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domenica 11 marzo 2018

Recensione: L'orologio a pendolo di Luca Franceschini [Rating 6,5]


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Titolo: L'orologio a pendolo


Editore: Delos Digital

Genere: Horror

Prezzo: Ebook 2,49

Rating: 6,5

Sinossi: 
Alfredo, agente bancario oggi, e Girolamo, orologiaio a metà del 1800. Due vite parallele, lontane nel tempo, vicine nel destino. 
Messe in contatto dai rintocchi di un misterioso orologio, costruito secondo le indicazioni di un blasfemo testo di magia nera.


Recensione:
Oggi ci dedichiamo all’horror con la novella “L’orologio a pendolo” di Luca Franceschini. Il racconto, lungo poco meno di un centinaio di pagine, si lascia leggere con piacere, rievocando alla memoria Il cuore rivelatore di Edgar Allan Poe. Fluido e senza particolari fronzoli, il testo ha il pregio di tenere un ritmo serrato lungo l’intero arco narrativo. 
Anche i due personaggi principali che ci accompagneranno nella vicenda parallela che li vede protagonisti in due secoli differenti, sono ben delineati. Un consulente bancario contemporaneo e un orologiaio del XIX° secolo, con il solo orologio a pendolo in comune, daranno origine al dramma oggetto della narrazione del Franceschini. La parabola discendente dei personaggi è credibile, anche se un po’ troppo rapida, come avrò modo di dire più avanti. 
Anche i dialoghi non hanno nulla di artefatto e non danno problemi, eppure qualcosa nel tutto non mi fa andare oltre alla sufficienza piena per questo lavoro. Un 6,5 diciamo, dovendo quantificare in  un voto sintetico l’esperienza di lettura. 
Cos’è quindi a non avermi convinto appieno? 
Forse la forma stessa della novella, o racconto lungo, che non ha dato la possibilità all’autore di approfondire la trama, oppure di avere il coraggio di renderla più originale.  
Come accennavo prima, la parabola discendente dei protagonisti è più che altro una vera picchiata nei meandri della follia. 
Forse è solo la mia scarsa predisposizione per tale tipologia di lavori brevi,  che mi portano a preferire romanzi più corposi ed articolati, mentre dovendo attenersi a dei limiti “spaziali” diversi è indubbio che sia difficile, se non impossibile, dilungarsi in percorsi evolutivi dei personaggi più complessi. Fatta questa doverosa considerazione, posso dire che il testo rimane valido, la vicenda vi terrà incollati alle pagine e non sono presenti fastidiosi refusi. La lettura procede spedita e incuriosisce sino al finale, quindi per gli amanti del genere è sicuramente da provare. 

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