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mercoledì 23 settembre 2020

Recensioni: L'Aleph di Jorge L. Borges

 




Sinossi:
Per molti lettori di questi ultimi decenni "L'Aleph" è il libro dove scoprirono non solo un nuovo grande scrittore, ma un nuovo modo di essere della letteratura. Fu una specie di folgorazione, che poi si trasmise a tutta l'opera di Borges. Intanto, i titoli di alcuni di questi racconti (da "Lo Zahir" a "Deutsches Requiem", da "La ricerca di Averroè" a "L'immortale") entravano nella geografia mentale dei lettori come luoghi da sempre familiari e misteriosi.


Recensione:
Mai sinossi fu più azzeccata.
Jorge Luis Borges: la mia confessione, carica di vergogna, è che non lo avevo mai letto prima. La mia, giusta, punizione è insita nella confessione stessa. Non avendolo mai letto non avevo mai potuto apprezzarne la grandezza, godendo della maestosità dei suoi racconti. Una pena severa. Ora, però, non intendo perdere ulteriore tempo e ho già altre due, tre sue opere sul comodino e in lista. 
Oggi vi parlo di questa prima antologia, L'Aleph, che me l’ha fatto scoprire. C'è Magia in questo testo, ve lo dico subito. La vicinanza che ho provato con l'autore, e le sue tematiche, mi ha colpito profondamente. Sono stato letteralmente travolto da una sensazione di dejà vu animico, una familiarità che ha del sorprendente.
Si tratta di una raccolta di racconti dello scrittore argentino incentrata su quelle che sono delle tematiche ricorrenti, a lui molto care. Si potrebbero definire racconti del fantastico speculativo, nei quali l’autore non lesina con le riflessioni legate a spiritualità profonde, affrontando tematiche come la morte, la trasmigrazione delle anime, il tema del labirinto e del tempo, e le rispettive simbologie. Il tutto fatto in modo profondo, ma non pesante, lasciando sia il lettore a compiere i passi più incerti e ardui, decidendo autonomamente se addentrarsi nelle ombre del proprio inconscio. 
C’è azione, ambientazioni ben curate che spaziano dall’antichità ai tempi moderni, colpi di scena e vicende capaci di far vibrare l’anima. 
Un’antologia che ho divorato e che consiglio assolutamente a tutti. Ora mi sto leggendo il suo saggio “Cos’è il Buddismo”. Non mi stupisco che l'autore si sia cimentato con un tale argomento, visto che ne L’Aleph le tematiche care a questa corrente spirituale sono sempre presenti. 
Assolutamente un autore da leggere e rileggere e custodire con orgoglio nella propria biblioteca.

Andrea Zanotti

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