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domenica 29 ottobre 2017

Recensione: Grifo di Elisa Emiliani [Rating 8]


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Titolo: Grifo - L'Eresia


Genere: Fantasy

Casa Editrice: Lettere Animate Editore

Prezzo: Cartaceo € 19,00, Ebook € 1,99

Rating: 8

Sinossi: Sono un po’ persi nella vita, né buoni né cattivi, aggrappati ai loro valori ma pronti a rivederli all’occorrenza. Non importa da che parte stiano, col Re, con l’eretico, con l’Ecclesia: si comporteranno male. Una guerra di religione s’intreccia alla lotta per la successione al trono del Grifo bianco e, chi più chi meno, tutti vengono chiamati a muovere eventi che non comprendono. In parte pedine e in parte giocatori, più spesso di quanto sarebbe lecito è necessario scrollarsi di dosso i dubbi e la morale.

Recensione: La terra di Grifo ricorda la Ecclesia è una vera e propria potenza politica, capace di mettere al bando parte della magia conosciuta. I delicati equilibri politici si rompono quando un esercito ribelle insorge per imporre una nuova religione, forte di quelle pratiche magiche che grazie ai Figli degli Dei sono state dimenticate. In parallelo il secondogenito del re trama per succedere al posto del fratello, mentre il massimo inquisitore cerca di accrescere la sua influenza nel Consiglio Celeste. Dentro questa ampia cornice seguiamo le disavventure di Crono, un novizio allergico alle regole, i cui passati studi eretici potrebbero essere la chiave per non soccombere alla minaccia di Ventonero.

Punti di Forza
Il mondo costruito dalla Emiliani cattura. Nonostante abbia una connotazione euro-medioevale, fin troppo abusata. Nonostante il connubio “poca magia-molta politica” ricordi molto Martin, che ormai vediamo in tutte le salse. Nonostante nessuno dei suoi elementi preso da singolo sia originale, il mondo di Grifo viene amalgamato così bene che riesce a balzare fuori dall’anonimato. Elisa Emiliani, infatti, piazza alcune dinamiche in grado di restituire la sensazione di una società viva e pulsante, profondamente vera. I Figli Degli Dei, seduti nel loro concilio a simulare un pantheon, la magia bipartita tra mentale ed elementale, una ammessa l’altra vietata perché considerata eretica, i Demoni come maghi pastori di spettri; sono pennellate magistrali, perfettamente inglobate nella trama, che personalmente ho adorato. Se a questo aggiungiamo una diffusa cura delle motivazioni, profonde e credibili, una coerenza nelle scelte, più un’etica umana in cui bene e male non sono mai prettamente distinti, otteniamo alcuni personaggi memorabili in grado di restare impressi nella memoria del lettore. Figure secondarie che prepotentemente salgono alle luci della ribalta, vampirizzando attenzione ed empatia. Ed ecco che le pagine vengono divorate, incollati da un clima epico, in cui il senso di tragedia imminente permea la narrazione. Nessuno è al sicuro, nessuno è invincibile, nessuno sarà per forza il vincitore. Questo perché la verità non appartiene ad alcuna fazione. Scordatevi il lato oscuro: Grifo potrebbe essere descritto come “Guerre Stellari” senza i Ribelli. Impero contro Impero, in una guerra evitabile in cui molte persone hanno molti interessi.
Il mondo di Grifo non è un mondo comodo, un mondo fatato, un mondo in cui vorresti vivere, ma una volta terminato il libro ho desiderato tornarci.

Note dolenti
A fronte di comprimari che calamitano l’attenzione (su tutti Ventonero), il protagonista Crono e la sua piccola compagnia di intimi risultano purtroppo scialbi. Mentre i personaggi di contorno si muovono attraverso scelte sofferte fortemente ponderate, Crono agisce con una leggerezza irritante che poco lega il lettore al destino del protagonista. Lo stesso si può dire per i suoi aiutanti. La maga elementalista, la donna soldato e la (sigh) bambina misteriosa, archetipi troppo stereotipati per non sfigurare a confronto con le figure tridimensionali che popolano le vicende parallele.
L’impressione è che la Emiliani abbia concentrato le sue attenzioni sui grandi eventi, dimenticando di strutturare con la stessa profondità la principale voce narrante. Succede così di non darsi pena per lo sprovveduto furfante, che potrebbe morire a pagina venti senza intaccare il buon umore del lettore. Per fortuna le vicende che non lo coinvolgono direttamente sono molte e ben articolate, diluendo così la principale pecca dell’opera.

A conti fatti
Ho divorato il libro, finendolo in meno di una settimana; al momento della chiusura ne volevo ancora. So che Elisa Emiliani ne sta scrivendo un seguito e devo ammetterlo: lo aspetto con ansia. 
Rating 8.


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