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Sinossi:
Cayce Pollard è una giovane donna che si guadagna (lautamente) da vivere grazie alla sua patologica sensibilità nei confronti dei loghi. Mentre si trova a Londra per svolgere una consulenza per l'agenzia pubblicitaria più importante e "in" del mondo, si ritrova coinvolta in una sorta di investigazione globale tra la città britannica, New York e Mosca alla ricerca di uno sconosciuto "Kubrick da garage" che ha immesso sul Web un frammento di film che ha affascinato Cayce.
La donna finirà alle prese con un eccentrico hacker, con un vendicativo pezzo grosso della pubblicità, con un fanatico di cartoni animati di Tokio noto come il Mistico, con un matematico "scomunicato"...
Recensione:
William Gibson, già autore di Neuromante, non necessita certo di presentazioni. Un autore che ho amato nella Trilogia dello Sprawl: Neuromante - Giù nel cyberspazio - Monna Lisa cyberpunk e del quale, colpevolmente non ho letto più altro.
Tento quindi di rimediare con il romanzo di oggi, L’accademia dei sogni, presentato come un thriller tecnologico, anche se abituati come eravamo dai voli pindarici e psichedelici di Neuromante e compagnia, devo dire che in questo lavoro non ho trovato nulla di particolarmente complesso o ipertecnologico. E se lo dico io che sono un rozzo barbaro che ha in odio tutto ciò che riguarda questi ambiti dello sviluppo moderno, potete stare tranquilli.
Qui la tecnologia compare unicamente sullo sfondo, relegata a comparsa semitrasparente, un mezzo e niente più. Chi è al centro assoluto dell’azione è invece la protagonista, la freelance Cayce, giovane donna sulle spalle della quale l’autore ha posto tutto il peso del romanzo essendo lei il sole di questa galassia. Tutto ruota attorno a lei. Ciononostante, la fanciulla, seppur vivisezionata in ogni suo atteggiamento caratteriale, riesce a superare brillantemente la prova. Gran bel personaggio, capace di fare del suo più grande punto debole, una sorta di fobia per alcuni marchi pubblicitari, capace di sfociare in patologia vera e propria, la sua arma migliore. La stessa sensibilità che la porta a dover evitare di guardare un Omino Michelin senza "uscirne pazza", la porta a possedere una sorta di chiaroveggenza in merito al successo futuro di un nuovo marchio. Risulta quindi una professionalità molto ricercata dalle mega corporation.
Insomma, personaggio originale e ottimamente caratterizzato. Un lavoro tira l’altro, ma attira anche invidie e rancori. Eppure, ciò che preme alla nostra professionista è il suo hobby, seguire le sequenze, misteriosi spezzoni di video che compaiono in internet attirando orde di seguaci, neanche fossero avvistamenti di U.F.O. Se poi si riesce a trasformare il proprio hobby in un lavoro ben retribuito, meglio ancora, ma come si sa il paradiso non è di questa terra, dove è più semplice si manifesti l’inferno…
Bel romanzo, consigliato e capace
di stupire e far riflettere. Rating 7.
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