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domenica 5 gennaio 2020

Recensione: L'ultimo Wallace di Riccardo Giacchi [Rating 7] - recensione a cura di Andrea Zanotti


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Titolo: L'Ultimo Wallace



Genere: fantascienza, postapocalisse

Prezzo: ebook 3,99 euro, cartaceo 10 euro

Rating: 7

Sinossi: 
Nonostante la strage che ha decimato la popolazione mondiale, perpetrata da un nemico mostruoso e implacabile, il genere umano non si è arreso, non ancora. Bisogna spingersi fino al Nord della Scozia per trovare uno dei focolai di resistenza. Un focolaio quanto mai tenace, se a tenerlo vivo ci sono indomiti combattenti: gli Highlander! Arroccati nel castello di Dunnottar, ove gli spiriti dei guerrieri caduti vagano inquieti reclamando sangue, essi decidono di sfidare una sorte ormai certa, pur di permettere l'esodo di migliaia di civili superstiti verso una precaria salvezza. Racconto spin-off del romanzo sci-fi Entombed, "L'ultimo Wallace" ripercorre gesta eroiche, richiamando sentimenti di patriottismo e audacia che sembrano ormai sepolti.


Recensione:
L'ultimo Wallace di Riccardo Giacchi, edito da Genesis Publishing è un racconto ambientato nella Scozia di un prossimo futuro post apocalittico. La regione famosa per le cornamuse e per i suoi distillati è infatti l'ultimo baluardo della resistenza per la razza umana. Come apprendiamo dalla sinossi si tratta di uno spin-off del romanzo Entombed, la cui recensione ho trovato spulciando il nostro blog. Si parla di quattro annetti fa, la trovate qui. Nonostante il tempo ricordavo di aver apprezzato l’autore, pur non avendo in memoria ulteriori elementi sul romanzo in sé. Non certo perché non mi fosse piaciuto, ma per la semplice carenza dovuta alla mia mente, e ai circa 200 romanzi che ho letto nel frattempo. Non me ne voglia l'autore, ma garantisco che oramai non ricordo neppure quello che scrivo io nei miei romanzi di un paio di anni fa... 
Ad ogni modo, Giacchi ritorna e lo fa in grande stile con questo racconto dal ritmo incalzante. 
L’epicità degli scontri descritti, incentrata sull’ardore e sull’onore degli Higliander scozzesi, è calata alla perfezione nello scenario descritto. 
La prima parte si svolge infatti durante l’assedio al castello di Dunnottar, località perfetta per una difesa estrema contro orde di bestie aliene non meglio definte, ma di certo fameliche e pregne di una volontà ferrea di annientamento.
 L’autore riesce nel pur breve spazio concessogli dalla forma del racconto a fornirci un protagonista degno di tale nome. 
Il comandante del presidio si dimostra una figura tosta, arricchita però dai sentimenti dovuti al dirigere un manipolo di uomini volti al martirio, fra i quali figura anche il suo figliastro. 
Insomma, c’è spazio per affezionarsi al duro e intransigente Higlander, nonostante il tutto si risolva in una lunga galoppata di scontri mozzafiato, coronata da una missione impossibile sul finale, giusto per portare al parossismo i toni epici del destino dei nostri eroi. 
Giacchi scrive bene e la narrazione scorre fluida e piacevole, coinvolgendoci nel generale senso di urgenza e sacrificio che contraddistingue la vicenda. La premessa dell’autore è esplicativa in proposito, il fascino da lui provato per queste terre e per i suoi fieri abitanti traspare da ogni pagina, aiutando a dare spessore al tutto. 
Voto 7, anche se non posso tacere che i 10 euro per il cartaceo mi paiono eccessivi, trattandosi di una ottantina di pagine totali. Ad ogni modo assolutamente consigliato per trascorrere un’ora di avventura e scontri nei quali adrenalina e sangue scorrono a profusione.


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