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domenica 31 maggio 2020

Recensione: Il fulcro dell'universo di Maria Carla Mantovani [Rating 7] - recensione a cura di Andrea Zanotti



Titolo: Il fulcro dell'Universo

Autore: Maria Carla Mantovani

Casa editrice: pubblicazione indipendente

Genere: Fantascienza

Costo: ebook 0,99 Euro, cartaceo 12

Rating: 7

Sinossi: 
Dopo anni di esplorazione dello spazio, il genere umano ha finalmente trovato una potente sorgente di energia nel Fulcrum, un minerale originario di Plutone, che ha consentito il viaggio intergalattico e ha portato gli umani sul pianeta Areva, il cui popolo di alieni antropomorfi è stato messo in ginocchio dall’abuso dell’intelligenza artificiale.
L’assemblea della Terra è diretta dal Presidente Bianchi, un individuo ambiguo e corrotto; a lui si oppone l’ordine di stampo militare e monastico degli Zhi, addetti al controllo della tecnologia e alla vigilanza delle questioni bioetiche, guidati dal Superiore Nath. 
Il conflitto si fa aperto quando Bianchi decide di far arrestare Nath, dando origine a una serie di rappresaglie reciproche che porteranno la guerra a divampare nell’intero universo conosciuto e tra i popoli che lo abitano.
L’adepta Edith Dasher, guardia del corpo e legata al Presidente, e l’irreprensibile Zhi Conrad Logan si ritroveranno in fazioni opposte, in una lotta sempre più sanguinosa dove nulla è come sembra.

Recensione: 
Era un po’ che non mi dedicavo alla fantascienza e devo ammettere che non sono molti gli autori indie che affrontino questo genere nella mia biblioteca personale. Mi sono accostato quindi con grande piacere al romanzo Il fulcro dell'universo di Maria Carla Mantovani. 
Inizio subito con il togliere di mezzo gli aspetti che spesso bloccano i lettori dall’acquistare romanzi autoprodotti. L’autrice mostra grande cura formale, con refusi tendenti allo zero, cosa che non può che farci piacere e che dovrebbe far vergognare alcuni lavori delle case editrici anche medio grandi. Detto questo passiamo al contenuto del lavoro della Mantovani, essendo quello che maggiormente ci preme una volta garantiti i requisiti base, anche se non scontati, di pulizia del testo.  
Il romanzo scorre veloce e piacevole, inanellando una serie di colpi di scena che ritengo siano ben costruiti e quasi mai prevedibili, di certo mai scontati. 
Si nota la cura a tal proposito da parte dell’autrice nella predisposizione e pianificazione del tutto, con una storia i cui intrecci appaiono nel complesso articolati in giusta misura, camuffando le reali intenzioni dei protagonisti in un gioco di potere che pur riguardando una ristretta cerchia di personaggi riesce a coinvolgere e stupire.
Qualche appunto sulla trama nella prima metà della vicenda, con alcuni comportamenti dei protagonisti che non appaiono del tutto credibili. Alcuni aspetti vengono affrontati con eccessiva leggerezza, almeno a mio modo di vedere, sempre che il testo non sia rivolto a un pubblico molto giovane e privo della malizia per mettere in dubbio alcune incongruenze. 
Nulla di trascendentale, intendiamoci, ma che non posso non notare. 
Non entro nello specifico per non incappare in qualche spoiler, ma sono disponibilissimo a parlarne con l’autrice se lo riterrà opportuno. 
Ad ogni modo la seconda metà del romanzo, quando l’azione e i tamburi di guerra suonano il loro canto di morte, la vicenda aumenta decisamente di tono e la Mantovani regala il meglio di sé. 
Non pochi gli spunti di riflessione che si possono ottenere dalla lettura del romanzo. Dall’approccio etico alla tecnologia, alla valutazione dei rischi ad essa connessi, dai giochi di potere e dalle leve che muovono la razza umana e i rapporti con altre “specie”. 
Una cosa che non mi ha convinto è la forza dell’amore, che certamente rimane una leva importante, ma a mio avviso spesso fa muovere alcuni dei personaggi come fossero degli adolescenti in preda ai marosi dei sentimenti, portandoli a compiere scelte difficilmente difendibili per degli adulti dotati di medio raziocinio.  
Ad ogni modo un romanzo gradevole che mi sento di consigliare in quanto l’autrice scrive molto bene e la sua prosa accompagna una vicenda corale di tutto rispetto. 
Voto 7 con ampi margini di miglioramento. Autrice da tenere d'occhio anche per il futuro.

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