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Titolo: Frontiera
Autore: Isa Thid
Editore: Catnip Edizioni
Genere: avventura
Prezzo: Ebook 2,99 euro
Rating: 7
Sinossi:
Quando fugge dal centro di detenzione con un pugno di compagni, esiste solo un obiettivo nella mente di Azura: recuperare Massimino, suo fratello, e portarlo in salvo oltre la frontiera con la Francia per raggiungere la Svezia. Lì, si dice, offrono asilo politico ai moderni clandestini: omosessuali, immigrati, mezzosangue.
Comincia così la storia di Azura, giovane italo-siriana intrappolata in un mondo che non la accetta, combattente impreparata ma caparbia, che ha nel cuore una chiara lista di priorità assolute. Insieme a lei Maslov, rivoluzionario russo e omosessuale dalle tendenze terroristiche, e Dalmasso, ricco pacifista a capo di un collettivo antagonista con sede a Torino.
Attorno a loro il nuovo mondo, fatto di innesti cerebrali e connessioni perenni, corruzione e oppressione, centri di identificazione, violazione della privacy, razzismo e omofobia.
E in mezzo al caos della rivoluzione solo una ragazza e il suo fratellino, e quella frontiera tra loro e la libertà.
Recensione:
Oggi vi presento una novella edita da Catnip Edizioni che ho trovato piuttosto particolare e originale. Si tratta di “Frontiere” di Isa Thid.
L’argomento, come da sinossi, è del tutto attuale, e la collocazione temporale potrebbe essere un futuro oramai dietro l’angolo. In realtà la storia potrebbe tranquillamente essere ambientata oggigiorno, senza doverne cambiare sostanzialmente gli esiti.
Parto subito dicendo che il romanzo breve, o novella come dir si voglia, scorre rapido nelle sue poco meno di 100 pagine, mantenendo sempre alto il ritmo.
A far da padrone in questo lavoro è la protagonista Azura e il suo temperamento capace di rubare la scena a qualsiasi altro personaggio tenti di affacciarsi sul palcoscenico.
Tutto ruota attorno a questa ragazza “difficile”, che riesce a condensare in se luci ed ombre, percorrendo l’intero spettro dell’arcobaleno emozionale. Non la si può certo definire un’eroina, (Immigrata, lesbica, evasa. Assassina…), come alle volte lei stessa ambirebbe a divenire, e dal mio punto di vista spesso l’ho trovata realmente intollerabile nei suoi sbalzi umorali. Dico questo per farvi capire quanto l’autrice sia stata abile a dar corpo e spessore a un personaggio capace di emozionare il lettore, nel bene e nel male. Il suo innegabile coraggio, la sua abnegazione per la vera causa, la custodia e la salvezza del fratello, e il suo sapersi sacrificare, stridono con quelle che sarebbero le possibilità razionali per cambiare strada, per percorrere un sentiero più sicuro e di buon senso.
Coraggio, follia, testardaggine, ottusità, idealismo, irrazionalità? Poco conta, il mondo stesso ne è afflitto come è più della protagonista, ma lei almeno ha un faro a guidarla, sempre e comunque, l’amore per il suo fratellino.
Bello anche il personaggio del terrorista russo gay, non particolarmente originale nella mentalità, ma decisamente calzante e funzionale a far esprimere al meglio Azura.
Cosa aggiungere?
La prosa dell’autrice è matura, senza sbavature o cali di qualità, piacevole da leggersi dal principio alla conclusione. Ambientazione particolare quindi per un romanzo che non fa dell’azione il suo cuore pulsante, concentrandosi piuttosto sulla battaglia interiore e sul conflitto di sentimenti, relegando i grandi temi del “mondo esterno” ad un ruolo da comprimari.
In merito al prodotto e all’opera della Catnip Edizioni, mi pare sia tutto in regola. Il testo è ben curato, l’editing ineccepibile, così come impaginazione e cover.
Rating 7, da leggere!
Grazie mille ragazzi della bella recensione!!
RispondiEliminaBuone letture,
e.