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sabato 21 gennaio 2023

Recensione: MORTE VERDE di Ronald Arkham [Rating 7] - rece a cura di Peg Fly



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  Opera:Morte verde

  Autore: Ronald Arkham

 Genere:dark, storie dell'occulto, horror

  Editore: pubblicazione indipendente

  Prezzo: ebook 0,99 - cartaceo 4,99

  Rating: 7

  Sinossi:

 Un antico male si risveglia per inghiottire un   paesino nell’oblio.

 Una cometa misteriosa, un incidente   imperdonabile.
  A Carfax, un piccolo villaggio sperduto nel bosco,   le persone cominciano a scomparire.
Lilith, la piccoletta dagli occhi smeraldo, dovrà sviluppare tutte le proprie risorse per sopravvivere alla spietata fame delle tenebre.

Una setta che adora una mucca gigantesca dove la protagonista viene catapultata per portare in salvo tre ragazzi. Ci riuscirà?

 

 Recensione:

Ritengo il testo picaresco, surreale, vivace e frizzante al tempo stesso.

L’incipit parte con lentezza, ma via via la storia si anima grazie alle azioni, ai luoghi surreali e ben descritti per essere una narrazione breve.

Si tratta di un racconto breve con una scrittura semplice e genuina senza tanti ghirigori che alla lunga potrebbero infastidire il lettore. Il pot-pourri dei generi (horror, divertente e fantasy) a cui si è appoggiato l’autore è abbastanza ben fatto. In alcuni passaggi ho trovato un po’ di caos nell’apparizione in scena di alcuni personaggi, di balzi temporali, ma la storia direi che prende l’attenzione del lettore.

Ecco le mie considerazioni personali. 

 Parto col dire che ho fatto fatica a stare dietro ai numerosi personaggi, dalla bambina, Lilith, Ronnie, il giardiniere, la bibliotecaria, il dottore etc, e le ambientazioni differenti dei luoghi. Tuttavia, con il susseguirsi degli eventi, la narrazione ha preso vita e ha catturato la mia attenzione, tant’è che proseguivo nella lettura accennando di tanto in tanto qualche sorriso e in altri, soprattutto la parte che riguarda Lilith e il suo amico bullizzato da lei, mi ha fatto storcere un po’ la bocca.
Ho apprezzato il flashback dal presente ricollegato a una storia del passato.

I periodi che l’autore utilizza sono semplici e non troppo lunghi. Il lessico è semplice con toni leggermente sarcastici.

In alcuni passaggi prevalgono le descrizioni in altri i dialoghi.

La parte che mi ha conquistato di più è stata la caratterizzazione psicofisica dei personaggi. In questo ho trovato una certa genialità nell’autore. (Bravo!)

Consigliato agli appassionati del genere, voto 7.


Peg Fly

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