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sabato 5 dicembre 2020

Recensione: Chiudo gli occhi di Floriana Naso [Rating 7] - recensione a cura di Peg Fly

 




Opera: Chiudo gli occhi


Genere: Thriller


Target: adult

Prezzo: Euro 13 cartaceo

Rating: 7

Sinossi:
Una famiglia come tante, appartenente al ceto medio che quasi non esiste più. Due sorelle molto diverse. Un incontro che cambierà la vita di tutti. Questi gli ingredienti fondamentali di una storia che si dipana tra la comedy romance e lo psico-thriller, in stile squisitamente italiano. Siamo nella periferia torinese, la famiglia di Giulia vive la crisi economica come la maggior parte delle famiglie medie italiane, negli ultimi dieci anni. Giulia, una ragazza come tante, sta per laurearsi in psicologia per accontentare i genitori, mentre sogna di lanciare una linea di alta moda. Nella sua vita, inatteso e improvviso, arriva Giorgio: giovane, brillante, ricco e romantico. Il principe azzurro sembra essersi materializzato. Giulia scoprirà molto presto che non è così, e che il piano diabolico di Giorgio era farla innamorare per scopi ben diversi. Il finale, inaspettato e sconvolgente, lascerà i lettori senza parole.

Recensione:
Un romanzo ricco di sentimenti contrastanti: amore, odio, rivelazioni e menzogne da farti venire i brividi, la pelle d’oca. 
Un pot-pourri che si mescolano attraverso una trama coinvolgente e affascinante per la sua unicità, pur ambientandosi tra le mura domestiche. Una famiglia di ceto medio borghese che nasconde verità e identità soggiogate dall’egoismo, dalla violenza più pura e gratuita.  
Scorrendo tra le pagine di questo libro, mi sono posta tante domande, alle quali infine sono riuscita a darmi alcune risposte. 
Quanta violenza e meschinità possono risedere nell’animo di un essere umano? Tanta. Comportamenti potrei affermare con certezza “bipolari” che irrompono e stravolgono la quiete della protagonista in balia di una devastante brutalità, compreso lo stupro di un uomo che doveva invece proteggerla e amarla. 
Lo stile narrativo dell’autrice balza e rimbalza tra vero e noir, e lo fa quasi in silenzio, in punta di piedi; tutte accortezze che riescono a caratterizzare nel profondo un romanzo fatto d’amore e di passione. 
Il finale è inaspettato, sconvolgente, e imprevedibile come richiede una buona narrazione di genere thriller. 
Lo stile dell’autrice, poi, si appoggia a passaggi e registri dinamici molto attuali, e connota l’uniformità in rispondenza al buon uso della lingua italiana molto ben vista dagli autori contemporanei. 
I personaggi sono ben descritti e dettagliati nei minimi particolari. Ma quello che conta per la protagonista, è saper fare le scelte giuste per non cadere nel baratro dell’incertezza, perché nella vita, spesso, nulla è come appare ai nostri occhi. 
Ho riscontrato qualche pecca in alcuni passaggi, ma come ripeto, è una storia che vale la pena di leggere.
Voto: sette


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