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lunedì 1 aprile 2019

Recensione: Gli Avvoltoi, Il segreto della montagna di Alessandro Proietti [Rating 6]


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Titolo: Gli Avvoltoi, Il segreto della montagna


Editore: Pubblicazione indipendente

Formato: Ebook 

Genere: Weird Western

Prezzo: Euro 1,99  

Sinossi: 
Conquistare la frontiera americana non è stato semplice per i coloni che tentarono l’avventura, ormai tanti anni fa. Quando, senza apparente spiegazione, creature di ogni tipo invasero quelle terre l’impresa divenne ancora più ardua e pericolosa. Alcuni pistoleri decisero di fondare un’organizzazione, denominata poi dalla gente “Gli Avvoltoi”, per occuparsi della sicurezza delle frontiere americane; in poco tempo i loro servigi furono richiesti ovunque seppur molti non erano favorevoli all’utilizzo di figure del genere. Durante la normale risoluzione di un contratto, John Clifton, scopre di poter porre fine all’invasione e così si imbarca insieme ai suoi colleghi verso le Montagne Rocciose, rifugio di pericolosi sciamani indiani, per risolvere la cosa una volta per tutte.

Recensione:
Che lo si voglia chiamare Weird Western o Fantawestern, o come meglio crediate, rimane il fatto che sia il mio genere preferito, non c’è nulla da fare. Come potete quindi immaginare mi sono avvicinato con grandi aspettative al romanzo “Gli Avvoltoi: Il segreto della montagna” di Alessandro Proietti. Non sono molti gli autori a cimentarsi con un genere che risulta essere una nicchia nella nicchia, con un bacino d’utenza inevitabilmente risicato. A parte queste considerazioni che lasciano il tempo che trovano, trovarsi un bel romanzo weird western made in Italy è un’occasione imperdibile per il sottoscritto, quindi vediamo di capire se le elevate aspettative siano andate deluse o meno. 
Il romanzo soffre di alcune lacune oggettive che non posso evitare di evidenziare. Il fatto che sia il testo d’esordio per il Proietti si evince da quelli che sono i classici peccati di gioventù, che avrebbero dovuto essere risolti con una fase di editing più accurata. Si tratta principalmente della ripetizioni di concetti a favore del lettore non necessari. L’autore ha il vizio, così come immagino tutti i gli autori agli inizi della propria carriera, di pensare di agevolare il lettore ribadendo affermazioni e sottolineando scene, ottenendo invece l’unico risultato di appesantire il testo. Nello specifico si osserva spesso una frase descrittiva seguita subito dalla ripetizione del concetto nel dialogo diretto fra i personaggi. Uno sdoppiarsi fastidioso che potrebbe essere eliminato con una revisione del testo e che lo renderebbe più fruibile e più godibile. 
A questo problema aggiungo quello relativo ai dialoghi, altro tallone d’Achille per ogni esordiente. Nel caso del romanzo si nota quanto spesso questi siano troppo ingessati, decisamente da migliorare. Non sempre infatti il tentativo di riprodurre la parlata tipica dei pistoleri di frontiera può dirsi riuscito.
Quindi, dopo questo elenco di problemi cosa aggiungere? Un testo da evitare? Ve lo sarete attesi, invece assolutamente no. Le problematiche che ho evidenziato, che ritengo oggettive, ma alle quali si può rimediare con un minimo di impegno, non sono sufficienti a farmi bocciare un testo che presenta una bella storia, che si lascia leggere con piacere, tenendo col fiato sospeso il lettore. 
L’ambientazione è ben gestita e i personaggi sono solidi, ben caratterizzati e carismatici al punto giusto. Non sono di certo i soliti paladini senza macchia, sconfinando in alcune scene nella giusta dose di brutalità necessaria per essere credibili. Mi sarei atteso uno sforzo maggiore per quanto concerne le creature “exrtaumane”, che meritavano maggiore inventiva da parte dell’autore. Ad ogni modo il finale aperto concede ampi spazi di manovra. Non mi farò mancare di leggere il seguito, certo che le buoni doti del Proietti non possano che migliorare e affinarsi con il proseguo della scrittura. 
Per quanto riguarda refusi e orrori vari, devo annotare invece una buona cura della testo con pochissimi errori di battitura. Belle e ad effetto la cover.
Voto finale 6 con ampi margini di crescita.  


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