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domenica 4 novembre 2018

Recensione: Azheran. Le cronache degli Ejyn di Maria Luisa Conforti [Rating 7,5]


recensione romanzo fantasy
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  • Titolo opera: Azheran – Le Cronache degli Ejyn
  • Formato: ebook e cartaceo
  • Genere: fantasy-mitologico
  • Prezzo: ebook € 2,99– cartaceo € 14,00
  • Sinossi: Quando la Primordiale Esplosione spezzò il Grande Spazio Cosmico, vennero generati molteplici Universi che continuano tutt’ora a coesistere. Tra questi è presente il Mondo di Azheran, abitato dai Dieci Popoli degli Azharyn, ognuno in grado di manipolare una parte della realtà stessa.Nelle Mahnès Ejyn-Lha, le Isole dei Signori dello Spazio, il re Nokha governa dispoticamente e l’esercito è ormai a lui fedele. Il regno, tuttavia, è tenuto all’oscuro dell’effettiva situazione e ad opporsi al tiranno restano soltanto i suoi quattro figli. Eppure un terribile destino sembra incombere su di loro.“La morte sarà solamente l’inizio di una nuova vita…”
  • Recensione: 
Questa storia è un’invenzione originale dal punto di vista cosmologico. Lo definirei un fantasy cosmico/mitologico perché i fatti narrati sono ambientati in grandi spazi in cui il mito sembra avere grande rilievo. Infatti le divinità svolgono un grosso ruolo nel racconto. Vaticini di sacerdotesse e profezie varie punteggiano gli avvenimenti e ne scandiscono il ritmo. 
    Questo testo mi ha davvero affascinata e lo consiglio a tutti quelli che, come me, hanno nel cuore “Il Silmarillion”. Come accade in quello, neppure nell'opera della Conforti il tempo scorre linearmente, in modo univoco, passato e presente spesso si fondono nel racconto e nella mente degli attori che lo creano. Ma questo non è il solo richiamo al mondo di Tolkien. Proprio all’inizio del libro si legge una citazione testuale dal film “Il ritorno del re” che resta, a mio avviso basilare per comprendere tutto ciò che verrà narrato in seguito: 
      “Il viaggio non finisce qui. La morte è solo un’altra via. Dovremo prenderla tutti. La grande cortina di pioggia di questo mondo si apre e tutto si trasforma in vetro argentato. E poi lo vedi… Bianche sponde e, al di là di queste, un verde paesaggio sotto una lesta aurora”.     
        Questa citazione è la prima cosa che il lettore si trova innanzi e lo proietta in una dimensione totalmente inattesa ed inaspettata: quella della certezza di una reale vita oltre la Morte! 
          Del resto, l’imminenza della fine permea ogni pagina del libro, a cominciare dalla dolorosa perdita della dolce regina Try Lyan, morta da tre anni. Ma soltanto i quattro figli sembrano sentire la sua mancanza, il re, infatti, l’ha subito sostituita con una donna più bella e giovane che, da poco, gli ha dato due gemelli. La nuova regina conosce bene sia le arti magiche che la diplomazia e trama, senza neppure nasconderlo troppo, perché il trono resti ad uno dei suoi bambini. Questo film mi sembra proprio di averlo già visto! Ma il finale non è affatto scontato, come saremmo portati a credere…   
            Ogni personaggio ha un proprio ruolo, anche se esso può non esser chiaro fin da subito. In certi momenti la narrazione troppo lenta e paludosa, mentre, in altri è troppo affrettata. 
              Il mondo di Azheran ad ogni modo è ben costruito ed ha una propria coerenza interna. È pieno di meraviglie e di colori che lasciano a bocca aperta e sarebbe stato bello poter vedere alcune illustrazioni. 
                Le dieci tipologie di Azharin che lo abitano, possiedono degli speciali poteri che li distinguono da tutte le altre. Esistono dei portali che rendono possibili comunicazioni e spostamenti pressoché immediati tra i vari mondi. 
                Insomma, consigliato, voto finale 7,5.

                    Carla Ioppolo              

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