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mercoledì 16 ottobre 2019

Recensione: Nessun dove di Neil Gaiman


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SINOSSI:
Richard è un giovane uomo d'affari, per un atto di generosità si trova catapultato lontano da una vita tranquilla e gettato in un universo che è al tempo stesso stranamente familiare e incredibilmente bizzarro. Qui incontra una ragazza di nome Porta e le persone che vogliono ucciderla. Poi un angelo che vive in un salone illuminato dalle candele, e un signore che abita sui tetti. Dovrà attraversare un ponte nella notte sulla via di Knightsbridge, dove vive il Popolo delle Fogne; c'è la Bestia nel labirinto, e si scoprono pericoli e piaceri che superano la fantasia più sfrenata. Richard troverà uno strano desiderio che lo attende.


RECENSIONE:
Oggi si va sul sicuro. Nessun dove di Neil Gaiman è un libro per tutti, una lettura piacevole e ricca di spunti di riflessione, così come deve essere per ogni grande romanzo di letteratura d’evasione. 
Gaiman in questo è abilissimo, uno dei miei prediletti. La sua capacità di calare il fantastico nella vita reale è fonte di grande ispirazione per il sottoscritto, e molti dei miei lavoretti sono evidentemente frutto di questa mia passione per i suoi romanzi. 
In questo caso ci troviamo nella Londra Sotto, abitata da reietti e diseredati, da tutti coloro che la Londra Sopra ha sbattuto fuori a calci. 
Solo che nella Londra sotto ci sono anche creature bizzarre, esseri che vivono da tempo immemorabile nei sotterranei, nelle fogne e nelle vestigia sepolte dell’antica Londra, quando questa era un semplice villaggio di uomini poco più che trogloditi. 
Purtroppo non sono un grande esperto della città britannica e delle sue leggende e specificità, per cui di certo mi sono perso alcuni dei molti riferimenti che l’autore fa a riguardo. Questo nulla toglie alla bontà dell’opera, capace di coinvolgere e far sognare attingendo direttamente a un inconscio collettivo fatto di mille credenze oramai consolidatesi nei secoli, e presenti nella mente di ognuno di noi. 
I personaggi sono sempre ben costruiti, capaci di creare empatia nel lettore sin dalle prime battute. E non stiamo parlando solo dei protagonisti, ma anche dei loro acerrimi nemici. 
I cattivi, che lo sono per davvero, riescono ugualmente a garantire attimi di puro sballo macabro, grazie ai loro siparietti. Gaiman è un grandissimo, riuscendo nel non semplice compito di mescolare le giuste dosi di ironia e scabrosità, senza per questo rendere il suo lavoro un pasticcio, anzi riuscendo a dare le vertigini al lettore, trascinandolo in un immaginario dove non si sa mai cosa ci attenda dietro l'angolo. Un maestro. 
I dialoghi sono sempre al top, frizzanti, imprevedibili, esilaranti, drammatici, insomma sempre adatti, sempre al meglio, e garantiscono lo scorrere delle pagine senza alcuna fatica. 
Una favola adulta, bella e ricca di colpi di scena. Assolutamente consigliata. 


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