Opera: Quattro Quarti
Autore: Andrea Zanotti
Editore: Delos Digital
Genere: Fantasy, racconto lungo
Target: Young/adult
Trama:
Tra le mura di cristallo di Askeen, lo Sterminatore di Mondi, il Dio Unico Marduk, attende il momento propizio per liberarsi e scatenare la propria vendetta.
L’Unico Dio Marduk, bandito dalla materia, si aggira per gli universi della realtà non-ordinaria, pianificando la giusta vendetta. Sa perfettamente che la prigione di cristallo in cui hanno confinato la sua proiezione materiale è un misero presidio. Le arti dei Mastri dei Quattro Quarti sono solo ricordi sbiaditi degli antichi insegnamenti sapienziali tramandati per generazioni. Il Mondo è andato avanti e la corruzione negli uomini è dilagata.
Il destino parrebbe segnato, ma il Fato, generoso e impenetrabile anche per un Dio, ha deciso altrimenti. Quattro possibilità verranno offerte agli esponenti di spicco della razza umana, i più colti e più preparati. Mastri e Maestri di Terra, Aria, Acqua e Fuoco potranno combattere le malie dell’Unico Dio, sconfiggendo i demoni che affliggono l’umanità, oppure periranno innanzi ad avarizia, accidia, ira e superbia, trascinando con sé l’intera razza umana nell’olocausto.
Riusciranno i sigilli dei Mastri dei Quattro Quarti a tenere rinchiuso lo Sterminatore di Mondi nella Fortezza-Prigione di Askeen?
Recensione:
Quarto dell’Aria – 1/4 Quarto della Terra – 2/4, Quarto del Fuoco –3/4 Quarto dell’Acqua – 4/4, Fortezza-Prigione di Askeen – 0/4, narrano che quattro siano le Forze a governare il mondo e quattro le lune necessarie per farlo finire. Quattro saranno i vizi capitali che neppure i quattro uomini più saggi sono in grado di bandire dalle loro vite. Esistenze destinate a divenire inutili, come quelle di tutta l’umanità.
Narrano, inoltre, che il Fato, generoso e incontrollabile, libero da qualsiasi vincolo di subordinazione o di coscienza, offrirà quattro occasioni agli uomini per redimersi e scongiurare il peggio.
Le Forze che governano il mondo sono in competizione fra loro, per mantenere il giusto equilibrio nell’universo. Nessuna di esse può prevalere sull’altra, ma tutte necessitano delle altre per preservare la vita.
Narrano che colui che giacerà recluso potrà rialzare la testa. Si nutrirà di superbia, avarizia, ira e accidia. Questi saranno i suoi strumenti prediletti. Grazie a loro incrinerà le resistenze millenarie. Gli serviranno solo quattro lune per frantumare ciò che per secoli non aveva mostrato crepa alcuna.
A nulla varranno le suppliche. Vani saranno ripensamenti e pentimenti.
Il Padrone del Mondo, Signore delle Genti, Eccelso Conquistatore, Supremo, Unico Dio, oggi decantato dai suoi seguaci con il nome di Marduk, Dio bandito dalla materia, ora si aggira per gli universi della realtà non-ordinaria, urlando e progettando la giusta vendetta. Sa perfettamente che la prigione di cristallo in cui hanno confinato la sua proiezione materiale non è in grado di tenere a freno la sua potenza. Una gretta guarnigione con a guardia una manciata di soldati.
E a nulla forse varrà la forza degli elementi. Né Acqua, né Fuoco, né Terra né Aria sono in grado di trattenere l’inondazione che Marduk riverserà sul creato. Così, il caos presto avrebbe ripreso il suo posto sul trono del mondo.
Il Fato ha giocato le sue carte e ha fallito. (il Diluvio sta per compiersi...)
A sostenere Marduk, c’è avarizia, accidia, ira e superbia, in grado di colmarlo laddove Marduk fallisca, concedendogli onniscienza e onnipotenza, tanto da consentirgli di tornare libero. Infatti, questi vizi intrinseci nell’animo umano sono troppo radicati per poter essere eliminati, anche a repentaglio della sopravvivenza stessa della Terra.
Marduk lo ha sempre saputo e ha pazientato.
È forse giunta la fine del mondo? Presto tutto diverrà silenzio e tutto finirà nell’oscurità, sofferenza e caos.
Ma sarà davvero così?
I quattro elementi, aria, acqua, fuoco e terra, e i loro rispettivi regni sono in pericolo, visto che Marduk forse li avrebbe potuti sottomettere o cedere a qualche suo seguace come Negrer o Nehrer?
Ai due demoni gemelli per i loro servigi, Marduk è disposto a offrire i Regni degli Elementi, e loro sicuramente avrebbero accettato solo per fare strage di mortali e sperimentare in concretezza quali emozioni provano.
Ma abbiamo un’eroina, Remiel, l’Aeromastra, che si impossessa della bacchetta biforcuta e dorata simile a quelle utilizzate dai rabdomanti per i loro rituali. La sua missione è quella di portarlo al rabdomante e bandire l’avarizia, uno dei sette vizi capitali.
Ci riuscirà, o anche lei è preda dell’ingordigia?
Poiché si domanda, perché mai dovrebbe donare a un Rabdomante che fa parte dei cani del Quarto dell’Acqua, il manufatto? ... Come andrà a finire? ...
Opera: Sonica
Autore: Adrea Zanotti
Editore: Delos Digital
Genere: narrativa, racconto lungo
Target: Young/adult
Trama:
Ascanio, Orso per gli amici, vive un periodo complicato. Stress e poco sonno l’hanno portato ad allontanarsi dalla moglie e dalla retta via.
Oltretutto, ora ci si sono messi anche i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Già, perché lui li vede chiaramente i segni dell’arrivo dell’Armageddon. E deve fare qualcosa. Anzi, sente di essere l’unico a poterlo fare.
Non è solo la vecchia indiana a convincerlo di essere una sorta di “Eroe-Prescelto”. Gli indizi sono tanti, ma portano in direzioni diverse. Fra bevute, dèi irosi e viaggi oltre i confini onirici, Orso dovrà affrontare ben altra e più dura realtà. Quale che sia per davvero…
Recensione:
Orso è il protagonista di questo secondo racconto lungo, firmato Andrea Zanotti.
Ascanio, detto Orso dagli amici, percepisce chiaramente che qualcosa nell’equilibrio del mondo si è infine spezzato. È il Kali Yuga delle Sacre Scritture induiste, l’epoca oscura nella quale sarebbero scorsi fiumi di sangue per saziare la sete della dea nera Kalì. Quella penombra non è regredita con il passare del tempo, anzi, costituisce l'anticamera di una notte buia e potenzialmente infinita.
Sono giorni che Orso non riesce a chiudere occhio. Sua moglie è preoccupata.
Forse i benemeriti Cavalieri dell'Apocalisse sono già in marcia?
Basterà che leggiate questi due fantastici racconti, nati dalla penna del bravissimo autore, al quale faccio veramente tanti complimenti.
Nel leggerli, la mia impressione è stata quella di guardare un videogame.
Che dire, i mondi fantastici di Andrea Zanotti sono irripetibili e originali. Devo dire che ho letto quasi tutti i suoi lavori, da, “La Valle della pace eterna” ad “Anabasi Project”, ora, con queste due nuove chicche, posso affermare che l’autore ha superato se stesso.
Direi che entrambi i racconti mi hanno veramente allibita come solo la penna di Zanotti riesce a fare. Racconti al limite della psico-fantascienza dove tutto è possibile.
Buona la descrizione dei personaggi, la narrazione onnisciente del protagonista, Ascanio, e di tutte le situazioni, se vogliamo, alla Ionesco. Qualche refuso, ma che non inficia l’opera. Voto: 7
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