistata, ma si accorgerà che parte dei suoi connotati sono mutati, e che Apellos ora vive dentro di lui.


Recensione:

Oggi ho il piacere di parlarvi di un libro/game interessante e, per molti aspetti, di new generation, tuttavia che ancora non ha preso piede nel nostro Bel paese.

Devo dire che il nuovo modo di narrare e immaginare nuovi mondi dell’autore mi ha molto colpito. Sto parlando di un librogame horror le cui ambientazioni riprendono in parte quelle della Divina Commedia. Ardue, direi, ma ben costruite e in cui non c’è spazio per le incongruenze, di qualsiasi genere, da quelle spazio/temporali ad altre che un libro/game richiede.

L’intreccio si focalizza principalmente sul conflitto di due schieramenti: La Confraternita della Luce che opera per il bene della comunità e i Decaduti, che al contrario vorrebbero che il Caos

tornasse a sconvolgere l’intera umanità.

La storia si svolge ai giorni nostri ma in un tempo indefinito. 

Abbiamo poi molti personaggi ben delineati, i cui Pov sono ben descritti; tra questi abbiamo Apellos, in passato Gran maestro e traditore della Confraternita, alla quale un altro personaggio, che nel frattempo è stato nominato Gran maestro della Confraternita, deve porre rimedio. 

Quello che suscita gran parte di interesse oltre la storia in sé, sono i numerosi riferimenti ai gironi danteschi, al fatto che Apellos sia il padre adottivo di Babel.

La missione del gioco consiste nel recuperare tra le fiamme dell’inferno lo Specchio di Dio: un manufatto divino capace di prevedere ciò che potrebbe accadere in futuro.

Suggestive le descrizioni delle armi di cui sono dotati i personaggi: lanciafiamme di fuoco sacro adoperati dai mostri infernali che cercano di contrastare l’avanzata di livello del giocatore, e al potere di immunità alle fiamme dello stesso giocatore. 

Tuttavia, capirete ben presto che niente può prepararvi davvero ad affrontare il terrore delle creature infernali che cercheranno di ostacolare il vostro cammino.

Le meccaniche di gioco sono molto semplici, in quanto consistono soprattutto nel lasciar scegliere al lettore il modo di agire del protagonista al termine dei paragrafi, infatti anche gli stessi combattimenti si svolgeranno solo nella sfera narrativa. Ma ciò che mi ha colpito oltre all’ambientazione dantesca, alle tecniche dei libro/game magistralmente organizzato, è stata la struttura narrativa con la quale si narra il game stesso. Una capacità che pochi autori riescono a mettere in atto come ideatori di romanzi di tale genere.

Ora passiamo allo stile: l’autore, Riccardo Giacchi, descrive senza risparmiarsi, a sprazzi anche troppo, ma questo non guasta, soprattutto se si tratta di un libro/game horror/fantasy, nel quale tutto è possibile e tutto può essere inserito se si dosa con sapienza all’interno di scene horror a volte Splatter in cui è costretto a sguazzare il nostro personaggio principale.

Per concludere, questo libro ha molti punti positivi che entrano in conflitto con altri negativi, ma che non inficiano assolutamente all’interno di una narrazione fluida non scontata e consapevole dell’autore, il quale avendo scelto di scrivere una cosa del genere a dir poco futuristica, sa bene dove andare a parare.

Complimenti davvero all’autore e un plauso al bravissimo illustratore, Lenny Luca Canova, che ha saputo trasformare in immagini la narrazione.

Consigliato agli amanti dei video giochi dove si affronta un genere “Splatter” di cui poco si prende in considerazione in narrativa fantasy.

Voto: sette.

Peg Fly


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